penso di discendere senz’altro dal romanticismo tedesco. Ma | la | linea del romanticismo tedesco, storicamente, è stata |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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tedesco, storicamente, è stata interrotta dal positivismo: | la | borghesia, il capitalismo si sono impossessati della |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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si sono impossessati della scienza, hanno realizzato | la | rivoluzione industriale e hanno così codificato la loro |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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la rivoluzione industriale e hanno così codificato | la | loro supremazia. |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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da quella araba a quella cinese e a quella ultima d’Africa, | la | giapponese ebbe l’effetto d’un virus benevolo nel software |
L'arte di guardare l'arte -
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il modo stesso di percepire e rappresentare. Se tutta | la | storia della nostra figurazione si era costantemente posta |
L'arte di guardare l'arte -
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storia della nostra figurazione si era costantemente posta | la | questione di come raffigurare la realtà, dalle prime |
L'arte di guardare l'arte -
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si era costantemente posta la questione di come raffigurare | la | realtà, dalle prime lacrime di Giotto alla luce di figura |
L'arte di guardare l'arte -
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37 Caravaggio e poi degli impressionisti, per i giapponesi | la | faccenda si articolava attorno a una tematica molto più |
L'arte di guardare l'arte -
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del concetto. Se per noi il ferro della spada esauriva | la | sua funzione quando trapassava l’avversario ed era quindi |
L'arte di guardare l'arte -
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era quindi pronto a decorarsi con fiori e putti, per loro | la | katana doveva assumere il concetto stesso della “spadità” e |
L'arte di guardare l'arte -
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nella perfezione teorica della sua linea, lasciando | la | decorazione alla tsuba, la guardia che si infilava quando |
L'arte di guardare l'arte -
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della sua linea, lasciando la decorazione alla tsuba, | la | guardia che si infilava quando l’arma veniva montata. |
L'arte di guardare l'arte -
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pittorica. Se per noi era del tutto impossibile raffigurare | la | pioggia o la neve mentre cadevano a tal punto che nel |
L'arte di guardare l'arte -
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per noi era del tutto impossibile raffigurare la pioggia o | la | neve mentre cadevano a tal punto che nel notissimo dipinto |
L'arte di guardare l'arte -
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mentre cadevano a tal punto che nel notissimo dipinto detto | La | tempesta di Giorgione v’è tutto fuorché la tempesta, per |
L'arte di guardare l'arte -
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dipinto detto La tempesta di Giorgione v’è tutto fuorché | la | tempesta, per loro era naturale disegnarne la fenomenologia |
L'arte di guardare l'arte -
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tutto fuorché la tempesta, per loro era naturale disegnarne | la | fenomenologia attraverso i segni della percezione |
L'arte di guardare l'arte -
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concetto che di esso si faceva l’individuo, ivi compresa | la | posizione fisica alla quale erano costretti i corpi umani. |
L'arte di guardare l'arte -
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in avanti col moto compresso che arriccia sul dorso | la | scapola. La scapola dorica diviene fatalmente la scapola |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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col moto compresso che arriccia sul dorso la scapola. | La | scapola dorica diviene fatalmente la scapola ionica. |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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sul dorso la scapola. La scapola dorica diviene fatalmente | la | scapola ionica. Volute, volute di forma che si concentra |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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braccia -i moncherini di Rodin son tutt'altra cosa- là dove | la | ferita già si rimargina in un cornetto epidermico. |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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rinascere in Francia gli studi letterari e scientifici. | La | Rivoluzione li aveva soffocati nell’attività politica, |
La pittura moderna in Italia ed in Francia -
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li aveva soffocati nell’attività politica, l’impero e | la | restaurazione, distruggendola, li facevano rinascere. Ma |
La pittura moderna in Italia ed in Francia -
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rinascere. Ma dalla caduta del primo Impero sino ad oggi, | la | Francia non è stata mai lungamente tranquilla. Essa ha |
La pittura moderna in Italia ed in Francia -
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state conseguenza d’una continua mutazione sociale; perchè | la | Rivoluzione prosegue la sua opera, anche quando tutti la |
La pittura moderna in Italia ed in Francia -
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continua mutazione sociale; perchè la Rivoluzione prosegue | la | sua opera, anche quando tutti la credono finita e sembrano |
La pittura moderna in Italia ed in Francia -
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la Rivoluzione prosegue la sua opera, anche quando tutti | la | credono finita e sembrano combatterla. Colla Restaurazione |
La pittura moderna in Italia ed in Francia -
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le dà finalmente il colpo di grazia, e sale al potere | la | borghesia. Tuttavia la Francia, che spesso sacrifica la |
La pittura moderna in Italia ed in Francia -
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il colpo di grazia, e sale al potere la borghesia. Tuttavia | la | Francia, che spesso sacrifica la libertà, non può |
La pittura moderna in Italia ed in Francia -
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la borghesia. Tuttavia la Francia, che spesso sacrifica | la | libertà, non può sacrificare l’uguaglianza assoluta; e |
La pittura moderna in Italia ed in Francia -
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quindi le teorie socialiste; si agita nuovamente il popolo. | La | borghesia non comprende i suoi tempi, non vede l’importanza |
La pittura moderna in Italia ed in Francia -
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non vede l’importanza della quistione sociale che commuove | la | Francia, e si lascia tôrre di mano il potere. La democrazia |
La pittura moderna in Italia ed in Francia -
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commuove la Francia, e si lascia tôrre di mano il potere. | La | democrazia trionfante non riesce ad ordinare la repubblica, |
La pittura moderna in Italia ed in Francia -
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il potere. La democrazia trionfante non riesce ad ordinare | la | repubblica, e ne segue il secondo impero. La sua forza è |
La pittura moderna in Italia ed in Francia -
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ad ordinare la repubblica, e ne segue il secondo impero. | La | sua forza è nata dall’aver saputo comprendere e riconoscere |
La pittura moderna in Italia ed in Francia -
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e riconoscere l’importanza della quistione sociale; | la | sua esistenza dipende dalla soluzione che saprà darvi. |
La pittura moderna in Italia ed in Francia -
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ma s’è appoggiato sul suffragio universale; ha promosso | la | cultura del popolo, ha aiutato l’industria e l’ha chiamata |
La pittura moderna in Italia ed in Francia -
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sociali in Francia, è egli da maravigliarsi se le idee, | la | letteratura e la pittura francese si sieno andate del pari |
La pittura moderna in Italia ed in Francia -
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è egli da maravigliarsi se le idee, la letteratura e | la | pittura francese si sieno andate del pari mutando? |
La pittura moderna in Italia ed in Francia -
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| La | prospettiva è usata come un elemento retorico che rende più |
La storia dell'arte -
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L’incisiva caratterizzazione di ciascun ritratto, | la | solennità delle pose, la calibrata armonia della |
La storia dell'arte -
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di ciascun ritratto, la solennità delle pose, | la | calibrata armonia della composizione e la forza illusiva di |
La storia dell'arte -
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delle pose, la calibrata armonia della composizione e | la | forza illusiva di quel portico marmoreo e sfolgorante di |
La storia dell'arte -
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alludono alla vigorosa e ricca progenie del Papa, essendo | la | quercia (rovere) il suo principale simbolo araldico. |
La storia dell'arte -
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(rovere) il suo principale simbolo araldico. Perfino | la | profusione di solidi pilastri che scandiscono la |
