’aplofito. Durante la formazione delle spore avviene la meiosi. Così per esempio, nel caso già ricordato (P. 19) delle felci, il protallo rappresenta il
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Molto più diffusa è la partenogenesi diploide o poliploide, che, di solito, dà origine soltanto a femmine (p. telitoca) raramente ai due sessi (p
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mancata riduzione cromatica » (Chiarugi). Questi casi corrispondono cioè a quella che abbiamo chiamata, negli animali, p. aploide. Pochi ne sono
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esperimenti consistenti nel far sviluppare uova artificialmente private del nucleo (uccidendolo con i raggi X) e fecondate da spermî di altre specie (P
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Tutti questi esperimenti -— anche se sembrano dare qualche indizio per risolvere il problema che ci occupa — furono, del resto, criticati da P
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Fig. 34 - Schema della concordanza fra il mendelismo e il movimento dei cromosomi: P, cellule somatiche dei genitori; G1, gameti, con corredo
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Morgan, Bridges, Sturtevant (1925). Si usa scrivere i nomi e i simboli dei geni dominanti con l’iniziale maiuscola (Bar, B; Deformed, D; Pale-III, P-III
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Le critiche più importanti alla costanza del numero dei cromosomi sono quelle di P. Della Valle (1909-11-12) che, studiando il numero dei cromosomi
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di principio è esclusa. Rimandiamo, per ulteriori particolari, ai trattati di citologia, e al libro di P. Enriques (1932), dove la questione è presa
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Così ad esempio Drosophila melanogaster X D. simulans dà soltanto femmine; Pygaera anachoreta X P. curtula (farfalle) soltanto maschi; Triton
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L’esperimento consta nel fecondare P. es. un uovo di una salamandra acquaiola, Triton palmatus, con spermî d’un’altra specie, T. cristatus, nel
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D’Ancona (1938) ha proposto di tradurre questo termine col nome «taura», usato nel Lazio). P. R. Lillie (1917), studiando le condizioni della
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altri Artropodi (cfr. G. Roller, 1938). Secondo P. Heinz (1937) anche negli insetti (farfalle) il dimorfismo sessuale non sarebbe del tutto indipendente
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pigmentato subequatoriale, che rende facile distinguere i due poli (P. animale e P. vegetativo) dell’uovo. I primi quattro blastomeri contengono tutti una
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permeabilità ghiandolare precoce e razze a p. gh. tardiva, poi, gli ibridi hanno aspetto intermedio perché è intermedio il tempo di migrazione dei pigmenti
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Se prendiamo in esame una «popolazione» abbastanza numerosa, scelta a rappresentare la specie, o la razza, che vogliamo considerare, e misuriamo, P
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Per la storia cfr. Iltis; per la tecnica degli esperimenti Jennings, e, inoltre, Just, G. e Hertwig, P. cit. a pag. 399; per l’eredità nell’uomo
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Pasquini, P. - Determinazione, E. /., XII, 1931; Differenziamento, ibid.: Embriologia sperimentale, ibid., XIII, 1932; Genealogia cellulare, ibid
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pianta mette fiori bianchi, e a temperatura più elevata, fiori rossi. La capacità di reazione della P. s. alba è invece diversa, perché i fiori sono
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Le tristemente celebri esperienze di P. Kammerer sulle salamandre e sui rospi, se pure non si vogliono ritenere fraudolente — come la fine dell
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P indica i genitori (parenti) e F 1, F 2 , ... Fn le successive generazioni filiali.
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I fenotipi I e IV sono quelli introdotti nell’incrocio, corrispondono cioè ai genitori (P); i fenotipi II e II sono invece combinazioni nuove, in cui
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