Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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 le  azioni inibitrici che le gonadi embrionali di un sesso
le azioni inibitrici che  le  gonadi embrionali di un sesso possono esercitare su quelle
parabiosi a cui abbiamo accennato (pag. 311) dimostrano che  le  gonadi immature devono secernere qualche sostanza
6. - » » d)  Le  modificazioni durevoli 68
XVIII -  Le  mutazioni cromosomiche.
1. -  Le  origini della Genetica.
XVII -  Le  mutazioni geniche.
1. -  Le  mutazioni cromosomiche 269
4. -  Le  prime ricerche sperimentali.
 LE  LEGGI DI MENDEL. DISCUSSIONE
4. -  Le  mutazioni polisomiche 279
cromosomi. Vi sono tuttavia due categorie di eccezioni: 1)  le  cellule somatiche possono presentare — raramente — qualche
ma ciò ha poca importanza per il problema dell’eredità; 2)  le  cosiddette aberrazioni cromosomiche, le quali però —
dell’eredità; 2) le cosiddette aberrazioni cromosomiche,  le  quali però — essendo accompagnate da variazioni genetiche
indichiamo con Aa Bb Cc  le  tre coppie, potremo indicare con lo schema seguente le
Cc le tre coppie, potremo indicare con lo schema seguente  le  combinazioni: intendendo che il segno di frazione indica
XVIII. –  Le  mutazioni cromosomiche 269
2. -  Le  mutazioni del genoma 271
risulteranno dunque  le  combinazioni seguenti:
così svelandosi  le  somiglianze e le differenze fra i varî organismi, e, con
così svelandosi le somiglianze e  le  differenze fra i varî organismi, e, con lungo lavorio di
zoologia e della botanica quello di «stabilire e precisare  le  somiglianze e le differenze fra i varî animali (e piante)
botanica quello di «stabilire e precisare le somiglianze e  le  differenze fra i varî animali (e piante) per poterli poi
3. -  Le  teorie sul metodo dell’evoluzione.
V –  Le  leggi di Mendel. Enunciazione.
fra soma e germe e la continuità del plasma germinale.  Le  cellule germinali contengono necessariamente l’idioplasma;
individuo, l’idioplasma non si trasmette egualmente a tutte  le  cellule, ma soltanto alcune di esse, quelle che saranno
alcune di esse, quelle che saranno destinate a formare  le  cellule germinali del nascituro, lo ricevono integralmente.
cellule germinali del nascituro, lo ricevono integralmente.  Le  altre (cellule somatiche) ricevono soltanto una parte
origine. Così ad esempio una cellula, capostipite di tutte  le  cellule epidermiche riceve solo i determinanti
1. -  Le  origini della Genetica 23
XVII. –  Le  mutazioni geniche 249
4. -  Le  prime ricerche sperimentali 32
3. -  Le  leggi del Galton 46
 Le  mutazioni spontanee potrebbero dunque essere determinate
soprattutto da fluttuazioni dell’energia degli atomi,  le  quali sono largamente dipendenti dalla temperatura esterna.
Questa ipotesi può essere saggiata in varî modi, e  le  ricerche future diranno se sia attendibile.
deve, a questo proposito, distinguere fra l’evoluzione e  le  teorie dell’evoluzione, o, se si vuole, fra l’evoluzione e
di quelle che M. Caullery pose come epigrafe al suo libro  Le  problème de revolution (Parigi, 1931): « Le fait de
al suo libro Le problème de revolution (Parigi, 1931): «  Le  fait de l’Evolution s’impose; seul son mécanisme demeure
questi ultimi anni si sono intensificate  le  ricerche sulle mutazioni, che costituiscono le più
le ricerche sulle mutazioni, che costituiscono  le  più importanti variazioni ereditarie, in quanto
della comparsa di novità nel patrimonio ereditario, mentre  le  combinazioni non sono altro che diverse distribuzioni dei
triploidi e perissoploidi.  Le  mutazioni triploidi sono caratterizzate dal numero 3n di
triploidi sono caratterizzate dal numero 3n di cromosomi.  Le  mutazioni pentaploidi, eptaploidi (5n, 7n) ecc. si
4. -  Le  teorie sulla determinazione del sesso.