La storia dell'arte -
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Perfino la profusione di solidi pilastri che scandiscono | la | prospettiva architettonica dell’affresco e la perfetta |
La storia dell'arte -
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scandiscono la prospettiva architettonica dell’affresco e | la | perfetta centralità della colonna che funge da asse visivo, |
La storia dell'arte -
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portavano impresso nel proprio nome e nel proprio stemma | la | vigorosa solidità della rovere. La colonna è, infatti, il |
La storia dell'arte -
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e nel proprio stemma la vigorosa solidità della rovere. | La | colonna è, infatti, il più comune attributo della Fortezza, |
La storia dell'arte -
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è, infatti, il più comune attributo della Fortezza, ma | la | Fortezza, o fortitudo, ha un suo sinonimo latino nel |
La storia dell'arte -
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latino nel termine robur, da cui deriva, per l’appunto, | la | parola italiana rovere. |
La storia dell'arte -
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il sentimento è, in sostanza, | la | “naturalità” umana e quindi è sempre, in qualche modo, |
L'Europa delle capitali -
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sistemato il problema della natura e quindi del “bello”. | La | grande funzione della corrente che possiamo chiamare |
L'Europa delle capitali -
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che possiamo chiamare genericamente reniana è proprio | la | trasformazione del bello naturale in bello morale o |
L'Europa delle capitali -
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in bello morale o sociale. Si accetta perciò come un dato | la | scelta storica del bello: Raffaello, e, in una certa |
L'Europa delle capitali -
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non presenta più alcun problema, ma che definisce soltanto | la | condizione ideale dell'uomo nel mondo. La sua vicenda nel |
L'Europa delle capitali -
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soltanto la condizione ideale dell'uomo nel mondo. | La | sua vicenda nel mondo, cioè le sue reazioni alle |
L'Europa delle capitali -
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condizione ideale (e risolutiva di tutti i rapporti con | la | natura) la bellezza indizia uno stato di equilibrio o di |
L'Europa delle capitali -
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ideale (e risolutiva di tutti i rapporti con la natura) | la | bellezza indizia uno stato di equilibrio o di misura: è la |
L'Europa delle capitali -
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la bellezza indizia uno stato di equilibrio o di misura: è | la | forma entro la quale le disordinate passioni si compongono |
L'Europa delle capitali -
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uno stato di equilibrio o di misura: è la forma entro | la | quale le disordinate passioni si compongono in un armonioso |
L'Europa delle capitali -
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Atalanta e Ippomeae, del Reni, è una ricerca sul bello; ma | la | bellezza delle due figure è afferrabile solo |
L'Europa delle capitali -
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il modo di definirli come valori “generali” o sociali. | La | pittura del Reni è quasi un repertorio di tipi di |
L'Europa delle capitali -
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un repertorio di tipi di sentimento: i vari David sono | la | baldanza giovanile, i santi in preghiera la devozione, le |
L'Europa delle capitali -
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vari David sono la baldanza giovanile, i santi in preghiera | la | devozione, le Maddalena la contrizione, le Lucrezia la |
L'Europa delle capitali -
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giovanile, i santi in preghiera la devozione, le Maddalena | la | contrizione, le Lucrezia la virtù spinta fino al |
L'Europa delle capitali -
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la devozione, le Maddalena la contrizione, le Lucrezia | la | virtù spinta fino al sacrificio, le Cleopatra le pene |
L'Europa delle capitali -
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spinta fino al sacrificio, le Cleopatra le pene d'amore o | la | fedeltà agli affetti, l’Ercole la forza vittoriosa ecc. |
L'Europa delle capitali -
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le pene d'amore o la fedeltà agli affetti, l’Ercole | la | forza vittoriosa ecc. Intenzionalmente o no queste |
L'Europa delle capitali -
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Intenzionalmente o no queste figurazioni sono allegorie: | la | figura sta per un concetto o per un tipo di sentimento, ma |
L'Europa delle capitali -
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riferimento alla mitologia o alla storia antica mostra che | la | categoria non è astratta ed ha una radice nella storia. Le |
L'Europa delle capitali -
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natura fin dal principio eletta e successivamente educata; | la | “anima bella” è il nuovo titolo di nobiltà a cui tutti |
L'Europa delle capitali -
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avere un’ascendenza illustre. Ma l’educazione che forma | la | “ anima bella" non si impartisce mediante precetti né si |
L'Europa delle capitali -
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| La | Pala Baglioni, di Raffaello, conservata nella Galleria |
Leggere un'opera d'arte -
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presenta dei riferimenti iconografici michelangioleschi: | la | figura di Cristo ha forti assonanze con quella scolpita |
Leggere un'opera d'arte -
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con quella scolpita nella Pietà in Vaticano, mentre | la | figura della donna inginocchiata, che si volge a sostenere |
Leggere un'opera d'arte -
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figura della donna inginocchiata, che si volge a sostenere | la | Madonna, richiama la posa della Vergine del Tondo Doni; nel |
Leggere un'opera d'arte -
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che si volge a sostenere la Madonna, richiama | la | posa della Vergine del Tondo Doni; nel dipinto compare |
Leggere un'opera d'arte -
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della Vergine del Tondo Doni; nel dipinto compare anche | la | Maddalena, intenta a sostenere la mano del Redentore. La |
Leggere un'opera d'arte -
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nel dipinto compare anche la Maddalena, intenta a sostenere | la | mano del Redentore. La Deposizione del Sepolcro ha assunto, |
Leggere un'opera d'arte -
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la Maddalena, intenta a sostenere la mano del Redentore. | La | Deposizione del Sepolcro ha assunto, nel periodo che va dal |
Leggere un'opera d'arte -
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essere calato il corpo di Cristo. I personaggi che animano | la | scena sono più o meno gli stessi del Trasporto, con la |
Leggere un'opera d'arte -
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la scena sono più o meno gli stessi del Trasporto, con | la | Vergine intenta a baciare il volto di Gesù, mentre la |
Leggere un'opera d'arte -
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con la Vergine intenta a baciare il volto di Gesù, mentre | la | Maddalena ne bacia i piedi. |
Leggere un'opera d'arte -
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umana e il comportamento si esplica nella sfera sociale, | la | questione della società e della sua organizzazione |
L'Europa delle capitali -
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funzionale si affaccia subito come essenziale. Non soltanto | la | divergenza religiosa, dividendo l’umanità cristiana in due |
L'Europa delle capitali -
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cristiana in due gruppi diversi ed avversi, prospetta | la | possibilità di una salvezza o di una condanna collettive, |
L'Europa delle capitali -
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dipendenti appunto dalla scelta iniziale, ma tanto | la | dottrina riformata che l’ortodossa pongono la questione di |
L'Europa delle capitali -
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ma tanto la dottrina riformata che l’ortodossa pongono | la | questione di una fede e di un comportamento sociali: la |
L'Europa delle capitali -
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la questione di una fede e di un comportamento sociali: | la | corrente riformata limita l’autonomia individuale revocando |
L'Europa delle capitali -
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individuale revocando il principio del libero arbitrio, | la | cattolica indica nella fede e nel culto di massa le |
L'Europa delle capitali -
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nella fede e nel culto di massa le migliori difese contro | la | tentazione dell'eresia. Nell'un caso e nell’altro, |
L'Europa delle capitali -
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dell'eresia. Nell'un caso e nell’altro, comunque, | la | religione si preoccupa piuttosto di dirigere le scelte e i |
L'Europa delle capitali -
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e i comportamenti umani che di contemplare e descrivere | la | logica provvidenziale dell’universo; e, poiché v’è |
L'Europa delle capitali -
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si cercano, dalle due parti, gli argomenti per orientare | la | scelta ed impedire le defezioni. Persuadere, insomma, è ora |
