Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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il lago, al cabaret Voltaire, una specie di club dove aveva  cominciato  a riunirsi la legione straniera dell’arte e della
flamboyant è il Duomo di Milano (fig. 71), che fu  cominciato  nel Trecento inoltrato e concluso nell’Ottocento, ma che da
ma che oggi sembra essere caduta in disuso. Da tempo si è  cominciato  a parlare di crisi del monumento, di «contro-monumento» o
celebre, ha avuto non sappiamo quante allogazioni e ha  cominciato  trionfalmente la via dell’arte. Dio non voglia che, nel
l’ala astrattista della cultura plastica di casa nostra ha  cominciato  a sospettare, ad esprimere perplessità, quasi che occuparsi
sempre inquietamente speri mentale, l’artista italiano ha  cominciato  a riportare direttamente sulla tela impressionata immagini
arcaistici, e che davvero non valeva la pena di aver  cominciato  con il Michelangelo di Caravaggio per finire alquanto più
a nove anni: leggevo Cardarelli, Montale, Baudelaire; ho  cominciato  molto presto. Per cui ho avuto una percezione del
vecchiotto, e, presa a un tratto la mandòla, abbia  cominciato  così a dire versi all’improvviso, la quale cosa si sa che
l’Infanta e il suo seguito hanno interrotto la posa. Ed è  cominciato  il gioco: uno di quei giochi che piacevano ancora a Goya
la cifra; ed egli fa presto, presto e bene, e quando ha  cominciato  un quadro, non si svaga, non divaga, ma lo finisce. Così
se negli ultimi due o tre anni queste manifestazioni hanno  cominciato  a diradarsi e a perdere molto del loro primitivo interesse,
inizia da lontano. Dagli anni Quaranta, infatti, hanno  cominciato  a essere importanti anche figure che non hanno alcun ruolo
tutti gli uni dagli altri, e il giorno in cui avesse  cominciato  a ripetersi o imitarsi, egli non sarebbe stato più
dalla scena. Anche in Germania il bisogno del reale ha  cominciato  a distruggere la scuola ideale. V’erano nell’Esposizione
che già il Cinquecento, specialmente a Venezia, aveva  cominciato  ad infrangere liberamente le leggi anteriori, ma non
i doratori, ecc. Già nel Quattrocento, però, si era  cominciato  ad abbozzare questa gerarchia dei generi: ad esempio nel