Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Laureani di sì gran beneficio che ricevuto  avea  dal suo dotto amico, si mostrò non indegno, nè ingrato, e
Tolse incontanente a disporre in varii ordini quelli che  avea  destinato alla biblioteca vaticana, dando principio alla
e che egli si proponea di tutta illustrare, come in fatto  avea  con grande animo cominciato. E par certo ch’egli volesse e
completamente il valore disegnativo che ogni oggetto  avea  assunto nella tradizione secolare dei Fiorentini e a creare
fiorentina, ciò fu a maggior danno dell’arte. Poco  avea  disegnato e meno dipinto prima d’ottenere codesto ufficio,
più tollerabile al Costa, pensando che il Francia infine  avea  dieci anni più di lui. Così avrà pure potuto consolarsi del
tra la gente a procacciarsi un buon posto per vedere. Egli  avea  nel cuore la fiamma sacra dell'arte; studiava il disegno e
il disegno del giovane pittore, di cui il rinascimento non  avea  prodotto il più grande. Non prevedea che noi posteri tardi,
proteggendo, cardinale, gli artisti che Sisto IV, suo zio,  avea  chiamati a decorar la Sistina, e, divenuto pontefice,
un mezzo a porre in atto quei sani precetti, di cui  avea  con lo studio in Firenze ed in Roma fatto doviziosa
erano stati trapiantati a Bologna da Marco Zoppo, che ne  avea  colto a dovizia nel giardino dello Squarcione. Ma non dee
degno d'insegnare. Egli, del resto (l’ho già detto), non  avea  bisogno di educazione artistica propriamente detta. Salvo
di paesaggi, partitosi da Anversa, sua città natale,  avea  ramingato per la Francia, nutrendosi a stento e sempre
una particolare ammirazione per le opere che di recente vi  avea  mandate da Urbino Federigo Barocci, la cui influenza, chi
 Avea  ventitrè anni. Era stato, nove anni prima, ad instantia del
quel vecchietto così compito e cerimonioso, che non  avea  ridotto la difesa dell’arte antica, da lui idoleggiata, ad
volentieri la sua erudizione, che non era poca, e  avea  potuto fornir nutrimento a molti studiosi, non escluso
egli rivolgendo ogni studio alle dipinture che fino allora  avea  potuto raccogliere, e deliziandosi in tante e sì leggiadre
osato di contraddire o rivocare in dubbio le sue sentenze.  Avea  dunque il Laureani ogni ragione di confidarsi pienamente di
fatto dei Giotto. — Pastorello innocente che la Provvidenza  avea  dotato di genio infinito, egli nulla sapeva di arte, ma
nella barbarie. Ma quando fu passato il turbine che le  avea  guaste, e il sole della pace e della civiltà tornò a
nobile, quel Raffaello, dei cui pregi Marcantonio non  avea  potuto tradurre nell’arte sua che una piccola parte. Quella
più ascoltato con quel rispetto, che fino a quel punto  avea  trovato pieno in tutti gli animi. Le massime che il Francia
e della cui applicazione, sotto gli stessi occhi loro,  avea  dato tanti esempi, già si alteravano prima che egli
principe Pietro Leopoldo, suo protettore, alcuni lavori che  avea  fatti, tra i quali il ritratto del maresciallo Botta
spalancate per applaudirne l’erezione. Michelangelo, che  avea  coscienza del suo valore, aspettava la lode degli artisti
della quale è evidente che il buon imolese nel suo cuore  avea  fatto un culto; il S. Michele del quadro n. 89, già
card. Giulio dei Medici, costretto dal pubblico entusiasmo,  avea  dovuto lasciar in Roma, dove non era destinata; e benchè la
accolti nella Vaticana, gli altri dipinti che il Laureani  avea  adunato, tutti rari, ed anche essi autenticati dal giudizio
ha varcato l'Appennino, ha visto Firenze di cui tanto  avea  sentito ragionare; accolto onorevolmente dalla lieta
non meno degne di quelle che la brutalità dei vittoriosi  avea  disperse in polvere sotto un cumulo immane di rovine.
Reni, come quegli che la fama  avea  sollevato di più fra tutti i secentisti d’Italia e di cui
apposta a Bologna, ne scende sorreggendo il braccio che  avea  dipinto gli affreschi della cappella del Quirinale,
acclamava come un tempo all’arrivo di un trionfatore. Così  avea  voluto il pontefice che si onorasse Guido. Il quale del
forse, per suggestione di amor paterno; Francesco Francia  avea  sperato il degno continuatore della sua gloria.
sotto un elegante baldacchino, che maestro Pago di Firenze  avea  preparato, e, presa in mano la cazzuola d’argento, murò la
la natura seguendo i ricordi delle impressioni ch’essa  avea  destate, i quattrocentisti la vollero immediata consigliera
cosa è vera, bisogna ricordare che il Lanzi prima di tutti  avea  fatto questa supposizione. Ma, senza negar la parte che il
da poter gareggiare di copia e di eccellenza con quella che  avea  in animo di comporre nella Vaticana.
attese a terminare l’aggiunta palladiesca che questi  avea  fatta al palagio dal lato della meridiana; e sebbene molte
più valente tra gli allievi del Paoletti, qello che davvero  avea  con lui gareggiato al restauramento dell’arte in Toscana.
non aveva scintilla artistica, non sentiva il colore, non  avea  voglia di lavorare. Un balordo se ne sarebbe rimasto umile,
d’ingegno, ma calcolo, ma abuso d’una ricetta, la quale non  avea  neppure il miserabile vantaggio d’esser composta di molti
e del Sabatelli, seppe, mercè le doti che natura gli  avea  largito, far nuovi passi nell’arte, è GIUSEPPE BEZZUOLI di
bene nei lavori, acquistata forse dalla molta pratica che  avea  del miniare. Si dà pure a lui il vanto di avere introdotto
del palazzo della Crocetta, in cui Giovanni Mannozzi 1  avea  dipinto a fresco la Fuga in Egitto.
avrebbe voluto. Si studia un edificio, mentre l'architetto  avea  in pronto una città da edificare; gli si ordina una casa
ma pur belli dell’ingegno, dei quali la storia poche volte  avea  visto dapprima i più agili. Or bene la discordia tra gli
pieno del Rinascimento, nell’idolatria dell’arte antica,  avea  creato un tipo superbamente bello e sano e forte di donne
essenziale che l’originalità della primitiva visione  avea  trasfuso in quella forma; egli s’inebria fino a figurarsi
deporre del tutto il ricordo del S. Michele che il Calvari  avea  dipinto per la cappella Barbazzi in San Petronio; quadrò
caracceschi; ma pei cinquecentisti del primo periodo non  avea  nè passione nè occhio esercitato. No: morto Francesco
sue leggi immortali. Nè il severo stile di queste opere lo  avea  distolto dal modellare la fanciulla che accarezza le
squisito, sulle tracce dell’antica consunta dal tempo.  Avea  anche fatto i modelli per gli ornati della porta maggiore
era un’amplia tela per una compagnia d’Inglesi, nella quale  avea  preso a dipingere l’arcivescovo Langton che ragunati

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