semplice suddivisione del corpo di un individuo, ma per mezzo di piccole particelle di sostanza — quali sono per esempio le uova — entro il corpo dell
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L’esempio più conosciuto è quello dell’ape, in cui è accertato che la regina può deporre uova fecondate, che danno origine a femmine (operaie, o
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Fra i primi, cronologicamente, sono quelli del Boveri (1889), di merogonia ibrida. Egli cercò di fecondare dei frammenti privi di nucleo di uova di
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esperimenti consistenti nel far sviluppare uova artificialmente private del nucleo (uccidendolo con i raggi X) e fecondate da spermî di altre specie (P
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uova, e potranno perciò verificarsi (sempre che non vi sia preferenza o repulsione fra i gameti portatori di geni identici) le seguenti quattro
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indifferentemente rimanere nell’uovo, o andare nel globulo polare, senza preferenza, si avranno anche qui il 50% delle uova con il gene Vg e il 50% con
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andare nel globulo polare. Così si formano, anche qui, le quattro categorie di uova.
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Le uova possono essere fecondate da uno spermio con X, oppure
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Nella oogenesi, invece, anche i due eterocromosomi si appaiano e si distribuiscono come gli autosomi, quindi tutte le uova risultano provviste di un
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così che si formano due classi di uova, una con 27 e una con 28 cromosomi. L’analogia col tipo Protenor è evidente; se indichiamo con Z l
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uova, in modo che i due X non si separassero, come avviene di norma, ma rimanessero uniti e passassero entrambi ad uno dei poli della mitosi. In
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del gene «occhi bianchi» e un Y; nella maturazione delle uova, possono prevedersi due possibilità, per quanto riguarda il comportamento del gruppo
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tratti di animali, o di piante inferiori, o superiori: macrogameti o uova, o ovuli o oosfere si chiamano quelle a cui si è convenuto di attribuire il
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numero normale di autosomi, più due X, saldati per un’estremità, e inoltre un Y. Alla maturazione delle uova i due X rimangono sempre uniti, e si
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uova, liberamente deposti nell’acqua, si fecondano, e l’uovo fecondato dà origine ad una larva cibata, che dopo breve tempo si fissa e si trasforma in
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Fig. 57. - Individualità dei cromosomi nelle uova di Ascaris. A, anafase della prima divisione; B, stadio di due blastomeri, con nucleo lobato; i
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classi di gameti, almeno per quel che concerne il cromosoma X. Nella maturazione delle uova di Talaeporia tubulosa egli poté infatti vedere che il
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partenogeneticamente uova di animali che normalmente non si sviluppano se non sono fecondate. La partenogenesi sperimentale, ottenuta trattando le uova con diverse
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accade nella riproduzione vegetativa, sono qui sempre cellule sessuali, vere e proprie uova, che danno origine al nuovo organismo.
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categorie di gameti, a seconda che avviene o no lo scambio fra i geni interessati. Se non avviene scambio, si formano uova con l’X frammentato e i geni
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Fig. 73. – In alto embrione di rospo verde (Bufo viridis); in basso due embrioni mostruosi della stessa età provenienti da uova di rospo verde
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Fig. 76. - In alto a sinistra giovane Bufo vulgaris neometamorfosato; in alto a destra giovane Bufo viridis, in basso due ibridi provenienti da uova
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, e che sembravano nati da una femmina di razza. Si direbbe perciò che la mula, pur avendo soma ibrido, produca uova della pura specie a cui appartiene
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subentrare di altri fattori. Questi fanno sentire la loro influenza soltanto sulle uova della successiva generazione. È opportuno ricordare che le uova
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F3 compare la segregazione mendeliana: 3 uova scure su 1 chiaro. La spiegazione è la stessa che per le uova di Limnaea: le uova sviluppano quella
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dallo spermio con la fecondazione non possono far sentire immediatamente la loro influenza sullo zigote, ma soltanto sulle uova che si svilupperanno
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Sperimentalmente si può ottenere l’aploidia negli animali in varî modi: innanzi tutto con la partenogenesi sperimentale, cioè inducendo le uova a
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Un altro modo di ottenere lo sviluppo aploide consiste nel trattamento degli spermî o delle uova, prima della fecondazione, con i raggi X o con
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Dinophilus (Fig. 97) in cui sono presenti due categorie di uova ben riconoscibili alle dimensioni, anche prima della fecondazione: le uova più grandi dànno
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Fig. 97. - Dinophilus gyrociliatus. A, femmina, B, maschio, C, bozzolo, che mostra le due categorie di uova, maschili e femminili. (A e B da Shearer
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uova che si possono distinguere in due classi, che originano rispettivamente maschi e femmine.
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con sei cromosomi e uova tutte con sei. Poté osservare anche che le uova fecondate erano di due tipi: con 11 cromosomi, che davano origine a maschi, e
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Nelle farfalle il Seiler poté studiare il comportamento dell’eterocromosoma, e vedere che nelle uova, il cromosoma Z può rimanere nell’uovo o andare
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Alcuni casi di partenogenesi parlano in favore del determinismo cromosomico del sesso: nelle api le uova fecondate danno origine a femmine, quelle
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anche le vedute di A. Busso (1907-1912) che, nel coniglio, distingue uova povere di lecitina, di tipo catabolico, e uova ricche di lecitina, di tipo
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uova sono capaci d’esser fecondate. Varî autori (Guyénot, Harms, Ponse), hanno visto che queste uova, fecondate da spermî di maschio normale producono
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possono aversi veri e propri ermafroditi con uova e spermî maturi. I pochi ermafroditi adulti trovati servirono per un esperimento molto importante (E
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uova possono svilupparsi anche nei testicoli dei rospi (N. Beccari) e si conoscono anche casi di vero e proprio ermafroditismo.
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delle femmine. Se il rospo maschio ha la costituzione XY formerà uova di due categorie: X e Y, che, fecondate da spermî X e Y dovrebbero dare XX
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Fig. 107. - Schema per illustrare il meccanismo del differenziamento dei sessi nella Bonellia; A, femmina adulta vista dal ventre; B, uova nella
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. Kuschakewitsch e di E. Witschi sull’effetto della sovrammaturazione delle uova di rana (ritenzione nell’«utero» per parecchi giorni, prima che vengano
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Secondo questa concezione gli elementi germinali, le uova, ad es., non devono considerarsi come qualche cosa che viene fabbricato ad un dato momento
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trasformazione della parte caudale di quest’ultimo in un ovario (W. Harms, 1921; K. Ponse, 1924). Sul sesso dei discendenti delle uova di questi maschi genetici
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determinazione progamica, la cui interpretazione in termini cromosomici è alquanto più difficile. Abbiamo accennato alle uova dei Fillosserini e dei
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nelle uova di tipo maschile dei fillosserini, il cromosoma Z rimarrebbe nell’uovo, mentre nelle uova di tipo femminile andrebbe nel globulo polare
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primi blastomeri di uova di diversi animali e consentendo loro di vivere e svilupparsi indipendentemente (Fig. 117).
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anni, sul colore del bozzolo e delle uova delle varie razze di bachi da seta. Il Jucci è riuscito a penetrare molto profondamente nella fisiologia dello
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Egli ha dimostrato, innanzi tutto, che i pigmenti del bozzolo e delle uova dei bachi derivano dalla foglia del gelso. Dal lume intestinale, permeando
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. In altre razze passano nel sangue, ma da questo, data l’impermeabilità ghiandolare, si scaricano nelle uova.
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nelle cellule stesse dell’idra. Quando l’idra forma le uova, alcune zooclorelle migrano entro a queste, e così l’idra nascitura è precocemente
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