domina sul recessivo r, assenza di cresta a rosa, cioè cresta semplice. La formula delle due razze incrociate, pisiforme e a rosa, può dunque
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S’è visto dunque, in questo capitolo, che molti geni hanno un’azione multipla, cioè influenzano parecchi caratteri (pleiotropia o polifenia); che
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Se si ammette dunque che i fattori ABC abbiano azione additiva e che l’intensità del color rosso delle cariossidi dipenda dal numero di fattori
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in altre meno intenso, in altre ancora più pallido. Si osservò dunque una gradazione nella intensità del colore, la quale fece pensare che l’azione
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puledri che presentano ancora qualche carattere asinino. Il padre dei figli del parto precedente avrebbe dunque fatto sentire la sua influenza, in modo
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due pronuclei portati dal tubo pollinico. Nulla di strano dunque, che l’endosperma, in quanto ibrido, manifesti dei caratteri paterni.
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Abbiamo visto dunque, che la massima parte delle eccezioni alle leggi di Mendel si può interpretare in modo perfettamente adeguato con l’ipotesi
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misura alla sua formazione. Il gamete maschile contiene dunque tutti i geni che il padre trasmette al figlio, e quello femminile tutti i geni che gli
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Ciascuno dei cromosomi, che, durante l’anafase, va all'uno o all’altro dei due poli del fuso, non deriva, dunque, dalla scissione di un cromosoma
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svilupparsi tanto se viene fecondato, quanto se non lo è; esso subisce una maturazione normale, con emissione di due globuli polari, è dunque aploide, e
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Analogamente si può ragionare nei casi dei triibridi. Si vede dunque come il meccanismo mendeliano sia perfettamente sovrapponibile al movimento dei
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si ha un figlio maschio daltonista, che discende da un padre daltonista e da una madre normale; sembra dunque che il carattere si sia trasmesso
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femminile eterozigote (farfalle, uccelli). Qui dunque l’eredità è trasmessa dai maschi, che sono più raramente colpiti dal carattere. Uno degli
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. Si possono dunque prevedere le combinazioni che risultano alla fecondazione con spermî X e Y di un maschio normale. Queste furono effettivamente
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naturalisti, indicate con nomi diversi. Si deve ammettere dunque che i caratteri di una forma siano contenuti, allo stato latente, nell’altra, e attendano
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Abbiamo visto, dunque, come si siano constatate delle eccezioni alla legge dell’indipendenza, e si siano scoperti dei gruppi di fattori associati
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notevolmente. Nel corso di tale lavoro, che non può ancora dirsi compiuto, e tuttora dura, si venne dunque delineando come compito fondamentale della
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coppia frammentati, l’altra integri. La frammentazione si conserva in tutte le mitosi, di generazione in generazione. Nell’ibrido si potevano dunque
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una duplice serie di geni, perché ha una duplice serie di cromosomi. Si può dunque prevedere che un organismo possa svilupparsi anche con una sola
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questa ci atterremo. L’incrocio A X B indica dunque che la femmina della specie A è stata incrociata con il maschio della specie B. L’incrocio reciproco è
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dunque come un semplice stimolatore dello sviluppo, come la puntura, o i trattamenti chimici nella partenogenesi artificiale, ma non partecipa alla
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, dopo la fecondazione, si accrescono e si evolvono gradatamente. Questo piccolo individuo perfettamente formato avrà dunque a sua volta i propri
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questi può farsi sentire soltanto sulla generazione successiva, e si vede allora che le leggi di Mendel sono pienamente soddisfatte. Si può dunque
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esplicare la sua attività in quanto si trova nel suo proprio citoplasma, e inversamente. Occorre dunque concepire questo sistema come una unità fisiologica
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processo evolutivo, non sarebbero dunque le piccole variazioni trasgressive, che si osservano in ogni specie animale e vegetale (e che il De Vries indicò
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Si vede dunque, da questa rassegna molto incompleta, che le mutazioni conosciute interessano i più diversi caratteri esterni. Si deve però sempre
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Questa deve dunque essere determinata da qualche altra causa. Ora anche la temperatura può fornire l’energia necessaria allo spostamento degli
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Le mutazioni spontanee potrebbero dunque essere determinate soprattutto da fluttuazioni dell’energia degli atomi, le quali sono largamente dipendenti
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= 28, n = 14 cromosomi; e il gruppo «vulgare», che comprende T. spelta, compactum e vulgare, con n = 42, n = 21 cromosomi. La serie può dunque essere
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’opinione di E. Strasburger e O. Hertwig, identifica con il nucleo cellulare. A differenza dell’idioplasma del Nägeli, quello del Weismann è dunque
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comincia dunque lo sviluppo con due nuclei, e, poiché il nucleo dell’uovo e quello del globulo polare sono diversi (uno ha Z, l’altro W), mentre gli spermî
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in un testicolo, che può presentare perfino la spermatogenesi normale (I. Benoit, L. V. Domm). La gallina s’è dunque trasformata in gallo.
