sono particolari cellule destinate a perpetuare la specie: i gameti, che, fecondandosi, danno origine allo zigote. I gameti costituiscono dunque il
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Le cellule sinergidi e le antipode, normalmente, sono destinate a scomparire. All’atto della fecondazione i due nuclei maschili introdotti col tubo
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particolarmente in quelle cellule che sono destinate a divenire poi globuli rossi; per questa via il plasmodio giunge negli eritrociti circolanti.
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ciclo agamico) e particolarmente in quelle cellule che sono destinate a divenire poi globuli rossi; per questa via il plasmodio giunge negli
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penetrare negli intimi processi che avvengono nelle cellule destinate al delicato compito di perpetuare la specie. Di questi ci occuperemo in seguito
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dell’uovo, riconoscibili spesso già prima della segmentazione, che sono già predifferenziate, cioè destinate a dare origine a certi determinati tessuti e
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egualmente a tutte le cellule, ma soltanto alcune di esse, quelle che saranno destinate a formare le cellule germinali del nascituro, lo ricevono
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Alcune osservazioni in appoggio di tale teoria dimostrarono che in certi organismi si possono precocemente riconoscere le cellule destinate a dare
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origine a femmine, quelle più piccole a maschi. Anche nei Fillosserini e nei Chermesini le uova destinate a dare maschi sono diverse, per dimensione o
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organi completi, e il loro destino diviene sempre più limitato. Si è visto, ad esempio, che cellule che nello sviluppo normale son destinate a divenire
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assoluto, ma sempre relativo all’ambiente in cui vive. Col cambiare di questo, mutazioni che nell’ambiente primitivo sono destinate a scomparire come
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