L'Europa delle capitali -
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teologica: a Dio sono estranee “morte” e “generazione”; se | la | divinità si incarna per subire il destino umano, fa propria |
Leggere un'opera d'arte -
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divinità si incarna per subire il destino umano, fa propria | la | condizione dell’essere che è sessuato e mortale; la |
Leggere un'opera d'arte -
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propria la condizione dell’essere che è sessuato e mortale; | la | mortalità che assume è correlativa alla sessualità, dal |
Leggere un'opera d'arte -
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è correlativa alla sessualità, dal momento che è mediante | la | procreazione che la specie, pur destinata individualmente |
Leggere un'opera d'arte -
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sessualità, dal momento che è mediante la procreazione che | la | specie, pur destinata individualmente alla morte, perdura |
Leggere un'opera d'arte -
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che interessa, non è cioè lo scintillio del bronzo fuso, o | la | sua patina artificialmente ottenuta, né la levigatezza del |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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bronzo fuso, o la sua patina artificialmente ottenuta, né | la | levigatezza del marmo, la grana del legno; ma è spesso il |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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artificialmente ottenuta, né la levigatezza del marmo, | la | grana del legno; ma è spesso il materiale grezzo, la ruvida |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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marmo, la grana del legno; ma è spesso il materiale grezzo, | la | ruvida pietra (Pietro Cascella), la colata di cera rappresa |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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il materiale grezzo, la ruvida pietra (Pietro Cascella), | la | colata di cera rappresa e poi gettata nel piombo (Somaini), |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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colata di cera rappresa e poi gettata nel piombo (Somaini), | la | rugginosità del ferro (César, Fabbri) opure la presenza di |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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(Somaini), la rugginosità del ferro (César, Fabbri) opure | la | presenza di materiali insoliti, del rottame, del detrito |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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| La | tara a quest'affermazione la potrebbe fare soltanto chi |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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tara a quest'affermazione | la | potrebbe fare soltanto chi conosca l'arte moderna francese. |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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che vogliamo è far qualcosa che riempia totalmente | la | vista e che non possa usarsi a render la vita soltanto |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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riempia totalmente la vista e che non possa usarsi a render | la | vita soltanto tollerabile. Se, fino ad oggi, la pittura è |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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a render la vita soltanto tollerabile. Se, fino ad oggi, | la | pittura è stata un modo di far tollerare la visione |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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fino ad oggi, la pittura è stata un modo di far tollerare | la | visione dell’intollerabile, di rendere sontuoso il |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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non è volgare; ma secondo il modo di vedere della mente che | la | produce, ella è sempre la più nobile, la più elevata e la |
Della scultura e della pittura in Italia dall'epoca di Canova ai tempi nostri -
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il modo di vedere della mente che la produce, ella è sempre | la | più nobile, la più elevata e la più atta a raggiungere il |
Della scultura e della pittura in Italia dall'epoca di Canova ai tempi nostri -
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della mente che la produce, ella è sempre la più nobile, | la | più elevata e la più atta a raggiungere il perfetto nella |
Della scultura e della pittura in Italia dall'epoca di Canova ai tempi nostri -
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la produce, ella è sempre la più nobile, la più elevata e | la | più atta a raggiungere il perfetto nella cosa che vuole |
Della scultura e della pittura in Italia dall'epoca di Canova ai tempi nostri -
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in possesso, sia abbia questa attinenza allo spirito, sia | la | abbia agli oggetti materiali. |
Della scultura e della pittura in Italia dall'epoca di Canova ai tempi nostri -
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perché mai | la | grande tela (n. 143) col Supplizio di Marsia sarebbe del |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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143) col Supplizio di Marsia sarebbe del Canlassi? Dov'è | la | morbidezza sensitiva dell'autore della Cleopatra di Vienna? |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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della Cleopatra di Vienna? Noi non vi vediamo che | la | trasformazione dotta e grossolana ad un tempo che la |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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che la trasformazione dotta e grossolana ad un tempo che | la | maniera caravaggesca subisce per opera del Sandrart, verso |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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punto si pone allora il quesito a quale livello si collochi | la | concezione dialettica della storia, come fu prospettata da |
Le due vie -
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in quanto negazione, si contrappone, non si motiva con | la | tesi, e la conciliazione o sintesi che oltrepassa tesi e |
Le due vie -
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negazione, si contrappone, non si motiva con la tesi, e | la | conciliazione o sintesi che oltrepassa tesi e antitesi, non |
Le due vie -
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o sintesi che oltrepassa tesi e antitesi, non n’è | la | somma algebrica. Ma la concezione dialettica, che, nella |
Le due vie -
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oltrepassa tesi e antitesi, non n’è la somma algebrica. Ma | la | concezione dialettica, che, nella storia, doveva offrire ad |
Le due vie -
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svolgimento della storia universale, pensato da Hegel sotto | la | duplice calamitazione del finalismo della Provvidenza e di |
Le due vie -
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e di un antropoformismo che doveva far rientrare tutta | la | storia nello schema |
Le due vie -
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come quella dell’Islamismo sul Cristianesimo 35, nonché con | la | necessità di far coincidere lo stadio supremo (e raggiunto |
Le due vie -
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regno della soggettività che sa di se stessa» proprio con | la | vecchiaia. Al che lo stesso Hegel doveva stentatamente |
Le due vie -
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lo stesso Hegel doveva stentatamente contrapporre, che se | la | vecchiaia naturale è debolezza, la vecchiaia dello spirito, |
Le due vie -
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contrapporre, che se la vecchiaia naturale è debolezza, | la | vecchiaia dello spirito, invece, è la sua maturità |
Le due vie -
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naturale è debolezza, la vecchiaia dello spirito, invece, è | la | sua maturità perfetta, «nella quale esso ritorna all’unità, |
Le due vie -
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di affatto relativo, e lo spirito appartiene all’eternità». | La | concezione finalistica e antropomorfica finiva quindi per |
Le due vie -
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e antropomorfica finiva quindi per neutralizzare | la | massima novità della concezione storica di Hegel, la |
Le due vie -
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la massima novità della concezione storica di Hegel, | la | costruzione per antitesi e successive conciliazioni, come |
Le due vie -
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del pensiero, e dunque, per Hegel, della storia. Ma | la | radice della dialettica non è nella storia, è nella logica: |
Le due vie -
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dialettica non è nella storia, è nella logica: e perciò | la | dialettica passa a paradigma anche della storia futura solo |
Le due vie -
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nel capovolgimento marxista della dialettica hegeliana. Ma | la | sua identità col pensiero stesso in atto provoca la |
Le due vie -
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Ma la sua identità col pensiero stesso in atto provoca | la | riluttanza, anche fra taluni marxisti (ad esempio Lukàcs) a |
Le due vie -
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Hyppolite36: «les mots de négation et de négation de | la | négation ont leur sens originaire dans la dialectique de |
Le due vie -
