l’inglese, la questione della natura: il Pittoresco è la | teoria | della natura varia, seducente ed amica; il Sublime è la |
Da Bramante a Canova -
|
della natura varia, seducente ed amica; il Sublime è la | teoria | della natura perenne, immane e nemica, Ma questo opposto |
Da Bramante a Canova -
|
appunto di rientrare nella provincia di un’estetica o | teoria | generale dell’arte; in modo tale che il materiale stesso su |
Le due vie -
|
dell'altissimo Medio Evo; e infirmata invece sempre più la | teoria | riegliana dello «spätromische» e l'altra dell' «arte |
Scritti giovanili 1912-1922 -
|
riflessi, già nell’Ottocento, non solo ovviamente nella | teoria | dell’arte, ma anche come condizionamento del concreto fare |
Le due vie -
|
un primo momento, delineando la | Teoria | dei Segni, il Morris si limitava ad includere anche le |
Le due vie -
|
trascurabile. Non si dimentichi, del resto, che l’antica | teoria | marxiana del rispecchiamento {Verspiegelung) può essere |
Il divenire della critica -
|
da una sorta di curiosità o d’interesse analitico, nella | teoria | del «pittoresco» è motivo di emozione o commozione: ciò che |
Da Bramante a Canova -
|
sentire come umane le cose naturali. Spira, in tutta la | teoria | del «pittoresco», il ricordo dello «entusiasmo» di |
Da Bramante a Canova -
|
escogitando svariati sistemi ed espedienti. Ma a livello di | teoria | dell’arte la questione è stata posta con chiarezza e |
La storia dell'arte -
|
di riflesso, la figura stessa dell’artista. E ben nota la | teoria | secondo la quale gli animali selvatici dipinti nelle grotte |
La storia dell'arte -
|
ci pare che possan vantare un'esistenza reale - in sede di | teoria | dell'arte - le idee che l'autore pensa forse possan servire |
Scritti giovanili 1912-1922 -
|
nulla, la tecnica non può più essere la traduzione di una | teoria | costruita dalla ragione o di un’immagine foggiata dalla |
Da Bramante a Canova -
|
| teoria | dei “generi” è stata formulata per la pittura, ma in realtà |
L'Europa delle capitali -
|
sfruttavano alcuni elementi percettivi, individuati dalla | teoria | della Gestalt, e di cui si sarebbero ampiamente valsi in |
Il divenire della critica -
|
che ha fomentato tanto la meccanica quantistica che la | teoria | della relatività, sia ristretta che generale (con la |
Le due vie -
|
pittoriche sulla base delle ricerche che fanno capo alla | teoria | dell’informazione e alla cibernetica), hanno riproposto |
Il divenire della critica -
|
a Caprarola come sintesi o combinazione delle idee di | teoria | (Atena) e praxis (Ermes). Da questa capacità di |
L'Europa delle capitali -
|
fino all’avvento cioè della meccanica quantistica e della | teoria | della relatività. Ma, oltre all’idea del fato, che |
Le due vie -
|
le congetture regnano in base a formule matematiche? La | teoria | delle stringhe potrebbe essere il nostro basilisco |
L'arte di guardare l'arte -
|
ricorda la distruzione ch'egli compie risolutamente della | teoria | della forma ornata: « There will be not uncharacteristic or |
Scritti giovanili 1912-1922 -
|
che ha avallato, protetto e coperto con una propria | teoria | la prima generazione di artisti statunitensi indipendenti |
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi -
|
fu discepolo di Hegel e che fu il primo a legittimare nella | teoria | l’arte e l’estetica del brutto, il bello è la parvenza |
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi -
|
che valore può avere cotesta ricerca per la storia della | teoria | artistica? In assoluto, eguale a quello che ricercare |
Scritti giovanili 1912-1922 -
|
dunque riassumere per sommi capi la | teoria | del Panofsky che, per le arti figurative, più chiaramente e |
Le due vie -
|
pensiero attraverso le opere di coloro che presenta. Unendo | teoria | e realismo, sa che non può riuscire a promuovere i propri |
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi -
|
perché contiene, tra l’altro, un principio d’autorità, la | teoria | dommatica del bello e l’incondizionata ammirazione |
Da Bramante a Canova -
|
occorre essere in Cina per far parte di un sistema a cui in | teoria | non si vorrebbe partecipare. La cosiddetta «Public Art», ad |
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi -
|
più inatteso e inaspettato (come l’ormai troppo sfruttata | teoria | dell’informazione c’insegna), è anche vero che tale |
Il divenire della critica -
|
della presenza dell’atmosfera, ma è con Leonardo che la | teoria | della prospettiva aerea trova un’applicazione sistematica |
La storia dell'arte -
|
ma a chi esse vogliono, a chi esse amano davvero. — Ecco la | teoria | contro cui invano protestano in Francia gl’ingegni più |
La pittura moderna in Italia ed in Francia -
|
le estetiche, e infine come un’aporia irrisolta 46. La | teoria | che cerca di sviluppare, altro non è che una deduzione |
Le due vie -
|
e di qui, nelle implicazioni matematiche della | teoria | dell’informazione, si finisce per arrivare ad «una realtà |
Le due vie -
|
piano: anche perciò il «pittoresco» è una vera e propria | teoria | della forma, e sia pure della forma pittorica. E poiché |
Da Bramante a Canova -
|
19, il tramonto del determinismo, che la meccanica e la | teoria | della relatività hanno ormai segnato, condurrebbe anche |
Le due vie -
|
più pratica; ma lo disinganniamo quanto al fatto che « la | teoria | d'un tempo che amava vedere nella miniatura quasi una |
Scritti giovanili 1912-1922 -
|
Scala Regia; il Guarini inserisce nella sua prospettiva la | teoria | delle proiezioni arrivando a considerare come valori |
L'Europa delle capitali -
|
solo pochi frammenti. In esso Policleto esponeva la sua | teoria | del bello, incarnata nella formula della cosiddetta |
La storia dell'arte -
|
a cercare le origini locali di Romanino e a combattere la | teoria | del «palmismo» di quell'artista. Sarebbe stato utile |
Scritti giovanili 1912-1922 -
|
| teoria | manieristica il quadro di storia era concepito come |
L'Europa delle capitali -
|
per le risultanze da cui è stata formulata la moderna | teoria | transazionale della percezione. Il superamento della |
Le due vie -
|
sotto la solita tenda a festone. Il ritratto, nella | teoria | artistica del Seicento, è pura mimesi a cui si aggiungono |
Da Bramante a Canova -
|
allora che quanto per un neo-positivista rappresenta, nella | teoria | marxista, un incombusto avanzo idealista, la dialettica |
Le due vie -
|
che il dipinto di Tiziano è una traslazione veneziana della | teoria | neoplatonica dell’amore in immagini chiare e poetiche, in |
Le due vie -
|