| assoluta | del volume, concetto spaziale. |
Manifesti, scritti, interviste -
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sono tutt'al più simboli grossolani della realtà | assoluta | dell'arte figurativa. |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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europea. Ma Giorgione sostiene il tonalismo a un’altezza di | assoluta | classicità, di assoluta pace in un mondo visivamente |
Le tre vie della pittura -
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il tonalismo a un’altezza di assoluta classicità, di | assoluta | pace in un mondo visivamente credibile ma divinamente |
Le tre vie della pittura -
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Pare che il M. ritenga che Bramante amasse la semplicità | assoluta | della costruzione, e la parsimonia assoluta della |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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la semplicità assoluta della costruzione, e la parsimonia | assoluta | della decorazione; ma pure anche Bramante deve essere stato |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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ci fosse mai bisogno di un'ultima riprova della generale | assoluta | incomprensione per il particolare senso lirico dell'arte |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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allora il problema dell’ambito a cui appartenga in via | assoluta | il primo e fondamentale momento della critica d’arte, che |
Le due vie -
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possiamo ricordare che più di venti anni or sono, in | assoluta | indipendenza, avevamo già esplicitato l’arte come realtà |
Le due vie -
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necessario possedere un esatto senso delle relazioni (di | assoluta | divergenza), tra l'arte e la realtà, o, per esser più |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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conçu dans le plus grand format et pas trop (pas trop, in | assoluta | referenza a possibili effetti pittorici) pas trop noyé dans |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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cui stiamo discorrendo; appunto perché è l’espressione più | assoluta | cui potesse giungere una forma d’arte non-figurale, che |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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mentre la parte di «figura» non si unisce ad essa con | assoluta | sicurezza spaziale. Donde il Kern vorrebbe che seppure |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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ad ogni modo si aspetterebbe il finale dove l'abolizione | assoluta | di quel senso storico valutativo impresso per sempre |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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stesse pagine - di dipendere in maniera fondamentale se non | assoluta | dallo sviluppo del mondo tecnologico e dal rapido |
Il divenire della critica -
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la mano”, conducendolo verso quella Zufälligkeit pressocché | assoluta | che minacciava di distruggere ogni ricerca cosciente». |
Il divenire della critica -
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in quella «giusta distanza» che permette di vederle con | assoluta | chiarezza. |
Manuale Seicento-Settecento -
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un ritorno alla staticità | assoluta | veniva offerto dalla sala di Romano Notari col suo Processo |
Il divenire della critica -
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e di inafferrabili elementi organici, che si sposano con | assoluta | coerenza con le altre sue produzioni non figurative (gli |
Il divenire della critica -
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di prajnâ, ci riconduce ad ammettere un tipo di conoscenza | assoluta | e irrazionale, diversa da quella intellettuale (vijnanâ). |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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un’immediatezza dell’esecuzione, come una contemporaneità | assoluta | tra pensiero e azione. |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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| assoluta | di un codice, alla base di una espressione artistica, non è |
Le due vie -
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il vero «messaggio» di Melli; è il modo di lavorare, con | assoluta | fiducia nella elaborazione, nella crescita dell’immagine |
Personaggi e vicende dell'arte moderna -
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contrapposizione tra figure nude, che incarnano la bellezza | assoluta | e la castità, e le figure vestite, che riflettono i |
Leggere un'opera d'arte -
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dell’estetica e delle sue «leggi»; e la - per contro - | assoluta | normatività (autonormatività) d’ogni poetica, dunque d’ogni |
Il divenire della critica -
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e anche d’ogni sagomatura, permetteva una maggiore e forse | assoluta | liberazione dalle componenti dimensionali dello spazio |
Il divenire della critica -
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del resto, è troppo in divenire per poterne discorrere con | assoluta | obiettività, e, se già si notano i primi segni d’una |
Il divenire della critica -
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ospitato dal museo (naturalmente questo non vale in maniera | assoluta | e per le fasi pittoriche che precedettero l’attuale, ma |
Il divenire della critica -
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può diventare ufficiale e rappresentativa di una monarchia | assoluta | e di uno stato militare: e, come tale, dare il tono ad |
Manuale Seicento-Settecento -
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volontà compositiva, ed è giunto soltanto alla dissoluzione | assoluta | della forma. |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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geometrico (ma non di piattezza e campitura del colore), di | assoluta | assenza d’ogni figuralità, non solo, ma d’ogni |
Il divenire della critica -
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che poi preme di far rivelare è l'assenza | assoluta | di maniera formale in Orazio; riflettete ai fremiti ondosi |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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Settecento europeo si apre col trionfo della monarchia | assoluta | di Luigi XIV e si chiude con la rivoluzione francese e le |
Manuale Seicento-Settecento -
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proporzionale perseguita attraverso un estremo rigore e una | assoluta | povertà cromatica e essenzialità compositiva. Il colore di |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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l'alto della tela n'era risultato zona scurita di troppo | assoluta | neutralità. Anche qui non v’è di certo la profondità |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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materiche; e che ha saputo disprezzare con la più | assoluta | buona fede ogni “lezione del passato,” meriterebbe solo per |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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’l7: il pittore aveva diciotto anni. Sorprende la mancanza | assoluta | d’intenzioni devote o edificanti: il soggetto è religioso, |
Da Bramante a Canova -
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di certi selciati rustici. Ecco, allora, che dalla più | assoluta | astrattezza della tela vuota e monocroma (o acromatica) (e |
Il divenire della critica -
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un’assoluta oggettività è vana e non si può mai porre come | assoluta | la corrispondenza fra il percepito e l’oggetto. Ma, tale |
Le due vie -
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vede più che a 180°. È un’apertura ottica e luministica | assoluta | quella del veneziano, imo scorcio che per Vermeer sarebbe |
Le tre vie della pittura -
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ma è un ascetismo controriformistico, devoto. La forma | assoluta | del reale, quella che le cose trovano fuori del commercio |
L'Europa delle capitali -
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