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In alcuni casi dunque sostanze (ormoni) secrete dalle gonadi e versate nel circolo sanguigno, inducono la comparsa dei caratteri sessuali secondarî
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dovrebbe formare le gonadi rimane sterile, e non si sviluppa, secondo la Dantchakoff, a formare testicolo e ovario. La formazione delle gonadi sarebbe dunque
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molta precisione, l’integrità dell’organo leso o parzialmente asportato. Bisognerebbe dunque ammettere che la natura previdente avesse pensato ad
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più noto e più comune, essi discendono da due genitori, che sappiamo non identici. Se dunque i figli non sono identici ai genitori, come e in qual
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in potenza tutti quei caratteri che, nel processo dello sviluppo, si tradurranno poi in atto. Le generazioni sono dunque collegate attraverso un tenue
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pelle, velocità di sviluppo, ecc.) determina dunque il colore degli occhi non già per la sua presenza nelle cellule di questi organi, ma attraverso la
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altra natura, sono dei flavoni, pur essi molto diffusi nel mondo vegetale. Le razze verdi hanno dunque un altro carattere la «permeabilità ai flavoni
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Si può dire dunque che la genetica studia le somiglianze e le differenze dei discendenti rispetto ai progenitori, e che essa si propone varî ordini
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evoluzione siano state poste da una mente suprema, che dunque la mirabile struttura delle singole forme viventi sia stata prevista e voluta » (Rosa, loc
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riprodursi inter se». La barriera fisiologica che insorge a separare due o più serie di forme prima liberamente incrociantesi, è dunque secondo questo
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Le variazioni ereditarie sono dunque quelle che insorgono nel germe, spontaneamente, o per azione di cause esterne che lo colpiscono direttamente (e
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variations) che sono sicuramente trasmissibili. . Dobbiamo dunque esaminare criticamente questa ipotesi. Il solo metodo statistico, che serve
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rappresenta l’andamento dell’evoluzione, bisogna dunque correggere, ad ogni generazione, lo spostamento della media, detraendo il valore della regressione
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Stabilita dunque l’esistenza di una categoria di variazioni non ereditarie, che si possono indicare col nome di modificazioni, o di somazioni
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, infine, una forma ancora più scura, che non si trova in natura. Anche in questo caso dunque l’analisi sperimentale ha dimostrato che le varie razze, o
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foglia del tipo normale, non fruttifero. Questo può dunque esser considerato come un caso di modificazioni durevoli, che tosto scompaiono alla prima
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Riconosciuto dunque che le modificazioni somatiche non sono ereditarie, abbiamo così distinto una delle categorie di variazioni che sono comprese
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Gli ibridi hanno dunque la costituzione AaBb, e, se, nei loro gameti, A e B e a e b possono combinarsi in tutti i modi (eccettuate l’unione di A con
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