Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: femmina

Numero di risultati: 87 in 2 pagine

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Elementi di genetica

420104
Giuseppe Montalenti 37 occorrenze
  • 1939
  • L. Cappelli Editore
  • Bologna
  • biologia
  • UNIPIEMONTE
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ne risulteranno quindi, nel maschio, due classi egualmente numerose di spermî, gli uni con il gene Vg, gli altri con vg. Nella femmina avverrà lo

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Tipo Protenor (Fig. 38). - Così detto dal nome di un insetto emittero. Il maschio possiede un numero dispari di cromosomi (2n — 1) la femmina un

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stesso numero di cromosomi della femmina, sol che mentre questa ha, oltre agli autosomi, due X, il maschio ha un X e un Y. Essi si separano nella

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In altre razze di Abraxas e in altre specie di farfalle, si ha lo stesso numero di cromosomi nel maschio e nella femmina, e si ammette, benché non

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esempî meglio conosciuti è nei polli, e costituisce anzi la prova genetica della digametia (o eterozigosi) della femmina. È l’eredità del carattere

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ornamentale, Lebistes reticulatus: incrociando il maschio di una razza con una femmina di un’altra, tutti i maschi hanno i caratteri del padre, alla

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nel cromosoma X, e, in pari tempo, un nuovo validissimo sostegno alla teoria cromosomica. Nei discendenti dell’incrocio fra una femmina di Drosophila

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, una con due X e una senza. Se tali uova di una femmina con occhi bianchi vengono fecondate dagli spermî di un maschio normale, che appartengono pur

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insetto dittero, lungo circa 2 mm. (la femmina è un poco più grossa) di colore giallo bruno chiaro, con la parte dorsale del torace piuttosto

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Dal reincrocio di un maschio ibrido della F1 (Bb Vgvg) con una femmina recessiva (bb vgvg), si ottengono, invece delle quattro previste, soltanto due

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qualità dei gameti prodotti da uno di questi ibridi, reincrociando un maschio ibrido (Bb Vgvg) con una femmina della razza recessiva pura (bb vgvg) si

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bianchi (white) e una con gli allelomorfi normali del tipo selvatico, dominanti. Una femmina della F1 è reincrociata con la razza recessiva: compaiono i

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Per quanto riguarda la distribuzione dei sessi nelle piante e negli animali, si incontrano varî casi. Per lo più — negli animali — maschio e femmina

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Ancora al Seiler si deve un’osservazione, che dimostra come anche nella femmina — in cui si formano un uovo e tre globuli polari — si formino due

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frammentato porta, nei due pezzi rispettivamente i geni cr, carnation (occhi di colore rosa incarnato) e B, Bar (occhio lineare). Una femmina di questo ceppo

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da questo incrocio, cioè gli zigoti fecondati da quegli spermî che sono provvisti di X. I risultati dimostrano che si formano nella femmina quattro

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Valendosi di un ceppo in cui il cromosoma X è rotto in due frammenti, il Painter cercò d’individuarlo. Anche nelle larve di femmina (XX) trovò però

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in cui il maschio è sterile e la femmina feconda: ad esempio negli incroci di vacche domestiche (Bos taurus) con varie specie di bovini selvatici

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, e che sembravano nati da una femmina di razza. Si direbbe perciò che la mula, pur avendo soma ibrido, produca uova della pura specie a cui appartiene

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individui a caratteri intermedi fra il maschio e la femmina (intersessi) e delle femmine apparentemente normali, ma che rivelavano alcune anormalità nella

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caratteri morfologici e fisiologici: il maschio e la femmina. Negli animali inferiori e nelle piante la riproduzione può anche compiersi altrimenti, come

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fra due poli — maschio e femmina — e che la reazione e la copulazione fra due gameti dipendano soprattutto dalla loro posizione relativa lungo tale

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frequenti e meglio studiati è il ginandromorfo bilaterale della Drosophila in cui una metà del corpo ha i caratteri del maschio, l’altra quelli della femmina

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primavera una femmina; la quale, per successive generazioni partenogenetiche dà origine ad altre generazioni di femmine partenogenetiche. Dopo un certo

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(ricambio distruttivo) preponderante: è il sesso più attivo e più mobile, e tende a distruggere piuttosto rapidamente le riserve; la femmina è invece il

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delle ossidazioni, maggiore nel maschio che nella femmina. Su questo fatto si basa anche la reazione chimica proposta da E. O. Manoiloff (1923-24) per

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che «di maschio femmina divenne, cangiandosi le membra tutte quante», così anche numerosi animali, per cause diverse, possono iniziare lo sviluppo

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maschio o femmina, è una certa relazione quantitativa, o d’intensità, fra i fattori M e F, che si trovano in ciascun individuo.

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è 20) si sviluppa una femmina, negli zigoti provenienti da genitori della stessa razza ciò accade normalmente, ma in razze diverse i valori di M e di

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, trasformato completamente in femmina (da R. Goldschmidt).

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Dantchakoff (1936) di un pulcino, geneticamente maschio, divenuto femmina in seguito a iniezioni di ormone femminile a cominciare dal 4° giorno d’incubazione

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natura (determinazione epigamica). Si possono dunque trarre le seguenti conclusioni (E. Witschi): 1) Tanto il maschio quanto la femmina portano i

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differente da quella della femmina: il portamento altero, vivace; l’indole battagliera. Nella gallina là cresta è meno sviluppata e floscia, i bargigli

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, esso acquista i caratteri della femmina; cresta e bargigli

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piumaggio della femmina risulta dall’azione degli ormoni femminili sugli stessi follicoli che, in loro assenza, formano le penne di tipo maschile, e il

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(ommatidî) molto minore che nel normale. La femmina omozigote per Bar produce, oltre che femmine Bar anche una minima percentuale (1 : 1600) di

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combinazioni esposte nel seguente schema, dove sono indicati con i simboli usati dai biologi il maschio (♂) e la femmina (♀):

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