§ XIII
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Heis Atlas cœlestis Novus pag. XIII.
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argomenta che supponendo egualmente copiose quelle del resto dell’emisfero australe esse appena salgono a 6800 Heis Atlas cœlestis Novus pag. XIII
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dovea la stella polare di quel tempo che era l’α (alfa) del Dragone. Ora questi canali sono ostruiti, ma erano ancora aperti nel XIII secolo come ce ne
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Minoris a 1/5 della distanza da δ e a 4/5 della distanza da ε. La coda poi arriva colla sua estremità fino alla stella Piazzi XIII 263.
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, che dal 1582 seguiva il calendario riformato da papa Gregorio XIII, era il 4 gennaio 1643. Non è vero, dunque, che nacque nello stesso anno e quasi
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castello e il borgo di Perinaldo erano stati acquistati verso la metà del XIII secolo dal marchese Doria, signore di Dolceacqua. Tre secoli dopo i Grimaldi
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Il perfido tranello è una conseguenza (involontaria) della riforma del calendario introdotta dal pontefice Gregorio XIII, l’ultimo importante frutto
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Gregorio XIII non si interessava di astronomia né di almanacchi. Ma era un papa che faceva il suo mestiere: aveva a cuore le feste religiose, in
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Per quanto piccola, la differenza residua del calendario giuliano comportava l’errore di un giorno in 133 anni, e al tempo di Gregorio XIII aveva
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Seguendo le indicazioni del Concilio di Trento convocato nel 1545 da Papa Paolo III, nel 1575 Gregorio XIII nominò dunque una commissione di nove
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. Tra gli scienziati che ebbero la loro esistenza illusoriamente prolungata dalla riforma di Gregorio XIII spiccano gli astronomi Cristoforo Clavio
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