variabilità secondo la distribuzione normale, ottenuta non più dalla cooperazione di numerosi fattori che hanno effetti diversi, ma dalla cooperazione
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. La distribuzione
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la loro regolare distribuzione fra i due nuclei figli.
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e renderla omogenea prima di trasmetterla ai discendenti. Vedremo in appresso come questa ipotesi d’una distribuzione ineguale di sostanze diverse
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relazione causale con la determinazione del sesso, e limitiamoci a considerare la loro distribuzione in relazione con i sessi, perché così si aprirà la via
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detti autosomi; ma le varie modalità di distribuzione dei cromosomi sessuali, si possono ricondurre a due gruppi e quattro tipi fondamentali.
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Negli insetti questo modo di distribuzione dei cromosomi sessuali è molto comune: lo si è riscontrato in molte specie di Ortotteri, Emitteri
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la distribuzione nella eredità. Vi sono particolari cromosomi — i cromosomi sessuali — che si distribuiscono in modo definito e costante, secondo i
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sesso possono comparire nei due sessi, ma la loro distribuzione nei figli dipende dal sesso del genitore che porta tale carattere. Questo modo di
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Distingueremo due tipi di eredità associata al sesso, eredità diaginica e eredità diandrica, che corrispondono ai due tipi di distribuzione degli
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In seguito esamineremo le particolarità di questa distribuzione, e vedremo quanto si sa sulle condizioni di altri animali e piante. Basti, per ora, l
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È chiaro che l’effetto del doppio scambio sulla distribuzione dei geni estremi è quello di ristabilire le condizioni primitive: mentre nello scambio
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Per quanto riguarda la distribuzione dei sessi nelle piante e negli animali, si incontrano varî casi. Per lo più — negli animali — maschio e femmina
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Fig. 60. – La distribuzione casuale dei cromosomi omologhi nella divisione riduttiva in Trimerotropis suffusa (Ortottero). Serie superiore: i gemini
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veri loci, ma rispecchiano la distribuzione lineare dei geni in modo assolutamente esatto.
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anche perché permette di distinguere cromosomi eguali per forma e dimensione, allorché hanno diversa quantità o diversa distribuzione della
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si coniugano con i 10 di D. rotundifolia, formando 10 gemini, e gli altri 10 di D. longifolia rimangono senza coniuganti. La loro distribuzione fra i
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che i gameti risultano diploidi. Talvolta avvengono delle irregolarità nella loro distribuzione, ma non così frequentemente come nei triploidi. Anche
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Le mutazioni trisomiche, non sono completamente stabili, perché la distribuzione dei cromosomi alla meiosi è necessariamente irregolare. Si conoscono
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fluttuazioni irregolari, e non sono, prive di effetto sul fenotipo, bensì variazioni ben definite, la cui distribuzione nella discendenza si può prevedere.
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Fra le molte osservazioni citologiche che dimostrano che la distribuzione degli eterocromosomi è concordante con il sesso, citeremo ancora le
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’ape, in alcune farfalle e in altri insetti. Anche queste anomalie sono spiegate con la distribuzione dei cromosomi sessuali. Uno dei casi più
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si ha una distribuzione normale dei sessi. Di rado tale inversione accade molto tardi, al periodo della maturità sessuale, e allora non è completa e
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distribuzione qualitativa dei determinanti.
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la teoria della distribuzione dei determinanti del Weismann è oggi abbandonata dai più, e si ritiene che i nuclei di tutte le cellule del corpo siano
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diversa distribuzione delle sostanze visibili, e diversa potenza (da Jennings).
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, o dei capelli umani, o dei petali di un fiore, e seguendone la distribuzione per varie generazioni. Negli uomini ci si deve accontentare di esaminare
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con le potenze ereditarie. Un caso molto dimostrativo è quello illustrato dal Remotti (1935): la distribuzione dei capillari che si trovano sull
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di problemi: 1) la variabilità e le sue cause (problema statistico); 2) la distribuzione dei caratteri nelle varie generazioni (problema statistico); 3
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— distribuzione, fecondità interna — sterilità esterna. Una buona specie, cioè, comprende tutti gli individui che hanno gli stessi caratteri ereditarî
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cui può raggiungersi una distribuzione discontinua delle mutazioni in una popolazione, e quindi la formazione di razze. Questi meccanismi sono
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Questi studi sulla fisiologia delle popolazioni e sui principî che regolano la distribuzione della variabilità, che sono appena all’inizio
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«macroevoluzione», sarà giocoforza far parte ai fattori interni di evoluzione: nella considerazione della sistematica, della distribuzione geografica dei
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Interessante è poi lo studio della distribuzione dei quattro gruppi nelle diverse razze e popolazioni. Si osserva innanzi tutto che il gruppo AB è
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Senza entrare in discussioni sull’origine e la distribuzione primitiva dei gruppi sanguigni — argomento ancora molto incerto — basti rilevare qui che
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appunto con le costanti ora accennate. Va sotto il nome di legge del Quételet questa tipica distribuzione di molti caratteri degli esseri viventi. Le
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Rosa, D. – Ologenesi. Nuova teoria dell’evoluzione e della distribuzione geografica dei viventi. Firenze, Bemporad, 1917 (trad. franc. di G
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.) e vide che ogni linea pura presentava, per ogni carattere, una distribuzione secondo una curva caratteristica, intorno ad una certa media. Praticata
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Le varie linee pure hanno medie leggermente diverse, e se si sommano tutte insieme, si ottiene una popolazione mista, in cui la distribuzione delle
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di queste molteplici, e spesso singolarmente inefferrabili cause è la distribuzione delle frequenze secondo la curva di Gauss.
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individui, ma si deve contentarsi di risalire ad essa in base alla distribuzione dei caratteri nei figli.
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