Non vedo poi la ragione per cui alcuni autori italiani preferiscono il femminile («la gene, le gene») al maschile: evitano la confusione di geni e
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da critiche, e ancor oggi, come abbiamo detto, v’è chi non sa rinunciare al concento di eredità intermedia
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Perché dunque i figli risultino in tutte le loro parti simili al genitore, questo deve provvedere, prima di dividersi, a ripetere a benefizio d’uno
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La membrana nucleare intanto si dissolve, e il succo nucleare si mescola al citoplasma, nel quale ora son liberi i cromosomi. I quali cominciano a
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dalla scissione longitudinale iniziatasi al termine della profase o durante la metafase. Durante l’anafase ciascuno dei due cromosomi figli si sposta
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Fig. 30 – Schema della oogenesi (a sinistra) e della spermatogenesi (a destra); 1, oogonie e spermatogonie; 2, id. al termine della fase di
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ancora, l’aplofito può essere esternamente simile al diplofito, oppure esserne molto diverso, e possono esistere due aplofiti, o gametofiti, uno maschile
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possono sovrapporsi perfettamente al giuoco dei cromosomi.
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paterna. I alcuni casi, al posto del cromosoma X si ha un complesso di eterocromosomi, che può variare da due a otto elementi.
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Distingueremo due tipi di eredità associata al sesso, eredità diaginica e eredità diandrica, che corrispondono ai due tipi di distribuzione degli
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Si può concludere dunque che l’ipotesi rende pienamente conto dei fatti, e il comportamento di questi caratteri «legati al sesso», che sarebbe
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Fig. 44. - Schema dell’eredità associata al sesso nel caso di eterogametia femminile. Incrocio fra gallo Plymouth Hook striato e gallina nera di tipo
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Nel 1913 uno dei collaboratori del Morgan, C. B. Bridges, ottenne una brillante conferma dell’ipotesi che i geni associati al sesso siano localizzati
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Si può ben dire che, se i fenomeni dell’eredità associata al sesso fornirono il primo indizio favorevole alla teoria cromosomica, la mancata
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-Ressovsky, Stern, ecc.), hanno dato solide basi al grande edilizio della genetica moderna. Al Morgan fu attribuito nel 1933 il premio Nobel per la medicina.
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legata al sesso del carattere white eye (occhi bianchi). D’allora in poi la Drosofila divenne l'oggetto di ricerca preferito dai genetisti, e le
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Nel secondo gruppo risiedono circa 120 geni, fra cui b e vg di cui abbiamo parlato or ora, che non sono associati al sesso. È probabile che siano
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ad essere associati fra di loro, seguono tutti le leggi della eredità associata al sesso, cioè si distribuiscono come il cromosoma X. Si possono
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crossover), che rappresenta un’eccezione al principio dell’associazione.
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Supponiamo di avere misurato la percentuale di scambio tra due geni A e B, e di averla trovata eguale al 10 %. Possiamo dire, in accordo con la
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rispetto al piano di divisione, che furono osservate in pari numero (sec. Carothers, da Heberer).
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legato al movimento dei cromosomi.
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, riferendosi questa volta direttamente al cromosoma, e segnando su di un suo disegno schematico i varî loci: queste care si chiamano citologiche (Fig. 62).
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accade nella riproduzione vegetativa, sono qui sempre cellule sessuali, vere e proprie uova, che danno origine al nuovo organismo.
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Con questo metodo, nei cui particolari non è possibile entrare, riuscì al Painter e collaboratori di trovare la localizzazione di molti geni sui
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maschio si scrive al numeratore, quello della femmina al denominatore, oppure scrivendo i due nomi di seguito, separati dal segno di moltiplicazione
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Abbiamo passato in rassegna sommariamente i varî modi con cui gli organismi provvedono al compito essenziale ch’è loro assegnato, la moltiplicazione
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), altre (G. Hertwig) sul rapporto fra la quantità della cromatina omogenea rispetto al plasma dell’uovo.
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la possibilità che il plasma contribuisca all’eredità in modo analogo al nucleo. A questo problema dedicheremo il prossimo capitolo.
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citoplasma, che rendono difficile riconoscere ciò che spetta al plasma e ciò che spetta al nucleo, nella trasmissione dei caratteri.
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degne di essere elevate al rango di specie. Ottenne così una razza nana (Oe. nanella), una gigante (Oe. gigas), una con le nervature delle foglie rosse
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Quanto poi al numero delle mutazioni trovate in Drosofila, davvero enorme in confronto con quelli di altri animali o piante, se si considera che nel
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Fig. 90. - Proporzionalità diretta della frequenza di mutazioni visibili associate al sesso (le varie mutazioni sono indicate rispettivamente con
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completi. Ora questi sono sempre dello stesso sesso, e ciò prova che la determinazione del sesso in questi organismi avviene, al più tardi, al momento della
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tutt’al più indici di stati fisiologici o fisico-chimici diversi, ma non i determinanti del sesso.
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Il simbolo rH (M. Clark, 1925), analogamente al simbolo pH (che si riferisce alla concentrazione degli ioni-idrogeno, ed è largamente impiegato in
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questo punto di vista, gl’individui delle varie generazioni si somigliano non perché il figlio somiglia al genitore, ma perché tutti si originano da un
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D’altra parte alcuni ricercatori, stimolati sempre dalle teorie dell’evoluzione, cercarono di portarle al cimento dell’esperienza. Il lavoro di
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ovariectomizzata (poularde, o cappona), si trasforma in modo molto simile al cappone: il piumaggio che cresce dopo la prima muta è di tipo maschile, gli ornamenti
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A) e una con occhi rossi (fattore a), incrociate danno luogo al rapporto del monoibridismo. Se si trapiantano
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, e in che modo, custodisce il prezioso retaggio che deve essere trasmesso al figlio: il patrimonio ereditario?
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Bar a double Bar e da questo al tipo selvatico non sono mutazioni nel senso comune della parola ma dipendono da questo fatto: due cromosomi contenenti
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Si vede che il numero degli ommatidî è proporzionale al numero dei geni Bar ma non in modo molto rigoroso, e, in particolare si vede che l’effetto di
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Come si è detto, la continua formazione di mutazioni, offre la variabilità necessaria al processo selettivo. Tuttavia il problema evoluzionistico non
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Questo meccanismo, al quale la selezione è completamente estranea, può servire molto bene a spiegare la formazione di razze geografiche diverse (e
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totale esclusione della possibilità di trasmissione di variazioni dal soma al germe, che oggi sembra godere il massimo favore dei genetisti, non sia
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esistono due dominanti (AABB, AABb, AaBB, AaBb) appartengono al gruppo AB; quelli in cui esiste un sol dominante (AAbb, Aabb, e aaBB, aabB) ai gruppi A e B
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specialmente su topi e cavie, e hanno constatato che la costituzione genetica ha un’importanza notevole per la recettività al cancro indotto
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otto generazioni, con l’intento di separare un ceppo albino e uno melanico da una razza pura. Si vede come, analogamente al caso dei fagioli negli
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che si avvicina, con approssimazione soddisfacente al rapporto teorico del monoibridismo 3 : 1. E ancora: se nel gruppo dei piselli tondi (I e II) si
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