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et de négation de la négation ont leur sens originaire dans | la | dialectique de l’histoire, et ne peuvent l’avoir que là». |
Le due vie -
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de l’histoire, et ne peuvent l’avoir que là». Concepire | la | struttura del mondo fisico come dialettica può solo |
Le due vie -
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Evangelista, rappresentato con i seguenti attributi: | la | spada, simbolo del suo martirio; il bastone del pellegrino; |
Leggere un'opera d'arte -
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spada, simbolo del suo martirio; il bastone del pellegrino; | la | borraccia e la conchiglia. |
Leggere un'opera d'arte -
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del suo martirio; il bastone del pellegrino; la borraccia e | la | conchiglia. |
Leggere un'opera d'arte -
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è insieme | la | Chiesa e lo Stato, il punto d'unione di potestà divina e |
Manuale Seicento-Settecento -
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di potestà divina e autorità temporale, il luogo dove | la | portata dell’immaginazione è tanto maggiore quanto più |
Manuale Seicento-Settecento -
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è tanto maggiore quanto più vasta e profonda e | la | prospettiva della storia. Tutta l’opera del Bernini mira a |
Manuale Seicento-Settecento -
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il palazzo di Luigi XIV, non troverà l’ambiente adatto per | la | sua invenzione e la sua tecnica fallirà, per la prima |
Manuale Seicento-Settecento -
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XIV, non troverà l’ambiente adatto per la sua invenzione e | la | sua tecnica fallirà, per la prima volta, l’impresa. |
Manuale Seicento-Settecento -
|
adatto per la sua invenzione e la sua tecnica fallirà, per | la | prima volta, l’impresa. |
Manuale Seicento-Settecento -
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DI ERODE, SALOMÈ CON | LA | TESTA DEL BATTISTA: L’iconografia, risale al XII secolo ma |
Leggere un'opera d'arte -
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nel coro del Duomo di Prato, eseguito da Filippo Lippi. | La | composizione si sviluppa attraverso tre fasi salienti: a |
Leggere un'opera d'arte -
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l’ingresso dell’imponente figura del Battista; al centro | la | danza di Salomè; a destra il drammatico epilogo con la |
Leggere un'opera d'arte -
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la danza di Salomè; a destra il drammatico epilogo con | la | testa mozzata del Battista sul vassoio. La figura di Salomè |
Leggere un'opera d'arte -
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epilogo con la testa mozzata del Battista sul vassoio. | La | figura di Salomè si impone per la sua squisita sensibilità |
Leggere un'opera d'arte -
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del Battista sul vassoio. La figura di Salomè si impone per | la | sua squisita sensibilità lineare e per la cadenza che |
Leggere un'opera d'arte -
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si impone per la sua squisita sensibilità lineare e per | la | cadenza che sembra precorrere i modi di Botticelli. |
Leggere un'opera d'arte -
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tale interpretazione della «rivoltante» pop-art appaia | la | più verosimile e calzante, è dimostrato dalla sua |
Le due vie -
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verosimile e calzante, è dimostrato dalla sua antagonista, | la | corrente gestaltica, era confluita nella op-art, in cui la |
Le due vie -
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la corrente gestaltica, era confluita nella op-art, in cui | la | sublimazione dovrebbe avvenire all’inizio del processo di |
Le due vie -
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all’inizio del processo di programmazione per migliorare | la | produzione industriale e, impugnandola, sottrarla alla |
Le due vie -
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dove lo Stato abbia struttura socialista e non capitalista. | La | redenzione della cultura di massa non si può sperare prima |
Le due vie -
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migliorando, come qualcuno crede, il livello dei fumetti o | la | forma del catino di polietilene, ma solo post factum: solo |
Le due vie -
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ma solo post factum: solo sul fatto l’individuo, | la | coscienza singola, potrà elaborare il riscatto. |
Le due vie -
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vie si aprono a questo punto: | la | discesa verso la descrizione minuta, la riduzione della |
L'Europa delle capitali -
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vie si aprono a questo punto: la discesa verso | la | descrizione minuta, la riduzione della storia all’aneddoto, |
L'Europa delle capitali -
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a questo punto: la discesa verso la descrizione minuta, | la | riduzione della storia all’aneddoto, oppure la salita verso |
L'Europa delle capitali -
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minuta, la riduzione della storia all’aneddoto, oppure | la | salita verso l'identificazione di emozione visiva e |
L'Europa delle capitali -
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van Ostade, Ter Borch; non Rembrandt) sceglieranno | la | prima, Rubens la seconda. L’antitesi si fa serrata, |
L'Europa delle capitali -
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Ter Borch; non Rembrandt) sceglieranno la prima, Rubens | la | seconda. L’antitesi si fa serrata, dilemmatica, tra |
L'Europa delle capitali -
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formale che è stata conseguita, possiamo pure dire | la | scarnita bellezza della forma, comporta sostanziali |
Pop art -
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bellezza della forma, comporta sostanziali conseguenze: | la | più importante riguarda le qualità percettive |
Pop art -
|
importante riguarda le qualità percettive dell’immagine. | La | promozione del visivo, mentre circoscrive la vita |
Pop art -
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dell’immagine. La promozione del visivo, mentre circoscrive | la | vita dell’immagine nell’ambito della sua esistenza esterna, |
Pop art -
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vita dell’immagine nell’ambito della sua esistenza esterna, | la | apre ad una pura percezione ottica. L’eroina del fumetto, |
Pop art -
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ciò che è definibile come enfasi visiva, ed imponendo | la | vista quale unica presa, l’immagine del pittore americano |
Pop art -
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costringe ad articolare e a distinguere; là dove invece | la | corrispondente vignetta del fumetto offre la sola |
Pop art -
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là dove invece la corrispondente vignetta del fumetto offre | la | sola possibilità di una ricezione congestionata, non |
Pop art -
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| la | possibilità di queste deviazioni era insita nella natura |
Le due vie -
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Il ragionamento che serviva a svalutare, per Platone, | la | realtà esistenziale e l’arte, rispetto all’idea, offre |
Le due vie -
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all’idea, offre spontaneamente il modello per 71 aiutare | la | fotografia e il cinema in ragione dell’approssimazione |
Le due vie -
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nell’oggetto immobile, sia nel continuum di una vicenda. | La | tendenza a vedere nella fotografia la riproduzione |
Le due vie -
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di una vicenda. La tendenza a vedere nella fotografia | la | riproduzione meccanica piuttosto che l’atto di bloccare ed |
Le due vie -
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di realtà, che, come si è detti, è atto di connotazione, è | la | causa del segno negativo con cui viene pensata la |
Le due vie -
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è la causa del segno negativo con cui viene pensata | la | fotografia e il cinema; e d’altronde la manifesta |
Le due vie -
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cui viene pensata la fotografia e il cinema; e d’altronde | la | manifesta impossibilità di mettere la fotografia sullo |
Le due vie -
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cinema; e d’altronde la manifesta impossibilità di mettere | la | fotografia sullo stesso piano della pittura, sembrava |
Le due vie -
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a fonte di luce diffusa: | La | luce non proviene da una fonte esterna o interna alla |
Leggere un'opera d'arte -
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ma è espressa direttamente dal colore; in questo modo | la | luce non ha più una funzione costruttiva ma espressiva. La |
Leggere un'opera d'arte -
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la luce non ha più una funzione costruttiva ma espressiva. | La | composizione negli impressionisti ha in genere una fonte di |
Leggere un'opera d'arte -
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di Camille Pissarro, oppure nel Sentiero dell'Etarché sotto | la | neve di Alfred Sisley. La pittura di Gauguin, di van Gogh, |
Leggere un'opera d'arte -
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nel Sentiero dell'Etarché sotto la neve di Alfred Sisley. | La | pittura di Gauguin, di van Gogh, dei Fauves (de Vlaminck, |
