Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: ama

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- è una mia ipotesi -  ama  i volumi calmi del Laurana, e le sue liscezze di superficie
e pittoresco, come nella croce del Duomo di Pavia;  ama  la cassa sottile e stesa della croce di San Satiro o il
stile brunelleschiano come nella canonica di S. Ambrogio;  ama  la policromia di S. Satiro e la severità termale di
c’è come il soffio di un certo che, che si conosce, che si  ama  e che ci commuove.
qui ritrova l'intelligente amatore che nell'arte stessa non  ama  leggerezza e impostura.
soggetto. Avevamo cancellato è indifferente per sostituirvi  ama  di eguale amore; poi, pensando un poco, abbiamo rimesso le
oggi sfiora l’illustrazione perché  ama  la superficie, la facciata, la luce. Perdute tutte le
ostensorio di chiesa rurale. Poiché vedo che l'artista  ama  in questo periodo la costruzione a raggera che non dà alla
Calcar che Bastian Veneziano a' cui modi, fuor di verità,  ama  riferirlo il catalogo.
abbastanza, e che chi si occupa di loro sia persona che non  ama  l’arte contemporanea.
a tanta perfezione sarà sempre ben accolta da chi non  ama  lo sfrenato errare dell’arte. E se per avventura scopo del
sempre hanno successo le opere in cui la classe dominante  ama  rispecchiarsi, fosse anche per assolversi o per
cinquanta ninfe del mare protettrici dei naviganti) ed  ama  il giovane Aci, provocando la gelosia di Polifemo che era
simile a quella degli altri artisti sin qui considerati —  ama  addensare complesse composizioni simboliche, dove la
Alexandro che è fatto tanto bene, credo che vi sono pochi  ama  tori in Messina»; tuttavia, da parecchi altri documenti
se ancora esistono, non vengono più. La signora Lucia non  ama  le visite
argini di un classicismo sobrio, composto e razionale, che  ama  l’ordine e la misura, si ispira alla statuaria antica,
Nitsch - l’austriaco che, ricoperto di paludamenti sacri,  ama  compiere i tristi rituali d’un suo «Teatro delle orge e dei
dalla leggenda nefasta e maligna di essere persona che non  ama  l’arte contemporanea. In realtà, non amo quello che non mi
conosce i bolognesi, e in particolare Lanfranco;  ama  Pietro da Cortona, e la sua spiegata decorazione: lo
la burbanzosa arroganza del loro genio fallace. Si vede che  ama  l'arte davvero, e, benché l’Esopo sia pensato e composto
che l’arte propone a codeste coscienze di massa, o come si  ama  dire alienate, invitandole nell'hortus conclusus dell’arte,
né li prepara a riceverne la grazia. Forse perciò Elsheimer  ama  i paesaggi notturni, le ombre misteriose dei boschi, i
del Cortona pittore. Gli piace Rubens perché, fiammingo,  ama  il classico e non lo sente come storia né come ideale, ma
il Borromini è lombardo; come il Caravaggio, non  ama  Roma e ne diffida: è troppo facile, di fronte al dilemma di
sente, l’anima, la coscienza di quella società, che odia e  ama  ad un tempo. È solo, ma come lo sono il Battista o il
non nelle rughe e nelle grinze dei vecchi. Il suo pennello  ama  il contorno: si sente impacciato nelle carnosità morbide e
non i lineamenti misurati e raccolti. Il sole stesso non  ama  la perfezione. Così è dei ritratti corporei come dei morali