provenienti dallo stesso individuo, e cerchi di realizzare sempre quella dicogama o incrociata. Molti animali ermafroditi, infatti, non possono autofecondarsi
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B, è incrociata con un maschio normale, che porta nel suo cromosoma X (morfologicamente normale) il gene cr, e l’allelomorfo di B (occhio normale
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questa ci atterremo. L’incrocio A X B indica dunque che la femmina della specie A è stata incrociata con il maschio della specie B. L’incrocio reciproco è
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incrociata con il maschio della specie B. L’incrocio reciproco è B X A. (1). È risaputo che questi ibridi, tranne rare eccezioni, sono sterili. In altri
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, con la fecondazione incrociata, può risultare formato in parte da cromatina proveniente da razza diversa. Il Goldschmidt lascia indeciso il problema se
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favorire la fecondazione dicogamica, o incrociata, fra gameti provenienti da individui diversi.
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opportune cautele, la fecondazione incrociata. Il Johannsen chiamò l’insieme degli individui provenienti, per successive autofecondazioni, da un unico
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