Leggere un'opera d'arte -
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(di Gauguin), o I girasoli (di van Gogh), oppure ancora | La | tavola imbandita (di Matisse) stanno a dimostrare come la |
Leggere un'opera d'arte -
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La tavola imbandita (di Matisse) stanno a dimostrare come | la | luce possa essere “interna” al colore. Figura XXXV - Schema |
Leggere un'opera d'arte -
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VAN GOGH, I girasoli, 1888, Rijkmuseum, Amsterdam. Anche | la | scomposizione cubista, che frammentando l’immagine finisce |
Leggere un'opera d'arte -
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l’immagine finisce per identificare lo spazio con | la | forma, si avvale di questo schema, come possiamo apprendere |
Leggere un'opera d'arte -
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ma neppur siamo con maestro Tasso, che giudicava più nobile | la | scultura perchè toccandola si sente; nè con Francesco da |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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toccandola si sente; nè con Francesco da San Gallo, che | la | teneva superiore alle altre arti per l'eternità sua — della |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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Jacopo da Pontormo, partecipano più le cave di Carrara, che | la | virtù dell'artefice —; nè col Coriegiano di Baldassare |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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Coriegiano di Baldassare Castiglione, che accennava essere | la | scultura di più fatica e di più arte che la pittura; nè col |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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essere la scultura di più fatica e di più arte che | la | pittura; nè col Tribolo, a cui pareva che la scultura fosse |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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più arte che la pittura; nè col Tribolo, a cui pareva che | la | scultura fosse la cosa proprio e la pittura la bugia, onde |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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pittura; nè col Tribolo, a cui pareva che la scultura fosse | la | cosa proprio e la pittura la bugia, onde volendo contraffar |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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a cui pareva che la scultura fosse la cosa proprio e | la | pittura la bugia, onde volendo contraffar questa egli |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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pareva che la scultura fosse la cosa proprio e la pittura | la | bugia, onde volendo contraffar questa egli volontieri |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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con quel capo ameno di Benvenuto Cellini, che sentenziava | la | differenza tra la pittura e la scultura essere tanta quanta |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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di Benvenuto Cellini, che sentenziava la differenza tra | la | pittura e la scultura essere tanta quanta è dall'ombra alla |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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Cellini, che sentenziava la differenza tra la pittura e | la | scultura essere tanta quanta è dall'ombra alla cosa che fa |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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conoscere l’arte militare — egli che aveva combattuto con | la | sua colubrina in Castel Sant’Angelo —; l’oratoria — egli |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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— egli che aveva l’astuzia di persuadere i papi —; | la | musica — egli che suonava il piffero ed il cornetto —; la |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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la musica — egli che suonava il piffero ed il cornetto —; | la | poesia — egli che schiccherava infiniti sonetti, de’ quali |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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santa scultura. In fondo in fondo il Celimi sprezzava così | la | pittura, perchè non sapeva maneggiare il pennello. Le |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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tutto sommato, un po’ frustrata, per | la | sua definitiva rinuncia al «bel pezzo», per la sua sempre |
Il divenire della critica -
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per la sua definitiva rinuncia al «bel pezzo», per | la | sua sempre maggior tendenza ad architettonizzarsi, per la |
Il divenire della critica -
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la sua sempre maggior tendenza ad architettonizzarsi, per | la | sua lenta e inesorabile compromissione con l’elemento |
Il divenire della critica -
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probabile, credo, pensare che sempre maggiormente | la | «pittura», soprattutto quella monocroma e a base di shaped |
Il divenire della critica -
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soprattutto quella monocroma e a base di shaped canvases, | la | pittura-oggetto, la pittura volumetrica insomma, possa |
Il divenire della critica -
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monocroma e a base di shaped canvases, la pittura-oggetto, | la | pittura volumetrica insomma, possa sopraffare, per vivacità |
Il divenire della critica -
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Bonalumi, Gaul, Pascali, ecc.). Si dirà allora, che | la | pittura è diventata scultura? Non del tutto: piuttosto è |
Il divenire della critica -
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ambientale che l’architettura troppo spesso trascura e che | la | «vera» scultura disprezza e non utilizza. |
Il divenire della critica -
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v’è egli un dubbio al mondo che l’arte sia, con | la | poesia, la letteratura e la scienza, una delle forme che |
La pittura moderna in Italia ed in Francia -
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v’è egli un dubbio al mondo che l’arte sia, con la poesia, | la | letteratura e la scienza, una delle forme che piglia la |
La pittura moderna in Italia ed in Francia -
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al mondo che l’arte sia, con la poesia, la letteratura e | la | scienza, una delle forme che piglia la vita intellettuale |
La pittura moderna in Italia ed in Francia -
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la letteratura e la scienza, una delle forme che piglia | la | vita intellettuale d’un popolo? Lo spirito nazionale che |
La pittura moderna in Italia ed in Francia -
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Lo spirito nazionale che anima il Giudizio Universale e | la | Scuola d’Atene, non è quello stesso che vive eternamente |
La pittura moderna in Italia ed in Francia -
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soleva giustamente consigliare coloro che non conoscevano | la | lingua dei Greci, di mettersi a studiare la loro scultura, |
La pittura moderna in Italia ed in Francia -
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non conoscevano la lingua dei Greci, di mettersi a studiare | la | loro scultura, come il solo mezzo per venire in diretta |
La pittura moderna in Italia ed in Francia -
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esposizione dei quadri a Parigi, si ponevano a confronto | la | cultura e l’indole dei vari popoli moderni, anche senza |
La pittura moderna in Italia ed in Francia -
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per decidere chi fosse tra Giunone, Minerva e Venere | la | più bella. Ognuna delle dee cercò di accaparrarsi il favore |
Leggere un'opera d'arte -
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promesse: Giunone gli promise il dominio del mondo; Minerva | la | vittoria in ogni battaglia; Venere l’amore di Elena, moglie |
Leggere un'opera d'arte -
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l’amore di Elena, moglie del re di Sparta Menelao, ritenuta | la | donna più bella del mondo. Paride scelse l’offerta di |
Leggere un'opera d'arte -
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l’offerta di Venere assegnando a lei il pomo d’oro che | la | eleggeva come la più bella. Il tema presenta due tipi di |
Leggere un'opera d'arte -
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Venere assegnando a lei il pomo d’oro che la eleggeva come | la | più bella. Il tema presenta due tipi di iconografia: la |
Leggere un'opera d'arte -
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la più bella. Il tema presenta due tipi di iconografia: | la | prima mostra Paride mentre riceve da Mercurio il pomo |
Leggere un'opera d'arte -
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Paride mentre riceve da Mercurio il pomo d’oro, mentre | la | seconda, che è anche la più diffusa, raffigura Paride |
Leggere un'opera d'arte -
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da Mercurio il pomo d’oro, mentre la seconda, che è anche | la | più diffusa, raffigura Paride mentre lo consegna a Venere. |
Leggere un'opera d'arte -
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l’artista raffigura Giuditta mentre ritorna a Betulia con | la | sua ancella Abra che tiene sopra il capo la testa di |
Leggere un'opera d'arte -
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a Betulia con la sua ancella Abra che tiene sopra il capo | la | testa di Oloferne; Giuditta conserva ancora la spada con |
