Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Nella seconda edizione si aggiunse «replica», ma io  avevo  proposto «copia» ricordando la redazione, fra tutte
dalla città mi posi a saltare cantando —  avevo  allora vent’anni — ed un paio di scarpe, che stava chiuso
tutti coloro che non sanno, dirò ch’io  avevo  voluto da tempo parlare d’arte moderna Italiana, ma m’ero
quindicesimo capitolo  avevo  considerato gli ultimi sviluppi dell’arte visiva fino
mi ritornarono alla mente i ritmi di cui  avevo  nostalgia, e in quei ritmi collocavo precipitosamente delle
a pigliarmi nella mia stanzuccia in via de’ Due Macelli. Lo  avevo  salutato la sera innanzi; ma il buon amico voleva
si riferivano: la Madonna col Bambino (444) di Roma, che io  avevo  avvicinato ad Orazio nel momento della maggiore
toeletta (Marta e Maddalena) di Berlino (446), che nel 1916  avevo  lasciato in forse tra Artemisia e Orazio e che ora mi
 Avevo  un catalogo sotto il braccio; e più per mania di ricordi
così «nella vita»; e allora mi venne l’idea, come  avevo  già richiesto al suo collega Zadkine anni prima e a
Il curatore era un critico che fino a quel momento  avevo  ignorato, forse perché additato come “nemico” da Barilli:
del Keil, e che in un primo tempo, verso il 1915,  avevo  persino sospettato del Feti ma che ora, perché non mi
fra l’architettura e le arti. Dell’architettura spaziale  avevo  già accennato i principi al congresso della Divina
immagini del fotografo ritrovo quadri e sculture che io  avevo  visto in una fase più avanzata e, qualche volta, compiuta
stante svincolato e disintenzionato dal suo vero telos. E  avevo  accennato, appunto a questo proposito, come uno dei
recente. Ma, proprio a proposito della penultima Biennale,  avevo  anche osservato che in molte recenti opere cinetiche e
1935  avevo  realizzato una scultura elementare: la "curva infinita."
figuravano cose che già mi apparivano discutibili (come  avevo  già comunicato per lettera al Voss, che senza specificare
esitato a lungo prima di farlo, perché  avevo  sempre giudicato un po’ presuntuose le raccolte di questo
voglia che quella. Dopo la terza fui costretto a lavorare e  avevo  undici anni. Mio padre mi portò da una ditta di
sé, senza ricorrere alla psicologia dell’autore. Dal 1920,  avevo  praticato questo metodo che chiamerei ora ‘ strutturalista
delle repliche (Villa Albani [figura 223], Tours, Vicenza)  avevo  identificato con l'opera che il Baldinucci ricordava come