è, anche, che  le  gonadi immature, e anche le stesse cellule germinali
è, anche, che le gonadi immature, e anche  le  stesse cellule germinali embrionali devono elaborare
 le  altre coppie di caratteri studiate dal Mendel si verificava
in cui P indica i genitori (parenti) e F 1, F 2 , ... Fn  le  successive generazioni filiali.
4. -  Le  teorie sulla determinazione del sesso 290
V. –  Le  Leggi di Mendel. Enunciazione 75
VI -  Le  leggi di Mendel. Discussione.
 Le  differenze di natura fisico-chimica del citoplasma, secondo
fisico-chimica del citoplasma, secondo questa teoria, sono  le  differenze fondamentali primarie fra i sessi. I cromosomi
3. -  Le  teorie sul metodo dell’evoluzione 361
Fra  le  piante, le meglio conosciute sotto questo punto di vista
Fra le piante,  le  meglio conosciute sotto questo punto di vista sono, oltre
R. Emerson e dalla sua scuola. Ma si può dire che in tutte  le  specie di piante o di animali a cui è stata dedicata
soltanto il problema nei suoi termini più generali: sono  le  variazioni somatiche indotte dall’ambiente trasmissibili
dell’evoluzione? Abbiamo visto nel precedente capitolo che  le  modificazioni o somazioni non sono ereditarie, abbiamo cioè
dal punto di vista teorico come da quello pratico, e poiché  le  discussioni in proposito non sono ancora chiuse, e ancora
del lamarckismo, vogliamo passare brevemente in rassegna  le  più importanti ricerche fatte in proposito.
lo schema seguente, che indica anche il modo di scrivere  le  combinazioni dei fattori. Si ottengono così le formule di
di scrivere le combinazioni dei fattori. Si ottengono così  le  formule di non meno di 32 razze (considerando soltanto le
le formule di non meno di 32 razze (considerando soltanto  le  combinazioni omozigotiche e trascurando gli eterozigoti) di
quali corrispondono  le  seguenti combinazioni genetiche, fenotipicamente
 LE  BASI BIOLOGICHE DELLA GENETICAE IL SUO SVILUPPO STORICO
devono essere inesorabilmente scartati. E, viceversa, tutte  le  volte che si è lavorato su materiale perfettamente omogeneo
quello del Johannsen, del Jennings, ecc.) si è visto che  le  qualità acquisite, le somazioni, non si ereditano.
del Jennings, ecc.) si è visto che le qualità acquisite,  le  somazioni, non si ereditano.
Drosofila offre varî vantaggi per  le  ricerche sull’eredità: ha sviluppo molto rapido e possiede
cromosomi allo stato diploide, facilmente individuabili per  le  notevoli differenze di forma e dimensione (Fig. 47).
VI. –  Le  Leggi di Mendel. Discussione 92
8. - Reincrocio degli ibridi con  le  specie parenti.
M –.  Le  problème de l’évolution. Parigi, Payot, 1931.
sogliono distinguere tre tipi principali di mutazioni: 1)  le  mutazioni di un sol gene, o fattore, (mutazioni geniche, o
visibili citologicamente nella compagine cromosomica; 2)  le  mutazioni cromosomiche che consistono invece in alterazioni
direttamente — della struttura di uno o più cromosomi; 3)  le  mutazioni del genoma o del cariotipo, che consistono nella
 Le  variazioni ereditarie sono dunque quelle che insorgono nel
che lo colpiscono direttamente (e, probabilmente, anche  le  mutazioni spontanee devono in fin dei conti ricondursi a
dei conti ricondursi a questo secondo caso). Non sono tutte  le  piccole variazioni individuali, come ritenevano i
osservò fra i nati del suo gregge un maschio che aveva  le  gambe molto corte, quasi come i cani bassotti. Poiché
cani bassotti. Poiché quest’animale era incapace di saltare  le  staccionate — come volentieri facevano le altre pecore —
di saltare le staccionate — come volentieri facevano  le  altre pecore — egli ritenne utile conservare tale
 LE  BASI BIOLOGICHE DELLA GENETICA E IL SUO SVILUPPO
G. -  Le  teorie dell’evoluzione. Bologna, Cappelli, 1933.
8. - Reincrocio degli ibridi con  le  specie parenti 235

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