Leggere un'opera d'arte -
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il capo la testa di Oloferne; Giuditta conserva ancora | la | spada con cui ha ucciso l’assiro e un ramo d’ulivo che |
Leggere un'opera d'arte -
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cui ha ucciso l’assiro e un ramo d’ulivo che simboleggia | la | pace (col suo gesto interrompe l’assedio nemico). |
Leggere un'opera d'arte -
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in questa affermazione più cose appaiono; | la | preferenza del D. per la pittura -- e questa è cosa sua |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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affermazione più cose appaiono; la preferenza del D. per | la | pittura -- e questa è cosa sua personale -; la mancanza di |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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del D. per la pittura -- e questa è cosa sua personale -; | la | mancanza di unità critica che non permetterebbe di tenere |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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soprattutto in una conchiusione puramente valutativa; e | la | mancanza di senso per i nessi architettonici. |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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ha architettata | la | porta del duomo d'Aosta e ha «allungato la chiesa di |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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ha architettata la porta del duomo d'Aosta e ha «allungato | la | chiesa di Abbiategrasso». |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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| La | pittura e la scultura non rispondono più alla sensibilità |
Manifesti, scritti, interviste -
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pittura e | la | scultura non rispondono più alla sensibilità dell’uomo |
Manifesti, scritti, interviste -
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| La | «prospettiva a ranocohia» ovvero «ranocchia-prospettiva» è |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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«prospettiva a ranocohia» ovvero «ranocchia-prospettiva» è | la | deliziosa parola composta con cui lo svedese Josephson |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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Josephson vorrebbe s'indicasse in tedesco quello che | la | tradizione italiana ha sempre chiamato: «sottinsù», |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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non si deve vedere ma che, nondimeno, c'è. In questo senso, | la | sua sensibilità straordinaria e le sue ossessioni vanno di |
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte -
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straordinaria e le sue ossessioni vanno di pari passo con | la | psicoanalisi di Freud, con la scoperta del profondo, della |
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte -
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vanno di pari passo con la psicoanalisi di Freud, con | la | scoperta del profondo, della psiche, di una spiritualità |
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte -
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di una spiritualità non esplicitata. Van Gogh esprime | la | propria emozione, quindi il suo trauma è una verità, è la |
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte -
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la propria emozione, quindi il suo trauma è una verità, è | la | realtà della sua interiorità. Van Gogh apre più di tutti |
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte -
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quali possiamo includere pittori che, pur senza raggiungere | la | sua grandezza, esprimono tutto con la forza del colore. |
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte -
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pur senza raggiungere la sua grandezza, esprimono tutto con | la | forza del colore. |
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte -
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riferimento riguarda in genere l’occupazione dello spazio e | la | massa, la nostra proposizione principale qui è che questo |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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riguarda in genere l’occupazione dello spazio e la massa, | la | nostra proposizione principale qui è che questo centro |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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qui è che questo centro focale può essere ridefinito e che | la | forma di una proposizione artistica (opera d’arte, ecc...) |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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da quanto è designato da questa proposizione (e cioè, | la | sua applicazione). Sostituendo i centri focali materiali |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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focali materiali con elementi astratti, possiamo seguitare | la | nostra proposizione e affermare che c’è una rottura |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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e affermare che c’è una rottura radicale di metodo tra | la | "grammatica" astratta o proposizionale dell’opera d’arte e |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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"grammatica" astratta o proposizionale dell’opera d’arte e | la | sua struttura materiale. |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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| La | scultura ha qualcosa di più sodo, di più palpabile, se si |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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pennello possiede cento e cento mezzi di seduzione. Tutta | la | natura gli sta dinanzi: l’uomo ed il fiore, la montagna e |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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Tutta la natura gli sta dinanzi: l’uomo ed il fiore, | la | montagna e la bestia, il cielo ed il mare, il sole e la |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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natura gli sta dinanzi: l’uomo ed il fiore, la montagna e | la | bestia, il cielo ed il mare, il sole e la luna, le tenebre |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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la montagna e la bestia, il cielo ed il mare, il sole e | la | luna, le tenebre e là luce; non basta: le astrazioni più |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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combinazioni delle forme allegoriche d’ogni affetto, o con | la | composizione degli aspetti simbolici delle idee, essere |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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delle idee, essere fermate sulla tela o sul muro. Non solo | la | maniera del concepire, ma ben anco il modo dll'eseguire |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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influisce sull’ideale pittorico: il tocco è come ne’ versi | la | rima e l’accento. V’ha infatti una scuola moderna che, |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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com’è infinito il genio dell’uomo, vengono a crescere | la | varia e molteplice efficacia dell’arte pittorica; la quale, |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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la varia e molteplice efficacia dell’arte pittorica; | la | quale, così pieghevole qual’è, va seguendo della civile |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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civile società le culture leggiere, le lettere amene, quasi | la | voga galante. La scultura è più grave per natura sua; si |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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culture leggiere, le lettere amene, quasi la voga galante. | La | scultura è più grave per natura sua; si muove più lenta; |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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questo avviato rapporto, l’arte e | la | società del consumo, come lo sperimentalismo estetico e la |
Pop art -
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la società del consumo, come lo sperimentalismo estetico e | la | cultura di massa, non si voltano più con ostentazione le |
Pop art -
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trovano una forma consapevole di collaborazione, dove sono | la | realtà e la cultura industriale ad offrirsi quale luogo |
Pop art -
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forma consapevole di collaborazione, dove sono la realtà e | la | cultura industriale ad offrirsi quale luogo d’intervento |
Pop art -
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dei nuovi artisti. Il kitsch, il cattivo gusto, | la | bellezza del banale, tendono a diventare il nuovo contenuto |
Pop art -
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all’antitesi di un’interpretazione positiva o negativa: | la | storia è la base dell’esperienza, l’argomento della fiducia |
L'Europa delle capitali -
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di un’interpretazione positiva o negativa: la storia è | la | base dell’esperienza, l’argomento della fiducia nel futuro, |
L'Europa delle capitali -
