Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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problema che  noi  vogliamo porre, a proposito del Dova attuale, è quello del
interferire di questo universo meccanico e tecnologico con  noi  stessi, con le cose da noi create, e quindi anche con le
meccanico e tecnologico con noi stessi, con le cose da  noi  create, e quindi anche con le cosiddette opere d’arte.
in questo caso di simpatia esclusiva verso il Rinascimento  noi  possiamo credere che valgano ancora per qualcosa i principî
dalla foto di Cocteau e Picasso, pubblicazioni alle quali  noi  saremmo rimasti indifferenti se non fossero state
da dichiarazioni di arte spaziale, dichiarazioni che  noi  riteniamo sbagliate e in ritardo al nostro movimento, e
per il fine che ci muove, analizzare tutti i casi che a  noi  sembrano si siano dati, siamo costretti ad anticipare le
potente e della tornitura prospettica delle membra  noi  vediamo a poco a poco forme semplici conglobarsi in una
dunque altra volta di tutto ciò, ma per  noi  ora interessa soltanto l'affermare che in questo istante
molte attribuzioni al Crespi  noi  non possiamo poi convenire col Nicodemi. Pare proprio
che più importerebbe sarebbe finalmente dire come paia a  noi  doversi interpretare l'arte di Daniele Crespi; ma - senza
comunque sia di ciò,  noi  vediamo ancora una volta Boccioni giungere al capolavoro,
epoca, da luogo a luogo. Tutti sappiamo, ad esempio, che da  noi  il tradizionale colore del lutto è il nero, mentre in Cina
può dunque voler dire anche decifrarne codici divenuti per  noi  estranei ed incomprensibili. E ciò può riguardare un
non sapete che qui da  noi  si ripudia gloriosamente l'impressionismo senza aver creato
punto di stazione dell’autore, né il punto di stazione che  noi  assumiamo per approssimarci all’opera cercando di
all’opera cercando di sostituirci o di riprodurre in  noi  l’autore in situazione di creare o mentre crea l’opera.
male, crediamo, ripensare a questi casi de’ secoli andati,  noi  che viviamo in questo umano e gentile secolo decimonono,
che viviamo in questo umano e gentile secolo decimonono,  noi  che abbiamo assistito al bombardamento e agli incendii di
ma architettoniche, urbanistiche, di disegno industriale,  noi  crediamo che lo stesso debba essere limitato e circoscritto
sulle quali non ci occorre di gravare inutilmente la mano.  Noi  preferiamo soffermarci ad osservare come l'arte sia
concluso. Dal punto di vista strutturale interessa a  noi  di colpire fotografia e cinema all’atto del prelievo
che avremmo ereditato  noi  se i padri delle scienze, delle lettere, e delle arti
è appunto per questa sua frigidità romanistica che  noi  non accettiamo l'altra restituzione che il Voss vorrebbe
contemporaneo. C’è. Tra quaranta, cinquanta, sessant’anni  noi  saremo scomparsi, ma il Seppellimento esisterà ancora.
E vediamo la mostra come se il pittore fosse piovuto tra  noi  da un altro continente.
in parte già conosciuta dai romani, costituì — come  noi  scrivemmo distesamente — il fatto più alto e originale alla
R., in gran parte rimasticazione poco riescita di cose da  noi  trovate e dette nell'articolo sui Due Gentileschi
Sabatelli lasciò a  noi  pochi lampi del vasto suo genio, perchè morte, quasi invida
di de Staël un mito e sono ormai così accreditate, che  noi  riusciremmo per lo meno eccessivi agli occhi dei più,
critica come il più tipico, la fase cioè figurativa (per  noi  di gran lunga meno interessante delle sue precedenti,
le caratteristiche di quelle mentalità remote e a  noi  (o ai nostri posteri) ignote, sono solo i monumenti
e ancora inesperto fosse - ha dato vita a opere che  noi  oggi etichettiamo come «artistiche», e che - comunque le si
il frutto d’una spontanea e necessaria creatività, là  noi  possiamo e dobbiamo riconoscere l’esistenza d’un vigile
 noi  non abbiamo nessuna tenerezza speciale per gli autografi;
(che sa Dio se non vorremmo ancor vivo ed operoso accanto a  noi  e a quegli altri poveretti che si struggono per l'arte
che tutti gli studiosi amassero come  noi  amiamo la ricerca di tutti questi quesiti, non troppo
delle «Ombre nel bosco» e delle «Luci nel bosco» (che  noi  preferiamo anche ai motivi di impegno sociale e politico,
di tradire la personalità dell’artista, che è autonomo,  noi  chiameremmo lo scultore bolognese un Ramous vegetale. È,
morbidezza sensitiva dell'autore della Cleopatra di Vienna?  Noi  non vi vediamo che la trasformazione dotta e grossolana ad
maestro; e su ciò non troviamo nulla a ridire, poiché anche  noi  non sapremmo come farli ragionevolmente rientrare nel
e per le cui fatiche soltanto, e non già per le nostre,  noi  fummo e siamo riconosciuti grandi.
 Noi  non esaminiamo ora se si operi bene o se si operi male; ne
Parmigianino, Tintoretto, Iacopo Bassano, Magnasco che  noi  credevamo semplicemente affetti da «stilismo». Potrebbe
vecchi discepoli della prima di quelle scuole furono tra  noi  il Nenci, il Gazzarrini, il Menitoni, il Marini, il
a questo grado superiore, che per  noi  porterà alla fondazione dell’arte come realtà pura, per il
della metà del '600. E questi problemi sono stati da  noi  accennati, fino al segno che conveniva.
Moncalvo ritorna ancora per  noi  nel quadretto (n. 199) attribuito a scuola veneta del
 Noi  non possiamo seguire passo passo il lungo catalogo che il
a rivoltarsi per bocca quei quattro o cinque nomi, che  noi  non ripeteremo qui per far loro dispetto, di quei quattro o
intellettualmente e materialmente, nel che, al modo nostro,  noi  moderni tentiamo somigliare ai nostri avi.
- una carica d’«anticorpi culturali» che provocano in  noi  una sorta di reazione anafilattica verso tutto quello che
informativa») che le stesse ci comunicano suscita in  noi  una sensazione di estrema novità, e solletica le nostre
essere di per se stessa un’opera d’arte: in quanto ciò che  noi  abbiamo visto era una rappresentazione. In tempo reale.
una rappresentazione. Poi mi resi conto che era la realtà.  Noi  eravamo a casa nostra, a non più di dieci ore di volo, a
persone. Quella era la realtà, ma  noi  ne abbiamo visto la rappresentazione, quindi nelle immagini
nelle immagini c’era qualcosa di potentemente creativo per  noi  che in quel momento percepivamo quelle, come vedessimo un