Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: preso

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di Gentile da Fabriano mediante ricorso al criterio che ‘  preso  nella dovuta considerazione il contenuto dei quadri ’, col
americana, accanto a Louis, Noland e Stella, hanno  preso  il posto tenuto prima da Gorky, Pollock, de Kooning,
catalogabile che si potesse scegliere: egli, avendo  preso  coscienza storica dei vari «ismi», ha saputo trarre
semichiuso un personaggio fazziniano inconfondibile, tutto  preso  dal parossismo di un movimento, che è insieme ribellione e
dipinture d’accanto alle bellissime, quasi vi abbiano  preso  con queste un privilegio di prescrizione o un comun diritto
la trama, direi quasi, della pelle. Tutto ciò avrebbe  preso  inevitabilmente un solenne aspetto, perchè l’animo del
caso talmente esemplare da essere stato  preso  a modello da tanti pittori, sia italiani che stranieri, è
artistico per l’oggetto (oggetto d'uso, oggetto trovato,  preso  a prestito dalla quotidianità) si deve ricondurre ai primi
i padroni dello Stato si curano solo dei loro interessi».  Preso  dalla bellezza del luogo e del vivere, ma umanamente deluso
gonna; madri e nonne, bambini e modelle che il pittore ha  preso  a pretesto per i suoi inventari pittorici: «La pappa di
dalla sua compiacenza nel contraddire per partito  preso  il Cavalcaselle; ciò l'avrebbe ricondotto automaticamente
scritto col sasso sulla parete «monumento a Bresci». Verrà  preso  per anarchico l’imbianchino Vincenzo Peruggia, già da tempo
ad esempio, è una testimonianza definitiva per l’indirizzo  preso  dallo spirito verso il dinamico. Plaudendo a questa
questo un vago ricordo del Bernini, che in san Pietro aveva  preso  un baldacchino da processione e ne aveva fatto un ciborio
il ritratto dei sovrani, cioè il quadro da cui il pittore,  preso  dalla nuova ispirazione, distoglie lo sguardo. Il ritratto
neppure per un momento escludere il pensiero che tuttociò è  preso  ad imprestito, e che sotto le fastose apparenze circola un
la famosa Hypnerotomachia Polyphili (1499) ma non venne  preso  in troppa considerazione, finché, nel 1938, il Friedländer
tela per una compagnia d’Inglesi, nella quale avea  preso  a dipingere l’arcivescovo Langton che ragunati nell’abbazia