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base dell’esperienza, l’argomento della fiducia nel futuro, | la | vita; oppure e il passato senza ritorno, l'oggetto di un |
L'Europa delle capitali -
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senza ritorno, l'oggetto di un rimpianto senza speranza, | la | morte. |
L'Europa delle capitali -
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| La | linea retta nel gruppo canoviano è una linea funzionale, la |
Da Bramante a Canova -
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linea retta nel gruppo canoviano è una linea funzionale, | la | corda di trasmissione di un sistema cli forze combinate; ed |
Da Bramante a Canova -
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ed è un oggetto reale, ma un oggetto reale che ha | la | invariabilità, l’assolutezza formale della retta. Dunque la |
Da Bramante a Canova -
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la invariabilità, l’assolutezza formale della retta. Dunque | la | scultura non produce immagini ma oggetti-forme; non |
Da Bramante a Canova -
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che stanno, come forme assolute, in uno spazio relativo. | La | scultura pittorica, anzi pittoresca del rococò trasfigura |
Da Bramante a Canova -
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c’è prospettiva, illusione spaziale, scenografia, teatro. | La | forma plastica non rappresenta la figura, ma la sublima, ne |
Da Bramante a Canova -
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scenografia, teatro. La forma plastica non rappresenta | la | figura, ma la sublima, ne trasforma l’essenza. Non le crea |
Da Bramante a Canova -
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teatro. La forma plastica non rappresenta la figura, ma | la | sublima, ne trasforma l’essenza. Non le crea attorno una |
Da Bramante a Canova -
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una diversa dimensione di spazio, un alone prospettico; | la | cala e l’isola nello spazio reale e, isolandola, la |
Da Bramante a Canova -
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la cala e l’isola nello spazio reale e, isolandola, | la | idealizza. Rimane incongrua, inassimilabile quanto le forme |
Da Bramante a Canova -
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confondersi, intrecciarsi con le sembianze naturali. | La | «bellezza» della forma del Canova è proprio la sua |
Da Bramante a Canova -
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naturali. La «bellezza» della forma del Canova è proprio | la | sua incomunicabilità, impenetrabilità, irrelatività: il suo |
Da Bramante a Canova -
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Anche questo tema è tratto dall’Antico Testamento e trova | la | sua espressione iconografica in ambito medioevale, dove |
Leggere un'opera d'arte -
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in ambito medioevale, dove Giuditta incarna simbolicamente | la | virtù che trionfa sul vizio. La storia di Giuditta si |
Leggere un'opera d'arte -
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incarna simbolicamente la virtù che trionfa sul vizio. | La | storia di Giuditta si svolge al tempo delle campagne |
Leggere un'opera d'arte -
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Quando, a causa della lunga durata dell’assedio, | la | città stava per capitolare, la giovane e ricca Giuditta si |
Leggere un'opera d'arte -
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lunga durata dell’assedio, la città stava per capitolare, | la | giovane e ricca Giuditta si recò con la sua ancella nel |
Leggere un'opera d'arte -
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per capitolare, la giovane e ricca Giuditta si recò con | la | sua ancella nel campo nemico, dove fu catturata e invitata |
Leggere un'opera d'arte -
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e allora Giuditta ne approfittò per decapitarlo con | la | sua stessa spada, mettendo poi la testa in un sacco portato |
Leggere un'opera d'arte -
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per decapitarlo con la sua stessa spada, mettendo poi | la | testa in un sacco portato dalla sua ancella. |
Leggere un'opera d'arte -
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può guardare altrove. Ma chi sa goderne comprende allora | la | lirica di questa ingente elefantiasi scultoria. Comprende |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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nella lentezza inceppata - dall'ambiente -della traiettoria | la | materia invece di ridursi si moltiplichi; ed è in questa |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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della materia, limitata d'altronde alle membra dove | la | presa ambientale è maggiore, nell'alto e nel basso, che |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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ambientale è maggiore, nell'alto e nel basso, che risiede | la | costruzione architettonica barocca la quale non vuol dare |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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basso, che risiede la costruzione architettonica barocca | la | quale non vuol dare che profili, ma non intervalli fra i |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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fra i profili, ed è perciò costretta a esprimere da sé | la | materia degli intervalli plastici. |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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| La | storia della fotografia, che pareva potersi scrivere in |
Le due vie -
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in margine a quella della pittura, si rivela ora come | la | fonte più autentica per arrivare a capire la trasformazione |
Le due vie -
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ora come la fonte più autentica per arrivare a capire | la | trasformazione che si è operata nel campo delle arti. Al di |
Le due vie -
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nel campo delle arti. Al di là delle motivazioni apparenti, | la | situazione attuale si vede dunque caratterizzata da una |
Le due vie -
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| La | grande mostra di Edouard Vuillard organizzata a Palazzo |
Personaggi e vicende dell'arte moderna -
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a Palazzo Reale dall'Ente Manifestazioni Milanesi fu forse | la | iniziativa monografica meno facile fra quelle attuate a |
Personaggi e vicende dell'arte moderna -
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monografica meno facile fra quelle attuate a Milano dopo | la | Liberazione; sia perché le opere del maestro |
Personaggi e vicende dell'arte moderna -
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Un quadro di esperienze vastissimo, che comprende | la | prima e la seconda fioritura impressionista fino alle |
Personaggi e vicende dell'arte moderna -
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quadro di esperienze vastissimo, che comprende la prima e | la | seconda fioritura impressionista fino alle soglie del |
Personaggi e vicende dell'arte moderna -
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fino alle soglie del fauvismo, non contraddistinguono | la | personalità di un pittore maggiore, di un autentico |
Personaggi e vicende dell'arte moderna -
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’56, un’opera tarda. Risalendo alle prime prove si scopre | la | radice storica e la ragion polemica della «oggettività» di |
Da Bramante a Canova -
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Risalendo alle prime prove si scopre la radice storica e | la | ragion polemica della «oggettività» di Velázquez. |
Da Bramante a Canova -
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Magi è del ’l7: il pittore aveva diciotto anni. Sorprende | la | mancanza assoluta d’intenzioni devote o edificanti: il |
Da Bramante a Canova -
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d’intenzioni devote o edificanti: il soggetto è religioso, | la | pittura laica. È la prima volta che l’impiego di questa |
Da Bramante a Canova -
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o edificanti: il soggetto è religioso, la pittura laica. È | la | prima volta che l’impiego di questa parola s’impone per la |
Da Bramante a Canova -
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la prima volta che l’impiego di questa parola s’impone per | la | pittura. Come non vi sono accenti di ardore o di zelo |
Da Bramante a Canova -
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per cui pochi anni avanti Caravaggio aveva dipinto | la | Madonna come una «donna morta gonfia». Caravaggio |
Da Bramante a Canova -
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una «donna morta gonfia». Caravaggio polemizzava contro | la | devozione del tardo manierismo, non poteva fare a meno di |
Da Bramante a Canova -
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del tardo manierismo, non poteva fare a meno di mescolare | la | polemica sociale all’artista. Il bersaglio della polemica |
Da Bramante a Canova -
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prospettico di forma: In questo stile | la | forma è resa attraverso U suggerimento di volumi e dò serve |
Leggere un'opera d'arte -
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U suggerimento di volumi e dò serve ad evidenziare | la | disposizione prospettica della forma stessa nel suo |
Leggere un'opera d'arte -
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stessa nel suo sviluppo in diversi piani di composizione. | La | Vergine Annunciata di Antonello dii Messina, conservata a |
