Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: critici

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raro pertanto trovare  critici  musicali interessati alle opere d’un Paik, d’un Chiari,
alle opere d’un Paik, d’un Chiari, d’un Hidalgo;  critici  d’arte interessati alle scene quasi teatrali d’una Gina
d’una Gina Pane, d’una Trisha Brown, d’una Meredith Monk, o  critici  teatrali, interessarsi alle stesse; mentre quasi sempre i
teatrali, interessarsi alle stesse; mentre quasi sempre i  critici  cinematografici ignorano o disprezzano i video-tapes e i
se crediamo a Bacon, noi  critici  non aiutiamo a risolvere alcun tipo di diffidenza.
di mediocri gli artisti che sorrisero e di imbecilli quei  critici  che scrissero facendo dello spirito sull’ambiente spaziale.
a dovere le ricerche preoccupate e ansiose di alcuni  critici  clinici sull'astigmatismo del Greco.
metodi  critici  del Wulff sono desunti un poco da tutti i suoi
quasi un trentennio questo «scherzo», letto talora ad amici  critici  d'arte e di lingua, che sempre mi stimolarono a
assai di rado che i  critici  d’arte italiana (come non si verifica nel resto d’Europa o
d’Europa o in America) siano tanto storici dell’arte quanto  critici  d’arte militanti, ovvero critici specializzati nell’arte
storici dell’arte quanto critici d’arte militanti, ovvero  critici  specializzati nell’arte contemporanea. Certo, anche da noi
gli amatori della ceramica, i collezionisti e i  critici  ceramologhi sono tutti d’accordo.
del Nicodemi non può riescir bene; è tema, ripeto, da  critici  navigati fra tutti gli scogli e le secche, e che non si
e a questo proposito la cosa più notevole si è che mentre i  critici  prendono come punto di partenza la lunetta della porta
tre ultime nomenclature appartenenti rispettivamente ai  critici  Achille Bonito Oliva, Flavio Caroli, Renato Barilli).
pubbliche della cosiddetta «arte astratta» molti  critici  hanno creduto di accusare le nostre opere di arbitrio
i caratteri di dissezione geometrica che parecchi  critici  di Germania vanno applicando con monotonia anche a quelle
 critici  «preparati» prevengo che l’arte spaziale è coerente solo al
collezionisti e galleristi, i musei con i loro operatori, i  critici  che scrivono saggi e articoli, i curatori che decidono
curiosa miscela di nuovi concetti  critici  che perdura anche nelle menti più libere e sgombre come
È incredibile la bonarietà con cui la maggior parte dei  critici  ha preso in esame quella serie incongruente di dipinti
naturalmente di veder giusto e di avere ragione: e i  critici  sputano sentenze, sicurissimi del fatto loro. È bizzarro il
fino a che punto questa impostazione dei problemi  critici  abbia o meno inciso sulla loro qualità e sulla loro
Honthorst (Waagen)45, e ci spiegheremo questo imbarazzo dei  critici  riflettendo alle difficoltà di localizzare e limitare sia
a chiarire alcuni dei molti equivoci che gli storici e i  critici  dell’arte contemporanea hanno spesso aiutato a propalare; e
sregolatezze, la pittura di Utrillo cresce sempre. I  critici  cominciano ad accorgersi che esiste un grande continuatore
sono state seguite attentamente dalla nuova generazione di  critici  (Germano Celant, Paolo Fossati, Daniela Palazzoli, Lea
di Alonso Cano, di Murillo; permutabili a piacere per i  critici  tedeschi in quelli di Zurbaràn o di Legote o di Vazquez,
internazionale - era ormai lontano e la maggior parte dei  critici  militanti cercava ancora di dar corpo e valore ai modesti
ostilità dalla maggior parte degli artisti e dei  critici  di allora. Infatti, alcune mostre collettive dedicate
vecchi e giovini, esalando l'ammirazione in muggiti, questi  critici  che vogliono riconquistare - estremo snobismo - l'ultima
dell’epoca, a non avere il senso del nuovo. Anche i  critici  sbagliano spesso. Francis Bacon racconta allo scrittore
«Guardian» il 2 maggio 1992: Non so se in questo paese i  critici  letterari siano degli idioti al pari dei critici d’arte,
paese i critici letterari siano degli idioti al pari dei  critici  d’arte, dal momento che sono loro i più idioti del mondo.
i dettagli invece di definirli nitidamente, indusse molti  critici  del suo tempo ad accostare il pittore americano al gruppo
dia il «la» con i cubisti, obbligò colleghi di battaglia e  critici  militanti, pubblico e collezionisti a rivedere gli
dagli Impressionisti e approfondito da Cézanne. Già i  critici  parlano di «petits cubes», di «bizzarreries cubisque» e nel
scrittori e poeti del calibro di Apollinaire e Max Jacob,  critici  d’arte come Maurice Reynal, André Salmon, collezionisti del
a questa capacità che i  critici  di valore hanno di intuire il percorso che, in maniera
graveranno i giudizi, le valutazioni, le stime, prima dei  critici  e degli storici coevi, poi di tutti quelli che si sono
pittore coscienziosamente credeva, e gli altri artisti ed i  critici  ed il buon popolo credevano con lui, che in quelle tele la
in un enorme rogo. Nella composizione, come ebbero a dire i  critici  dell’epoca, le donne nude si abbandonano alla morte come se
realisti e paladini dell’ultimo «ismo», scegliere, come  critici  militanti: e ancora una volta, sbolliti i complessi di
a partire dagli anni sessanta, le dispute e i dibattiti  critici  ed estetici (Hubert Damish, Roland Barthes, Marcelin
Dopo una meditata lettura di questa mostra anche i  critici  più filo-astratti senza paraocchi dovranno convenire che
i  critici  d’arte dividere la vita degli artisti in periodi o maniere,