Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Numero di risultati: 602 in 13 pagine

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Elementi di genetica

419451
Giuseppe Montalenti 50 occorrenze
  • 1939
  • L. Cappelli Editore
  • Bologna
  • biologia
  • UNIPIEMONTE
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C, cromogeno, la cui presenza è indispensabile alla produzione di qualsiasi pigmentazione; il suo recessivo c non consente la formazione di pigmento

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Non tutti i genotipi, anche esclusi gli albini, sono esternamente distinguibili con facilità: alcuni sono molto simili, e riconoscibili soltanto ad

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Quest’ultimo non è compatibile con la vita, allo stato omozigota, perché produce una forte anemia, che uccide i piccoli prima o poco dopo il parto.

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questo non presenta notevoli differenziamenti locali.

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Con l’interpretazione dei fattori multipli si può intendere come, in una figliuolanza non molto numerosa compaiano alla F 2 soltanto i caratteri

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che negli animali; non in tutti però è così facile vedere il significato fisiologico, come in quello dell’esempio suaccennato. Questi fattori

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l’esistenza della telegonia. Si può quindi concludere, col Rabaud (1914) e col Letard (1936), che la telegonia non ha in suo favore alcun fatto

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Il fenomeno che è stato indicato con questo nome è invece ben sicuro, ma oggi non suscita più l’interesse che presentava nei primi tempi, perché è

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In questo caso la trasmissione ereditaria avviene in maniera molto più laboriosa e difficile ad intendersi. Non basta che il corpo si divida

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i batterî e le amebe, per scissione, ma che presentano in diversi punti del proprio corpo strutture diverse, che non verrebbero egualmente

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, mentre le femmine ne hanno un numero pari. Tale osservazione non poteva non sorprendere perché si sa che l’assetto cromosomico diploide è eguale al doppio

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», che non portasse cioè alcun gene.

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possibile ottenere i diversi ceppi mutanti. Si intende che, se la natura non avesse fornito il mutante white, non si sarebbe mai potuto stabilire il

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Una prima seria difficoltà per la teoria della localizzazione dei geni nei cromosomi è data dal fatto che questi non sono strutture permanenti, che s

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Un caso particolare di riproduzione sessuata si verifica là dove non è necessario l’intervento dei due sessi, ma l’uovo è capace di svilupparsi da sé

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Non ultimo fra questi argomenti è la costanza della struttura dei cromosomi, che poté essere rivelata, fra l’altro, dalle belle ricerche di Miss

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partenogeneticamente uova di animali che normalmente non si sviluppano se non sono fecondate. La partenogenesi sperimentale, ottenuta trattando le uova con diverse

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I cromosomi salivari, che sono cromosomi intercinetici, e non si dividono più Perché le cellule delle ghiandole salivari larvali degenerano durante

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localizzati nei cromomeri. Ciò non vuol dire, evidentemente, che siano identificabili con essi. Forse, come vogliono alcuni, la parte cromatica non ha di per

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Alcune premesse sono però necessarie. Innanzi tutto si deve ricordare che non si ha una definizione sicura e precisa di ciò che s’intende per «specie

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In tutti questi casi non vi è vera ibridazione, nel senso genetico, e si ottengono o embrioni partenogenetici (falsi ibridi) o embrioni che muoiono

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Molte volte, invece, la cariogamia non è seguita da eliminazione della cromatina paterna, ma l’incompatibilità della combinazione dei due gameti si

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Casi simili non sono molto frequenti, né bene accertati come questo. Presentano però un grande interesse teorico e pratico, e sarebbe opportuno che

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sviluppato, e acquista delle proprietà che non possono più venire alterate dalla presenza di altri fattori portati dalla fecondazione. L’azione di

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Purtroppo, non è da sperare che sia facile ottenerli, perché i caratteri più generali sono, ad un tempo, anche i meno variabili, e, in fondo, a

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. Nella Drosofila e in altri animali non domesticati, non esistono in natura razze distinte — o ne esistono poche — mentre numerosissime ne sono comparse

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Non è possibile, data l’indole del presente libro, passare in rassegna anche soltanto i principali tipi di mutazioni trovate: ci limiteremo ad

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La gametogenesi degli aploidi, poi si rivela profondamente turbata, perché non vi sono coppie di cromosomi omologhi, la meiosi non può avvenire, e

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non manifestavano gigantismo.

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La poliploidia può quindi talvolta dare origine a specie o razze nuove, ma non deve concludersi che questo sia un fenomeno generale.

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con quattro cromosomi IY, anche da quegli incroci da cui sarebbero prevedibili, e ciò dimostra che tale costituzione non è compatibile con la vita.

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rapporto, però, si vede che non

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Ed ecco allora che tutto il quadro della classificazione viene ad assumere un nuovo significato: non già uno specchio fedele delle categorie create

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dimostra la non specificità degli ormoni.

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Il problema genetico non si esaurisce nello studio della trasmissione dei caratteri ereditarî: quando noi sappiamo come e per qual via un uovo di

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sotto di essa vi sia un abbozzo oculare, cioè la parte nervosa dell’occhio in via di formazione. Se questa manca, il cristallino non si forma; se l

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, tanto quanto le mutazioni, e non è impossibile che riassettamenti del genoma costituiti da rotture e riattaccamenti dei cromosomi siano in natura più

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Questa incertezza e nebulosità del concetto di specie verosimilmente non dipende soltanto dalla insufficienza dei nostri mezzi d’indagine, ma

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E tuttavia il problema non può considerarsi completamente risolto in questo modo, come alcuni autori ritennero. Il Lotsy, per es. (1916 ecc.) ammette

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La selezione sembra però insufficiente a spiegare molti fenomeni, e soprattutto la comparsa di caratteri che non hanno un evidente valore ai fini

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, non è un che di fatalmente e totalmente immutabile, in ogni singolo individuo. Si è detto a suo luogo come la costituzione ereditaria determini, più che

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di vere e proprie mutazioni. Benché tali risultati non siano stati confermati dalle ricerche più recenti (cfr. Schubert e Pickhan, 1938), tuttavia non

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E non si deve dimenticare che, se il genetista può fornire al tecnico alcune norme generali che gli permettono d’impostare gli esperimenti con

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Drosophila information service, dattiloscritto, è inviato a coloro che lavorano sulla Drosophila; le indicazioni in esso contenute non hanno valore

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quanto è affermato in varî testi, già il Darwin s’era accorto che non tutte le variazioni sono ereditarie, e ne aveva distinte alcune (sports o single

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Stabilita dunque l’esistenza di una categoria di variazioni non ereditarie, che si possono indicare col nome di modificazioni, o di somazioni

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del genotipo su cui si opera non è accuratamente accertata con esperimenti preliminari, devono essere inesorabilmente scartati. E, viceversa, tutte

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che esse possano costituire un grado di passaggio fra le modificazioni, non ereditarie, e le mutazioni, ereditarie; quindi la loro importanza per la

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Il reincrocio quindi fornisce non soltanto una brillante conferma della teoria, ma anche un mezzo indispensabile per riconoscere rapidamente la

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Altrimenti si comporta un recessivo: esso rimane latente finché non avvenga il matrimonio di due eterozigoti, cioè di due individui portatori di quel

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