Leggere un'opera d'arte -
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Regionale della Sicilia, può servirci da riferimento: | la | piramide del manto della Vergine e l'ovale del suo volto |
Leggere un'opera d'arte -
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indicarci il dispiegarsi della forma nello spazio, evocando | la | progressione dei piani. Detto in termini molto semplici: la |
Leggere un'opera d'arte -
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la progressione dei piani. Detto in termini molto semplici: | la | forma, semplificata nei suoi volumi, è messa in scorcio e |
Leggere un'opera d'arte -
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i volumi stessi diversamente disposti nello spazio a dare | la | sensazione di vari piani di composizione. |
Leggere un'opera d'arte -
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e fino a un certo punto suscitare immagini ed idee; ma | la | sua potenza naturale e diretta non è sull’immaginazione |
Relazione critica intorno all'opera "Il quadro parlante" del maestro Bacchini -
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rappresentativa e sull’intelligenza, — è sul cuore. — | La | significazione conterminata e precisa delle parole |
Relazione critica intorno all'opera "Il quadro parlante" del maestro Bacchini -
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conterminata e precisa delle parole sacrifica | la | musica e la toglie a’ suoi veri e naturali effetti. — Essa |
Relazione critica intorno all'opera "Il quadro parlante" del maestro Bacchini -
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conterminata e precisa delle parole sacrifica la musica e | la | toglie a’ suoi veri e naturali effetti. — Essa non è fatta |
Relazione critica intorno all'opera "Il quadro parlante" del maestro Bacchini -
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sentimenti complicati e fittizii, terrestri e volgari. | La | sua peculiare attrattiva è quella di elevare l’animo |
Relazione critica intorno all'opera "Il quadro parlante" del maestro Bacchini -
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e segnatamente a quella religione dell’infinito ch’è pure | la | religione del cuore; e aspira a ridurre a’ piedi |
Relazione critica intorno all'opera "Il quadro parlante" del maestro Bacchini -
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parte protestante, anche per | la | condanna di ogni mediazione sensibile tra uomo e Dio, la |
L'Europa delle capitali -
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la condanna di ogni mediazione sensibile tra uomo e Dio, | la | posizione è opposta: l’arte nasce, si sviluppa, esercita la |
L'Europa delle capitali -
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la posizione è opposta: l’arte nasce, si sviluppa, esercita | la | sua funzione in un ambito puramente umano. La teocrazia |
L'Europa delle capitali -
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esercita la sua funzione in un ambito puramente umano. | La | teocrazia calvinista pone la questione dell’operosità umana |
L'Europa delle capitali -
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in un ambito puramente umano. La teocrazia calvinista pone | la | questione dell’operosità umana in termini duri ma |
L'Europa delle capitali -
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alla condanna eterna; ma il successo nell’attività mondana, | la | ricchezza stessa, sono segni sicuri dell'elezione |
L'Europa delle capitali -
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sono segni sicuri dell'elezione predestinata. Dunque | la | borghesia è la classe eletta, la sua visione del mondo, |
L'Europa delle capitali -
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sicuri dell'elezione predestinata. Dunque la borghesia è | la | classe eletta, la sua visione del mondo, lucida, precisa, |
L'Europa delle capitali -
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predestinata. Dunque la borghesia è la classe eletta, | la | sua visione del mondo, lucida, precisa, obbiettiva proprio |
L'Europa delle capitali -
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precisa, obbiettiva proprio perché non ha fini al di | la | di sé, è la visione di colui che, vivendo nel mondo, ha in |
L'Europa delle capitali -
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obbiettiva proprio perché non ha fini al di la di sé, è | la | visione di colui che, vivendo nel mondo, ha in sé il segno |
L'Europa delle capitali -
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divina. Per questa certezza interiore, che gli da | la | sicurezza dell’agire personale e il disprezzo di ogni guida |
L'Europa delle capitali -
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il borghese è contro ogni principio d’autorità, contro | la | politica dell’immaginazione: assume posizione |
L'Europa delle capitali -
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anche dopo | la | morte, Brancusi non è stato amichevole con la massima |
Personaggi e vicende dell'arte moderna -
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anche dopo la morte, Brancusi non è stato amichevole con | la | massima rassegna d’arte internazionale contemporanea! |
Personaggi e vicende dell'arte moderna -
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in tutto — quante sono quelle esposte — non bastano a fare | la | solenne retrospettiva che il momento richiedeva, dopoché la |
Personaggi e vicende dell'arte moderna -
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la solenne retrospettiva che il momento richiedeva, dopoché | la | critica anche più prudente si è pronunciata senza riserve |
Personaggi e vicende dell'arte moderna -
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riserve sul più alto scultore di questo mezzo secolo. Ma | la | presenza nella mostra di almeno quattro capolavori di |
Personaggi e vicende dell'arte moderna -
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di Brancusi, crea una specie di sortilegio e fa si che | la | mostra, ricca e articolata come poteva essere in realtà, ci |
Personaggi e vicende dell'arte moderna -
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dello schema che per un nonnulla non raggiunge | la | grandezza. Non la raggiunge, tuttavia. |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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schema che per un nonnulla non raggiunge la grandezza. Non | la | raggiunge, tuttavia. |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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della morte. Per i critici del Seicento, il Caravaggio apre | la | via alla pittura di genere, specialmente alla natura morta; |
Manuale Seicento-Settecento -
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tra dipingere un quadro di fiori e un quadro di figure. | La | natura morta è legata, in lui, al pensiero della morte: è |
Manuale Seicento-Settecento -
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natura morta è legata, in lui, al pensiero della morte: è | la | presenza delle cose nell’assenza o scomparsa dell’uomo. Il |
Manuale Seicento-Settecento -
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nell’assenza o scomparsa dell’uomo. Il cestello di frutta, | la | sola natura morta che di lui rimanga, è veduto dal basso, |
Manuale Seicento-Settecento -
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netti sulla parete chiara. I particolari più accidentali — | la | buccia rugosa dei fichi, quella lucida delle mele, quella |
Manuale Seicento-Settecento -
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fredda, spietata. Nessuna partecipazione o interpretazione: | la | verità dell’oggetto emerge proprio per l’assenza, la |
Manuale Seicento-Settecento -
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la verità dell’oggetto emerge proprio per l’assenza, | la | scomparsa del soggetto. Il pensiero della morte è dominante |
Manuale Seicento-Settecento -
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Caravaggio, come già in Michelangiolo. Ma per Michelangiolo | la | morte era liberazione e sublimazione, per il Caravaggio è |
Manuale Seicento-Settecento -
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liberazione e sublimazione, per il Caravaggio è soltanto | la | fine, l'enimma della tomba. Ritorna su questo tema con |
Manuale Seicento-Settecento -
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di San Luigi dei Francesi e di Santa Maria del Popolo: con | la | Sepoltura di Cristo (1602-1604), la Morte della Madonna |
Manuale Seicento-Settecento -
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Maria del Popolo: con la Sepoltura di Cristo (1602-1604), | la | Morte della Madonna (1606), la Decollazione del Battista, a |
Manuale Seicento-Settecento -
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di Cristo (1602-1604), la Morte della Madonna (1606), | la | Decollazione del Battista, a Malta (1608), il Seppellimento |
Manuale Seicento-Settecento -
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il Seppellimento di Santa Lucia, a Siracusa (1608) e | la | Resurrezione di Lazzaro, a Messina (1609). |
Manuale Seicento-Settecento -
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dall'esigenza di cogliere l’aspetto strutturale esprimendo | la | natura in una sintesi forma-colore, che richiama il famoso |
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che richiama il famoso enunciato di Cezanne: “trattare | la | natura secondo il cilindro, la sfera, il cono”. |
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di Cezanne: “trattare la natura secondo il cilindro, | la | sfera, il cono”. |
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