scrivere le combinazioni dei fattori. Si ottengono così le formule di non meno di 32 razze (considerando soltanto le combinazioni omozigotiche e
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La Drosofila offre varî vantaggi per le ricerche sull’eredità: ha sviluppo molto rapido e possiede un corredo cromosomico molto caratteristico, di
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Si può dunque considerare come assodata la costanza del numero dei cromosomi. Vi sono tuttavia due categorie di eccezioni: 1) le cellule somatiche
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Andavano così svelandosi le somiglianze e le differenze fra i varî organismi, e, con lungo lavorio di molti studiosi, che procedettero, nei secoli
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Se indichiamo con Aa Bb Cc le tre coppie, potremo indicare con lo schema seguente le combinazioni: intendendo che il segno di frazione indica l
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alle quali corrispondono le seguenti combinazioni genetiche, fenotipicamente riconoscibili
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§ 1. - Le origini della Genetica.
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§ 8. - Reincrocio degli ibridi con le specie parenti.
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allevatore americano, Seth Wright, osservò fra i nati del suo gregge un maschio che aveva le gambe molto corte, quasi come i cani bassotti. Poiché quest
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Si sogliono distinguere tre tipi principali di mutazioni: 1) le mutazioni di un sol gene, o fattore, (mutazioni geniche, o fattoriali) che non sono
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costante. Fra le piante, le meglio conosciute sotto questo punto di vista sono, oltre all’Oenothera, la Bocca di Leone (Antirrhinum majus) studiata
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In questi ultimi anni si sono intensificate le ricerche sulle mutazioni, che costituiscono le più importanti variazioni ereditarie, in quanto
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Le mutazioni spontanee potrebbero dunque essere determinate soprattutto da fluttuazioni dell’energia degli atomi, le quali sono largamente dipendenti
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Mutazioni triploidi e perissoploidi. Le mutazioni triploidi sono caratterizzate dal numero 3n di cromosomi. Le mutazioni pentaploidi, eptaploidi (5n
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Ma il concetto più importante stabilito dal Weismann è la separazione fra soma e germe e la continuità del plasma germinale. Le cellule germinali
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§ 4. - Le teorie sulla determinazione del sesso.
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Le differenze di natura fisico-chimica del citoplasma, secondo questa teoria, sono le differenze fondamentali primarie fra i sessi. I cromosomi sono
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§ 4. - Le prime ricerche sperimentali.
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Certo è, anche, che le gonadi immature, e anche le stesse cellule germinali embrionali devono elaborare sostanze che hanno azioni particolari sui
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Anche le azioni inibitrici che le gonadi embrionali di un sesso possono esercitare su quelle dell’altro, e che si sono messe in evidenza nei free
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Si deve, a questo proposito, distinguere fra l’evoluzione e le teorie dell’evoluzione, o, se si vuole, fra l’evoluzione e il meccanismo dell
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§ 3. - Le teorie sul metodo dell’evoluzione.
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Le variazioni ereditarie sono dunque quelle che insorgono nel germe, spontaneamente, o per azione di cause esterne che lo colpiscono direttamente (e
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Cap. V – Le leggi di Mendel. Enunciazione.
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Pagina 402
Brunelli, G. - Le teorie dell’evoluzione. Bologna, Cappelli, 1933.
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Pagina 402
Cap. VI - Le leggi di Mendel. Discussione.
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Pagina 404
Cap. XVII - Le mutazioni geniche.
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Pagina 414
Cap. XVIII - Le mutazioni cromosomiche.
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Pagina 416
Caullery, M –. Le problème de l’évolution. Parigi, Payot, 1931.
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§ 1. - Le origini della Genetica 23
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Pagina 447
§ 4. - Le prime ricerche sperimentali 32
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Pagina 447
§ 3. - Le leggi del Galton 46
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LE BASI BIOLOGICHE DELLA GENETICA E IL SUO SVILUPPO
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§ 6. - » » d) Le modificazioni durevoli 68
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cap. V. – Le Leggi di Mendel. Enunciazione 75
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Pagina 448
cap. VI. – Le Leggi di Mendel. Discussione 92
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§ 1. - Le mutazioni cromosomiche 269
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§ 4. - Le mutazioni polisomiche 279
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cap. XVIII. – Le mutazioni cromosomiche 269
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§ 2. - Le mutazioni del genoma 271
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cap. XVII. – Le mutazioni geniche 249
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§ 4. - Le teorie sulla determinazione del sesso 290
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§ 8. - Reincrocio degli ibridi con le specie parenti 235
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§ 3. - Le teorie sul metodo dell’evoluzione 361
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bel libro del Brunelli. A noi ora interessa soltanto il problema nei suoi termini più generali: sono le variazioni somatiche indotte dall’ambiente
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le volte che si è lavorato su materiale perfettamente omogeneo e ben conosciuto dal punto di vista genetico (come quello del Johannsen, del Jennings
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LE BASI BIOLOGICHE DELLA GENETICAE IL SUO SVILUPPO STORICO
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Per le altre coppie di caratteri studiate dal Mendel si verificava esattamente la stessa sequela di eventi, come dimostra lo schema (Fig. 17), in cui
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Ne risulteranno dunque le combinazioni seguenti:
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LE LEGGI DI MENDEL. DISCUSSIONE
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