Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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BERENSON, The Study and Criticism of Italian  art  («Third series», London, Bell, 1916) (in: ‘L'Arte’, 1917,
ecologica (land  art  e earth art): operazioni artistiche rivolte al terreno, al
d’un altro indirizzo che sfugge sia ai rigori dell’op  art  e dell’arte programmata e oggettuale sia all’aspetto
l’esperienza anonima ed intersoggettiva. Non a caso la Pop  Art  è nata nel più industrializzato paese del mondo, come un
vigorosi processi di massificazione. A questi temi la Pop  Art  offre una risposta parziale finché vogliamo, ma risoluta e
decenni del nostro secolo. Quella del Neo-Dada e della Pop  Art  non è affatto un’avanguardia surriscaldata e radicale ma è
si trovano a loro agio solo nella seconda polarità. La Pop  Art  è un’avanguardia lucida, spesso cinica e quasi sempre
avvenirismo, sono proprio questi gli elementi di cui la Pop  Art  e il Neo-Dada, come in genere tutto l’arco finale
quello che ha fatto capo al neocostruttivismo, all’op  art  e all’arte programmata; e quello della pop art e della
all’op art e all’arte programmata; e quello della pop  art  e della «nuova figurazione».
l'arte concettuale — insieme all’arte povera, alla land  art  e alla body art — ha indubbiamente avuto un effetto di
— insieme all’arte povera, alla land art e alla body  art  — ha indubbiamente avuto un effetto di fustigatrice del
chi crea una sequenza alla quale lui stesso partecipa (land  art  + body art) come nel caso di Keith Arnatt che percorre le
sua grande mostra retrospettiva al Museum of Modern  Art  (del 1971, anno successivo a quello della sua morte)
è stata passata quasi totalmente sotto silenzio. 3) La pop  art  (e in genere analoghe espressioni neofigurative; come la
Sacra Famiglia di Simone Martini, conservata nella Walker  Art  Gallery di Liverpool, dove San Giuseppe e Gesù fanciullo
Figura 11 - SIMONE MARTINI, Sacra Famiglia, 1342, Walker  Art  Gallery, Liverpool. La singolarità di questa opera risiede
parole: se l’informale, l’action painting, e certa pop  art  (Rauschenberg, Johns) si potevano considerare ancora come
rinvenire in quella corrente che prese il nome di minimal  art  e che trionfò soprattutto attorno alla metà degli anni
a questi i film di Gregory Markopoulos (Galaxy), la famosa  Art  of Vision di Stan Brakhage, i films-collage di Bruce
 Art  autre (“arte altra"): dal titolo d’un fascicolo del critico
dell’arte “ecologica” (Land Art, Earth Art), nella Body  art  (l’arte dell'autopresentazione o presentazione del proprio
e mercificazione artistica che erano seguiti alla pop  art  e all’arte programmata e cinetica; 5) Il ripresentarsi, in
un tempo di «cattivo gusto» come quelli secessionisti o  art  déco, oggi non possono avere valore di fronte ad opere
si riallacciano a quelle di artisti ancora legati alla pop  art  come Rauscheilberg, Jim Dine, in parte a quelli del gruppo
arte programmata e cinetica), d’altro canto, con la body  art  e la narrative art, si assisteva — come ho già detto — a
di queste esperienze) come uno degli equivoci della land  art  e della earth art (ma in genere di quasi tutta l’arte
come uno degli equivoci della land art e della earth  art  (ma in genere di quasi tutta l’arte concettuale applicata
un attivista politico per i diritti civili; e ancora un  art  writer che ha scritto tempestivamente su artisti quali Vito
estraniata, insolita, allarmata. In particolare, la Pop  Art  ci ha dimostrato l’ampiezza di diffusione del «doppio»,
l'italiano Domenico Quaranta o Edward A. Shanken il suo  Art  and Electronic Media del 2009 è un regesto fondamentale -
una breve appendice alla pop  art  può essere considerato altresì quel movimento sorto in
collegato la presenza degli artisti negli stand della fiera  Art  Basel alla loro afferenza a un sistema-Stato. Sembra si
oggi una ripresa di interesse nei confronti della Pop  Art  ed a simile ripresa si accompagna pure una diffusione dei
metropolitano. In questa presente generalizzazione la Pop  Art  ritorna, meno però come linguaggio, e più come dato di
di nuovo invisibili, «naturali» appunto, dopo che la Pop  Art  li aveva collocati allo scoperto nel centro dell’attenzione
più o meno agenti nel senso della land art, della body  art  e dell’arte povera, ma spesso con sviluppi autonomi di