Morgan, giustamente, | considera | le leggi di Mendel come due sole: 1) la purezza dei gameti; |
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di «bilancio» (balance) o di «equilibrio» dei geni e | considera | il rapporto X : A come quello che decide il sesso. |
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in confronto con quelli di altri animali o piante, se si | considera | che nel 1925 Morgan, Bridges e Sturtevant calcolavano a |
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Nelle considerazioni teoriche che verremo esponendo, si | considera | l’eguaglianza come il caso ideale. |
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è quella proposta dal Dobzhansky (1935) che | considera | la specie come quello «stadio del processo evolutivo in cui |
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ramo della genetica | considera | quindi tutta quella complessa e meravigliosa sequenza di |
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fu poi chiaramente espresso da Linneo, e d’allora in poi si | considera | la specie come l’entità elementare e fondamentale delle |
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Anfibî, o in quella dei pesci. Quelle che un sistematico | considera | come varietà, o sottospecie, possono, ad un altro, sembrar |
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«una specie è ciò che un sistematico competente | considera | come una specie». |
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risultato della cooperazione di numerosi fattori. Se poi si | considera | che i requisiti di cui l’allevatore desidera provvista una |
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con la prima legge di Mendel Il Morgan, giustamente, | considera | le leggi di Mendel come due sole: 1) la purezza dei gameti; |
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stato diploide, mentre l’A. M. univalens ne ha solo due. Si | considera | la prima originata dalla seconda per raddoppiamento del |
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