a | distanza | di un paio di decenni, dobbiamo constatare che eravamo, |
Il divenire della critica -
|
scena digrada verso piani visivi che simulano una maggiore | distanza | dall’occhio dello spettatore, il rilievo si fa via via meno |
La storia dell'arte -
|
fino a divenire appena accennato. Per alludere ad una | distanza | ancor maggiore, in certi casi Donatello ricorre al |
La storia dell'arte -
|
fondo è di base scura per ricerca di forza; eppure, forse a | distanza | di mesi, Orazio crea l'opera che anche, anzi appunto come |
Scritti giovanili 1912-1922 -
|
a | distanza | di un anno, presentando al Don Chisciotte ventiquattro |
Personaggi e vicende dell'arte moderna -
|
la sua figura rimpicciolita non denota soltanto una | distanza | spaziale dalla scena che si svolge in primo piano, ma |
La storia dell'arte -
|
scena che si svolge in primo piano, ma allude anche alla | distanza | temporale di questi due episodi minori da quello |
La storia dell'arte -
|
di episodi svoltisi in momenti differenti, trasformando la | distanza | temporale in una credibile anche se illusoria distanza |
La storia dell'arte -
|
la distanza temporale in una credibile anche se illusoria | distanza | spaziale. |
La storia dell'arte -
|
e del quale l'impressionismo - veduto un po' più in | distanza | sopra una mappa di corografia artistica - non appare come |
Scritti giovanili 1912-1922 -
|
obbligata, le lunghe file delle finestre decrescenti con la | distanza | bastano a definire la superficie. |
Manuale Seicento-Settecento -
|
altera i colori dei vari oggetti via via che cresce la loro | distanza | dal punto di osservazione. La densità atmosferica (che |
La storia dell'arte -
|
si addolciscono e perdono di nettezza. In poche parole, la | distanza | prospettica produce una sorta di sfocatura dell’immagine, |
La storia dell'arte -
|
che appare sempre più evanescente mano a mano che tale | distanza | (virtuale) cresce e, con essa, cresce la «grossezza |
La storia dell'arte -
|
rappresentare un effetto di profondità, per richiamare la | distanza | tra gli stessi, ma ad un principio di “gerarchia |
Leggere un'opera d'arte -
|
divenire operante d’un determinato pensiero filosofico a | distanza | di tempo (che potrà essere ampio: neoplatonismo della |
Il divenire della critica -
|
perfezione; ma non per questo si potrà togliere la immensa | distanza | che passa, attese le infinite maggiori difficoltà da |
Della scultura e della pittura in Italia dall'epoca di Canova ai tempi nostri -
|
la sua “risonanza”. La risonanza è strettamente legata alla | distanza | del colore preso in esame dai due “non colori”, ossia il |
Leggere un'opera d'arte -
|
esiste più: per chi è schiavo delle proprie certezze, la | distanza | tra ciò che si vede nei musei d’arte antica e ciò che viene |
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi -
|
a | distanza | di oltre un decennio, il percorso dell’arte contemporanea |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
|
viene ricostruito in un set a New York, mettendo in luce la | distanza | tra la vita vissuta e la verità che crediamo di ricordare o |
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi -
|
si tratta di un effetto ottico dovuto alla mancanza di | distanza | apparente a causa del bianco che appiattisce la |
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi -
|
Maestri dell’Impressionismo, esprime quasi fisicamente la | distanza | che intercorre tra lui e loro: come se l’impressionismo |
Personaggi e vicende dell'arte moderna -
|
d’impotenza? Con tutta evidenza simile parallelismo crea la | distanza | in cui si situa l’immagine o l’oggetto artistico nei |
Pop art -
|
vedute, poichè nel resto dello spazio la troppo corta | distanza | toglie ogni buona apparenza di prospettiva. |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
|
dovremmo chiederci se gli artisti che mostrano una profonda | distanza | da quel sistema capitalista che è il solo a veicolare le |
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi -
|
a | distanza | di circa tre lustri da quando le esperienze cinetiche |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
|
conto che la relazione tra questi due elementi muta con la | distanza | del punto di vista, e sfrutta questa possibilità |
Da Bramante a Canova -
|
È una soluzione a tubo di cannocchiale; cambiando con la | distanza | il rapporto tra i due elementi, l’edificio campeggia sempre |
Da Bramante a Canova -
|
del pittore Jean Pougny, pressoché inedito da noi. Ora, a | distanza | di quasi dieci anni da quella mostra e a sei dalla morte |
Personaggi e vicende dell'arte moderna -
|
occasioni. Mi preme però di affermare come ancora oggi a | distanza | di qualche anno i tre ambienti rimangono i migliori della |
Il divenire della critica -
|
l’insufficienza di questa distribuzione spaziale: la | distanza | immediata tra il visitatore che scende la rampa e l’opera |
Il divenire della critica -
|
insieme all’artista, della sua attivazione. Eliminare la | distanza | tra opera e osservatore, abolendo il divieto del «non |
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi -
|
Fatto e antefatto, distanziati tra loro a significare la | distanza | temporale che li separa. Ma Angelico, a rendere ancora più |
La storia dell'arte -
|
segnata dall’affermarsi e svilupparsi del Cubismo. E ora, a | distanza | di cinquant’anni da quella data, possono apparire del tutto |
Le due vie -
|
cortonesca in chiave di neo-cinquecentismo: i suoi legami a | distanza | con il Bramante, il Palladio, Michelangiolo, il Vignola. Ma |
Da Bramante a Canova -
|
limite è quello di essere state eseguite, a così grande | distanza | di tempo dai primi analoghi esperimenti di Klee, con la |
Personaggi e vicende dell'arte moderna -
|
esempi ormai classici, di questa curiosa ripetizione a | distanza | (temporospaziale) di fenomeni analoghi (o omologhi) è |
Il divenire della critica -
|
che serve a suggerire la profondità spaziale, ossia la | distanza | che ci separa da quella desiderabile visione (figura 142). |
Leggere un'opera d'arte -
|
distinzione tra spazio istituzionale e spazio sociale e la | distanza | tra artista e pubblico. Durante i tre mesi d’installazione, |
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi -
|
commenti tautologici. Nella diversità dei toni si misura la | distanza | che separa la negazione di una posizione neo-dada dalla |
Pop art -
|
meno a dei valori pittorici e plastici che — specie oggi a | distanza | di alcuni anni — stanno chiaramente, a dimostrare che |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
|
modesta dimensione delle figure e alla loro ragguardevole | distanza | dallo sguardo dei visitatori della Cappella, sia stato |
La storia dell'arte -
|
più legata ad una lettura dell’antico, è la giustezza della | distanza | che impone allo spettatore, il suo darsi come figura e |
Manuale Seicento-Settecento -
|
cilindriche che quadre; ma è anche vero che la eccessiva | distanza | dei volumi nello spazio distrugge l'effetto di costruzione |
Scritti giovanili 1912-1922 -
|
cosa è certa: l’arte concettuale, considerata oggi (1973) a | distanza | di neppure un decennio dal suo primo instaurarsi, ci può |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
|
una citazione da Husserl1, che, riproposta oggi, a | distanza | di tanti anni, appare ancora premonitrice. «Ora, i processi |
Il divenire della critica -
|
scena non sono simultanei, ma sono separati tra loro da una | distanza | temporale (tradotta in termini spaziali). |
La storia dell'arte -
|
della tela è in referenza inalterabile e imperiosa colla | distanza | dal taglio. Sforbiciate una zona di cielo di sopra qualche |
Scritti giovanili 1912-1922 -
|