, possiamo considerarla come conseguenza dell’accrescimento. Ogni forma specifica di plasma vivente ha dimensioni date, oltre le quali non le è consentito di
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ammette generalmente che alcuni dei granuli che si trovano sparsi nel loro plasma, rappresentino la sostanza nucleare, non raccolta in un unico
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lo più non porta quasi altro che materiale nucleare e solo scarsissima quantità di citoplasma. L’uovo invece è assai ricco di plasma, e tuttavia l
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caratteri della specie paterna (da cui ricevevano il nucleo) o anche quelli della specie materna, da cui ricevevano il solo plasma. Per varie difficoltà
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dei colloidi nucleari, le cui caratteristiche sarebbero determinate dalla composizione del plasma, si rivela insufficiente a spiegare questi fatti.
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, hanno dimostrato che in tali casi il pronucleo maschile non si unisce con quello femminile: rimane inerte nel plasma dell’uovo, e non partecipa alla
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§ 1. Le origini della genetica. — § 2. Le teorie di Darwin e Nägeli. L’idioplasma. — § 3. La teoria di A. Weismann: la continuità del plasma
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), altre (G. Hertwig) sul rapporto fra la quantità della cromatina omogenea rispetto al plasma dell’uovo.
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% circa di cromatina della stessa specie del plasma e dal 33 % di cromatina eterogenea; nell’altro dal 33 % di cromatina omogenea e dal 67 % di cromatina
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la possibilità che il plasma contribuisca all’eredità in modo analogo al nucleo. A questo problema dedicheremo il prossimo capitolo.
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alla insufficienza dei loro risultati per decidere se soltanto il nucleo, o anche il plasma, siano latori dei caratteri ereditarî. È opportuno però
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citoplasma, che rendono difficile riconoscere ciò che spetta al plasma e ciò che spetta al nucleo, nella trasmissione dei caratteri.
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particolarmente adatte allo studio del problema che ci occupa: cioè presenza di nucleo di specie A in plasma di specie B. Le ricerche della scuola del
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gamete femminile, e creò il nome di plasmone per indicare la somma degli elementi localizzati nel plasma, e non nel nucleo, e per ora non meglio
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proveniente da tali trapianti, costituita cioè di tessuti con nucleo di cristatus in plasma di palmatus, hanno tutti i caratteri della specie palmatus, e
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immerso in un plasma estraneo non possa esplicare tutta la sua attività. Occorre sforzarsi sempre di ricomporre quella unità fisiologica che le necessità
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Che al plasma spetti una funzione di prima importanza nello sviluppo e nel differenziamento embrionale è un fatto ben noto. Vi sono delle regioni
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annoverabile fra i fondamentali, è data al plasma dal nucleo che ha presieduto
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impressi dal nucleo, o no; ma in nessun caso si sono trovate unità ereditarie, paragonabili ai geni, aventi sede nel plasma. Il termine di plasmone appare
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’ultramicroscopio questi aggregati di molecole, le micelle colloidali. Il Nägeli suppose che gli organismi fossero formati da due sorte di plasmi, un plasma più
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costanza del rapporto nucleo plasmatico. Secondo questa legge, in ogni specie il rapporto fra il volume del plasma e quello del nucleo è, entro certi
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§ 3. – La teoria di A. Weismann. La continuità del plasma germinale.
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applicazione, e riteniamo il nome di idioplasma, e il concetto di un plasma specifico, portatore dei caratteri ereditarî.
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’eredità: August Weismann (1884 e segg.). Anch’egli distingue un plasma nutritivo, o morfoplasma, e un plasma specifico, idioplasma, che, accettando l
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Ma il concetto più importante stabilito dal Weismann è la separazione fra soma e germe e la continuità del plasma germinale. Le cellule germinali
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Fig.3 – Schema della continuità del plasma germinale attraverso le varie generazioni (da F. Raffaele)
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medesimo plasma germinale, da cui ciascuno deriva i propri caratteri.
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, almeno per gli animali superiori, l’ipotesi della continuità del plasma germinale, quasi una linea immortale, su cui si edificano i somi dei varî
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rappresentative delle varie cellule (Darwin) o dei caratteri elementari degli organismi (Naegeli), di idioplasma, o plasma specifico latore dei caratteri
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Stabilita così questa differenza fondamentale fra soma e plasma germinale, ci si può domandare quali sono i rapporti che intervengono fra l’uno e l
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ereditarî (Naegeli) e l’antitesi soma-germe e la continuità del plasma germinale (Weismann) furono ripresi e utilizzati dai moderni sperimentatori
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, che insorgono spontaneamente nel plasma germinale, e sono perciò totalmente e immediatamente ereditarie (mutazioni). Su di esse agisce la selezione
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stroma dei globuli rossi, chiamate agglutinogeni, e indicate rispettivamente con A e B, e di due altre sostanze che si trovano nel plasma sanguigno
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contenendo alcun agglutinogeno, non può essere agglutinato da nessun plasma, e perciò può essere impunemente usato nelle trasfusioni: gli individui del
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questo riguardo, come gli altri animali finora studiati, cioè che nel suo plasma germinale insorgano continuamente, con una certa frequenza, delle
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Baltzer, F. - Die Zusammenarbeit von Plasma und Kern in der tierischen Entwicklung. Sitzsber. naturforsch. Gesell. Bern, 1931.
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Schwemmle, J. - Die Rolle des Plasma für die Vererbung. Der Erbarzt, N. 12, 1935.
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– – Ueber plasmatische Vererbung sowie Plasma-und Genwirkung. Nachr. d. Gesell. d. Wiss. zu Göttingen, Math.-Phys. Kl., II. 1930.
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Correns, C. - Zur Kenntnis der Rolle von Kern und Plasma bei der Vererbung. Z. I. A., I, 109.
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Wettstein, F. V. Ueber plasmatische Vererbung und über das Zusammenwirken von Genen und Plasma. B. d. B. G., XLVI, 1928.
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Hadorn, E. - Die entwicklungsphysiologische Auswirkung der disharmonischen Kern- Plasma Kombination beim Bastardmerogone Triton palmatus (♀) X Triton
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Continuità del plasma germinale, 30.
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Germinale plasma, 30.
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Plasma germinale, 30.
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§ 3. - La teoria di A. Weismann. La continuità del plasma germinativo 28
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§ 7. L’azione dell’ambiente sul plasma germinale 71
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sul plasma germinale.
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scambiare per carattere acquisito quello che invece è preesistente nel plasma germinale. Le ricerche sulle linee pure sono quindi, sebbene limitate a poche
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§ 7. - L’azione dell’ambiente sul plasma germinale.
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essenziali, il plasma che costituisce il corpo della cellula, o citoplasma, e un corpicciolo in esso contenuto, che si chiama nucleo. La sostanza del nucleo è
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