Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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non solo  dobbiamo  dubitare dei nostri occhi nell’arte, ma dobbiamo anche
non solo dobbiamo dubitare dei nostri occhi nell’arte, ma  dobbiamo  anche dubitare di essi nella natura.
 Dobbiamo  ringraziare l’opera di Gaetano Ballardini se lo studio
lo studio della ceramografia ci ha dato queste possibilità.  Dobbiamo  ringraziare illustri professori di chimica e di ingegneria
di chimica e di ingegneria se oggi abbiamo questi mezzi.  Dobbiamo  ringraziare gli artisti di grande fama se oggi la ceramica
più intellettuale questa, e profonda, del movimento. La  dobbiamo  al pittore Boccioni.
a distanza di un paio di decenni,  dobbiamo  constatare che eravamo, solo in parte, nel giusto allora.
 Dobbiamo  allora considerare quest’arte come già esausta, già
 Dobbiamo  notare che i pittori dell’antichità, pur non conoscendo
creatrici dell’uomo, l’umanità le subisce, e solo a questo  dobbiamo  le nostre civiltà.
nostro, insomma, è un tempo molto difficile perché  dobbiamo  ancora ritrovare l'ubi consistam dell’arte, e dobbiamo
dobbiamo ancora ritrovare l'ubi consistam dell’arte, e  dobbiamo  accettare il fatto che esso si esprima per frammenti,
aspetti comunicativi e semiotici dell’opera d’arte di cui  dobbiamo  tener conto anche agli effetti d’una critica della stessa.
possa fare sulla base di ricette politiche o ideologiche)  dobbiamo  peraltro constatare che anche col più totale disimpegno
inizi degli anni ottanta, una questione forse si pone: come  dobbiamo  valutare oggi la presenza e l'attività di tutti quegli
e la spiegazione delle attuali rivolte contestative?  Dobbiamo  auspicare un ritorno a quel periodo che una decina d’anni
il Vecchio, sono anche Rembrandt, Van Gogh, Ensor —  dobbiamo  convenire con lui che il Surrealismo è una delle «voci
 Dobbiamo  attendere il 1960, comunque, per vedere uno sviluppo
espressioni riattivate dal MAC attorno agli anni Cinquanta.  Dobbiamo  peraltro passare in rassegna, in questo capitolo, anche
e arrivati al XX secolo, la prima constatazione che  dobbiamo  fare è che il cammino che fino a ora si era evoluto lungo
 Dobbiamo  allora accettare il termine di «arte povera» proposto molto
e certo pericoloso dell’attuale momento culturale; ma  dobbiamo  considerarlo come del tutto negativo? Intendo dire che - se
l’aspetto oggettuale della stessa. Ed è questo in fondo che  dobbiamo  considerare, anche perché è solo questo che possiamo veder
 dobbiamo  pensare dell’attività di Artemisia Gentileschi, come di un
su spiccioli giudizi critici, su effimeri dati storici,  dobbiamo  per forza far ricorso ad una sistemazione più vasta dei
non fosse sostenuto spesso da una candida ispirazione, noi  dobbiamo  accogliere le loro opere come un dono. Perché al fondo
paure e inettitudini gravi e ingloriose, anche noi  dobbiamo  avere il coraggio di portare una parte di quella angoscia
preoccupazioni di carattere pratico e di mercato e perciò  dobbiamo  dar atto al pittore della sua perserveranza, della sua
concepita nel proprio tempo; e, per capirne l’importanza,  dobbiamo  cercarne l’identità nell’armonia interna delle sue forme.
della Crocifissione, così come noi la conosciamo,  dobbiamo  attendere il VI secolo. L’origine è orientale e il Cristo
avevano già fatto presa nel periodo tra le due guerre, non  dobbiamo  dimenticare che, quasi sempre, si trattava di tentativi
se vogliamo impadronirci della nostra esperienza effettiva,  dobbiamo  mettere mano, non su quella singola, ma sulla molteplice
con animo imparzialmente aperto ad ogni impressione,  dobbiamo  confessare che quella statua ci ha in breve tempo
Warhol abbiamo già detto nel capitolo della pop art; qui  dobbiamo  almeno ricordare alcuni dei suoi più famosi film come
troppo caratteristiche per credersi semplici deviazioni,  dobbiamo  credere che si tratti, come appare evidente, di uno schema
anche se ormai vincolata dalla sintassi concretista,  dobbiamo  qui rammentare l’opera di due artisti che hanno avuto la
legate ad una situazione intemazionale del tutto abnorme —  dobbiamo  riconoscere che tutto l’Occidente (ivi comprese nazioni
ma poiché è utilizzato anche per l’immagine della Madonna  dobbiamo  arguire che il Caravaggio abbia semplicemente voluto
trovare in noi della ostilità, una scarsa simpatia) non  dobbiamo  per ciò solo affermare che i quadri e le sculture che li
lunga catena di derivazioni, va detto innanzi tutto che non  dobbiamo  dedurne necessariamente che per così dire ogni anello della
a una fotografia o a una scultura, o a una “installazione”.  Dobbiamo  immaginare che alcune idee dell’uomo, dal Leoncavallo a
a che punto  dobbiamo  considerare le composizioni dell’artista austriaco come
van den Bosch, di cui purtroppo non possiamo vantare opere.  Dobbiamo  perciò ripiegare su Atnbrosius Bosschaert, la cui opera più
(Aghi che cadono è davvero una bella incisione). Infine non  dobbiamo  dimenticare le quindici sculture di Emil Cimiotti, artista
non è forma: si muove come si muove il tempo. E quindi noi  dobbiamo  essere in grado di sentirne e di sentirvi il tempo.
 Dobbiamo  essere Italiani e tener conto del nostro Bello
fecero la loro comparsa nel panorama dell'arte visuale,  dobbiamo  riconoscere che ben poche di queste opere hanno mantenuto
persino di addobbarla e di ampliarla; ma francamente  dobbiamo  confessare che le aggiunte ch'egli ha proposto per dare la
di studi sull’era postcoloniale ci hanno insegnato che non  dobbiamo  ragionare in termini di relazioni centro-periferia: il
che una buona metà della pittura e scultura nostre, la  dobbiamo  proprio a quell'attitudine specialiss-ima dei vecchi
altro fenomeno che non possiamo ancora illustrare e di cui  dobbiamo  lasciare che sia la storia a decidere).
nulla nella sua esistenza e nel suo modo di essere, noi  dobbiamo  accettarla così com’è, possiamo soltanto approvarla o
in mezzo a quello che può sembrare ciarpame, e sovente  dobbiamo  rassegnarci al fatto che lo sia. Ma a questo punto dovremmo
di invadere le Accademie e gli Studj delle Arti-Belle. Sì,  dobbiamo  confessare questa vergogna; la pittura non si rialzò in