§ 1. L’azione dei geni nello sviluppo. — § 2. Pleiotropia. — § 3. Caratteri simili determinati da fattori diversi. — § 4. Caratteri che dipendono da
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diibridismo : 9 : 3 : 3 : 1.
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discendenti di questi ibridi nuciformi, i 9/16 hanno almeno due dominanti R e P: cresta nuciforme; 3/16 hanno un sol dominante R: cresta a rosa; 3/16
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I risultati dell’analisi genetica di questo e di varî altri casi analoghi nelle piante e negli animali, con rapporti simili o diversi (es. 9 : 3 : 4
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bianchi sono pure i recessivi omozigoti ii cc (1/16); mentre i 3/16 in cui è assente I ed è presente C manifestano il colore portato dai livornesi
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(AABBCC) in altre soltanto 5, 4, 3, 2, 1, e in una nessun dominante (aabbcc). Chiamando A, B, C, semplicemente fattori del rosso, si vede che:
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3) Nella F 2 le forme estreme, simili a quelle dei progenitori, hanno frequenza teorica, e perciò probabilità di comparsa, tanto minore quanto
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4) Se dalla F 2 si selezionano ad es. dei minus varianti, è probabile che si ottenga da questi una F 3 in cui compaiono individui più piccoli dei
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della selezione dalla F 2 alla F 3. Molti altri casi controversi sono stati bene chiariti all'ipotesi della polimeria, e, fra questi, quello dell
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piante della var. aurea danno una discendenza costituita da 1/3 di piante verdi normali e 2/3 di piante aurea. È un rapporto atipico, che fu spiegato
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Fig. 29. – Schema della mitosi. 1-3, individualizzazione dei cromosomi nel nucleo e scomparsa della membrana nucleare; 4-6, formazione della piastra
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bianco, per ogni coppia) e formazione delle tetradi per divisione di ciascun coniugante; 3-4, le tetradi si mettono in fuso e si scindono in diadi, che
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§ 1. Il valore del nucleo nei fenomeni dell’eredità. Primi esperimenti. — § 2. Il valore dei cromosomi nell’eredità. — § 3. Schema della concordanza
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di uno spermatocito; 2, cromosomi delle cellule figlie; 3, piastra equatoriale di una spermatogonia; 4, piastra equatoriale di una oogonia; 5-10
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), quelli dei recessivi con l’iniziale minuscola (fused 2, fu 2; kidney, k; lozenge 3, lz 3 ). Si suole anche indicare l’allelomorfo normale con il
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§ 1. Eccezioni alla terza legge di Mendel. Associazione. — § 2. Scambio. —§ 3. Teoria dello scambio. — § 4. Carte cromosomiche. — § 5. Doppio scambio
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§ 1. La teoria cromosomica. — § 2. La costanza del numero dei cromosomi. — § 3. L’individualità e la continuità genetica dei cromosomi. —- §. 4
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Ci si domanda quindi: 1) se il numero dei cromosomi è costante; 2) se i cromosomi hanno una individualità propria; 3) se vi è una continuità genetica
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§ 1. Definizione e problemi. — § 2. Falsi ibridi e ibridi mostruosi. — § 3. Ibridi sterili. Gonomonarrenia e gonomonotelidia. — § 4. Ibridi fertili
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§ 1. Le origini della genetica. — § 2. Le teorie di Darwin e Nägeli. L’idioplasma. — § 3. La teoria di A. Weismann: la continuità del plasma
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Questi casi sono indubbiamente da spiegare analogamente a quelli cosiddetti di atavismo, o di reversione (cap. VIII, § 3). La coesistenza di due o
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quest’ultimo incrocio, è ancora destrorsa, e soltanto alla F3 compare la segregazione mendeliana: 3 destrorsi su 1 sinistrorso. Gli esperimenti dei
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F3 compare la segregazione mendeliana: 3 uova scure su 1 chiaro. La spiegazione è la stessa che per le uova di Limnaea: le uova sviluppano quella
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— spesso visibili direttamente — della struttura di uno o più cromosomi; 3) le mutazioni del genoma o del cariotipo, che consistono nella perdita o nell
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3) Inversione (inversion). Una parte di un cromosoma è rotata di 180°: così ad esempio, se l’ordine dei geni nel cromosoma normale è ABCDEFGHI, nel
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gameti in cui accidentalmente non è avvenuta la riduzione, epperò diploidi, fecondati da gameti normali, aploidi: 2n + n = 3 n. È interessante osservare
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sua natura in condizioni di squilibrio. Alla meiosi i cromosomi si riuniscono 3 a 3, se sono della stessa specie, ma poi si separano distribuendosi a
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razze, una bisessuata diploide (2 n = 16) e una partenogenetica diploide (3 n = 24) (Vandel).
