medesimi cui essa emetterebbe se fosse in istato luminoso. Il sodio, ad esempio, allo stato luminoso produce uno spettro con due righe gialle
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sodio, il ferro, il manganese, il nichelio, il bario, lo stronzio, i quali tutti s'incontrano, in più o meno grande quantità, nei materiali di cui è
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luminosa doppia nel giallo, prodotta dal vapore del sodio; se essa si collochi tra una fiamma viva a luce continua (come i carboni dell’arco
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fessura, si vedrà che le righe luminose del sodio e le D del Sole sono perfettamente coincidenti. Ma se il raggio solare attraversi la fiamma stessa
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; le b al magnesio, le D al sodio, la E e molte vicine al ferro, e via discorrendo. Anche fuori delle ecclissi può riconoscersi la presenza di questo
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gialla viva presso al sodio sconosciuta ai nostri chimici, che fu chiamata Helium per convenzione. Questo strato vedesi facilmente esplorando il Sole
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analizzate collo spettroscopio, si trovarono contenere l’idrogeno, l’Helium ed altri vapori metallici, come sodio, ferro, magnesio, ecc.
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dicesi ombra o nucleo, le righe del sodio e di altri metalli, come calcio, ferro, magnesio, ecc., si veggono più dilatate e rinforzate e spesso
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gas si vedono sovente dei gruppi di altre righe metalliche dove dominano quelle del sodio, del ferro, del magnesio, del calcio, del cromo, ecc. Il
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forte assorbimento, perfettamente analogo a quello che accade quando la fiamma del sodio si interpone tra il Sole e lo spettroscopio. Però non è
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atmosfere di vapori metallici con eruzioni ed emissioni variabili col tempo. In esse dominano il sodio, il ferro e il calcio ed altre materie
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1°. La D del sodio non combina punto colla prima linea scura della 152 Sch. ma però combina con una zona più debole, ma la b di Arturo combina bene
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Parigi ne studiò lo spettro e lo vide formato di linee lucide e di zone oscure. Vi rilevò l’idrogeno, e forse il magnesio, il sodio o l’Elio. Quando
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rappresentate nella figura colle curve) il sodio D Forse era l’Elio o altra vicina. , altre del carbonio b o del Magnesio, e una viva nel bleu, forse la F
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sono nel minimo di luce presentano righe nere rinforzate e larghe e spesso vere zone, e grande dilatazione specialmente in quelle del sodio. Il periodo
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questa mutazione non avrebbe però potuto sostituire le linee nere di Fraunhofer pel magnesio o pel sodio, e i raggi mancanti nelle righe b e D; talchè
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perfetta sarebbe la lunghezza delle onde luminose emesse nella radiazione di certe sostanze elementari, come per es: l’Idrogeno, il Sodio ecc. ma l’estrema
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’esistenza della riga del sodio ed altri metalli.
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chimiche. Così in Sirio mostrarono che le righe principali erano dell’idrogeno, e che probabilmente eravi anche il sodio e il magnesio. Le nostre
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tracce di altre linee come del Magnesio, del Sodio e alcuna del Ferro, ma esse sono debolissime e richiedono aria squisita. A noi però non è mai
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distintamente. Il sodio, l’idrogeno, il ferro, il magnesio sono visibilissimi. È un fatto molto importante che al variare di colore di certune di queste stelle
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luce, e le lettere poste sotto, sono quelle delle righe principali dello spettro solare: del sodio D, del magnesio b, F e C dell’idrogeno collocate al
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spettro solare: del sodio D, del magnesio b, F e C dell’idrogeno collocate al posto relativo che esse hanno su questi spettri quando si ricevono
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Curve della luce nel 4° tipo. (v. fig. 18, nel 4.° invece è più viva dal violetto,(v.fig. 19. Inoltre la riga scura del giallo non coincide col sodio
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deboli e talora mancanti, ed è invece fortissimo il Sodio, il Ferro e il Magnesio, o piuttosto in luogo di questo qualche zona forte del carbonio vicina
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, l’astronomo John Hershel, dopo avere scoperto la solubilità in iposolfito di sodio dei sali d’argento non esposti alla luce. A lui si deve la stessa
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salamoia calda ma, come aveva suggerito John Hershel, con un bagno in iposolfito di sodio. La tecnica negativo-positivo, che permette di fare più copie
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sodio quando i suoi elettroni vengono eccitati: la luce giallastra delle lampade stradali è dovuta all’emissione degli atomi di questo elemento.
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Il discorso non si limita al sodio. Specifiche “righe di Fraunhofer” sono la “firma” di ogni elemento chimico. Quando la luce attraversa un miscuglio
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sue righe caratteristiche. Tra i primi elementi di cui si identificò in laboratorio l’impronta spettrale ci fu proprio il sodio, ben riconoscibile
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) individuò le righe del sodio nello spettro di Betelgeuse, la super-gigante rossa della costellazione di Orione. Contemporaneamente Angstrom compilando a
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va avanti formando neon, sodio, magnesio, alluminio, silicio, zolfo, fino al ferro, il cui nucleo ha 26 protoni e 36 neutroni. Qui la stella muore e
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