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., 1. 1, § 3). Ciò non è vero, alla lettera, che in un numero limitato di casi, ma anche oggi sogliamo indicare come maschio quell’organismo che consta
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Lo schema rappresentato dalla Fig. 3 esprime sinteticamente e graficamente l’andamento di questa sequenza. Si vede subito che, considerati sotto
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fattori d’ambo i sessi; 2) la determinazione del sesso è dovuta a una prevalenza quantitativa dei fattori di un sesso su quelli dell’altro; 3) il fattore
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essere fatti: 1) ablazione delle gonadi (castrazione e ovariectomia); 2) trapianti di gonadi del sesso opposto nei castrati; 3) Trapianti di organi o parti
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La «permeabilità intestinale» domina sulla «impermeabilità» e dà alla F1 il rapporto 3:1. Così fa pure la «permeabilità ghiandolare» rispetto alla
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di problemi: 1) la variabilità e le sue cause (problema statistico); 2) la distribuzione dei caratteri nelle varie generazioni (problema statistico); 3
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§ 1. - Posizione del problema. — § 2. - Valore dell’evoluzionismo. — § 3. - Le teorie sul metodo dell’evoluzione. — § 4.-11 problema dell’evoluzione
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incrocio sono molto numerose. Per esempio un gene che si presenti con 10 stati allelomorfi, può dar luogo a 55 (= 10 + 9 + 8 + 7 + 6 +5 + 4 + 3 + 2 + 1
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; 3) le differenze fra specie affini sono sempre dovute a numerosi geni, ma non sono finora state analizzate con esattezza in alcun caso.
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differenti da quello di 1/3 trovato per la specie umana. Ancora diversi furono i valori ottenuti da un botanico danese W. Johannsen, che sottopose perciò
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di una specie di Sempervivum in cui il numero degli stami è molto variabile (da 3 a 10) il Klebs riuscì a ridurre di molto la variabilità allevando
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§ 1. Il presupposto dei Lamarckisti. — § 2. Pro e contro l’eredità dei caratteri acquisiti. — § 3. Cause d’errore: a) Materiale non genotipicamente
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nane, rivelando così la loro natura ibrida. La F 2 consta di piante alte e nane, nella proporzione di circa 3:1. Complessivamente, in otto anni di
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il che, tenendo conto della dominanza, significa due fenotipi (poiché AA e Aa sono fenotipicamente eguali) nella proporzione 3 : 1 e tre genotipi
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che si avvicina, con approssimazione soddisfacente al rapporto teorico del monoibridismo 3 : 1. E ancora: se nel gruppo dei piselli tondi (I e II) si
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Se per esempio osserviamo che un carattere si presenta in tutte le generazioni, senza saltarne alcuna, e compare nella metà o nei 3/4 dei figli
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sposano invece individui affetti dallo stesso carattere, dànno origine a 3/4 di figli provvisti e a 1/4 di figli privi di quel carattere:
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§ 1. La struttura elementare degli esseri viventi. — § 2. La riproduzione. — § 3. La riproduzione agamica. La scissione. — § 4. La gemmazione. — § 5
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recessivo nella femmina. Alla F 2 si ottengono le seguenti proporzioni: 1 maschio privo di corna su 3 cornuti, e 1 femmina cornuta su 3 prive di
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combinano in tutti i modi possibili. Per ogni coppia considerata singolarmente si avvera nuovamente il rapporto 1 : 2 : 1 (3 : 1 dei fenotipi) del
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