Un osservatore che fosse sul Sole trovandosi quasi nel centro delle circonferenze percorse dai pianeti, vedrebbe le orbite planetarie così come
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Per un osservatore che sia sulla Terra tutto muta, non solo perchè diverso è il punto di vista suo, ma ancora perchè egli partecipa al moto della
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qua or là; è chiaro dico, poichè apparenze identiche dovrebbero presentare le regioni annuvolate della Terra a un osservatore che le contemplasse da
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contorni determinati e configurazione sua propria, diventa per l'osservatore un'area sulla quale egli in ogni istante può orientarsi, e se egli pensa
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per analogia si spiega ammettendo, come si è pur ora asserito, che non gli astri ma l'osservatore stesso descriva una circonferenza, e la descriva
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è lontanissimo dalla Terra; consideriamo le due posizioni A, C dell'osservatore. A cagione dell’immensa distanza del Sole, i fascii luminosi, che da
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Questo che diciamo per noi, abitanti dell'emisfero nord della Terra, è vero ancora per un osservatore che abiti nell'altro emisfero, in Australia ad
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Or dunque, quando la Terra (fig. 7). in T1 l’osservatore situato nel mezzo del semicircoletto oscuro vede a mezzanotte (1'ora da noi più sopra scelta
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57. Ciò posto, se voi siete osservatore, vi sarete facilmente accorto di un fatto che accompagna il succedersi delle stagioni. Avrete cioè notato
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paralleli a quello dell'equatore, ed ogni punto della superficie terrestre, ogni osservatore ha suo parallelo. Orbene anche la sfera celeste ha i suoi
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luogo dell'osservatore.
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osservatore collocato o sull'equatore o sui poli.
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71. Io vi pongo dapprima sott'occhio la figura 21, che si riferisce al caso di un osservatore al polo nord. Egli ha per zenit prossimamente la stella
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Anzitutto per questo osservatore, abitante del nostro polo, qualunque stella a, b si consideri, nè mai sorge, nè mai tramonta, ma, circolando essa
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Ad un osservatore situato sull'altro polo diventano manifestamente invisibili invece le costellazioni settentrionali; egli vede circolare tutte le
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osservatore e giacciono in piani ad esso orizzonte perpendicolari.
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come C, D collocati sotto di essa retta, poiché la porzione di mare che si estende dall'osservatore fino a B, nasconde all'occhio dell'osservatore
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presentarsi, ad un osservatore terrestre, quando la Luna si trova nel suddetto punto E della sua orbita, vicino alla direzione che congiunge il Sole
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esso. Sorge, culmina, tramonta col Sole, ma l’osservatore O non la vede, perchè l’emisfero che essa a lui rivolge è dalla parte opposta al Sole, da
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Passano tre giorni e mezzo, la Luna nel frattempo è venuta in T: il nostro osservatore in quel dì vedrà il Sole passare per il meridiano prima che vi
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In capo ad altri tre giorni o quattro la Luna, continuando il suo giro attorno alla Terra, viene a trovarsi in F: l’osservatore O nell'istante del
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Trascorsi 7 giorni circa dal dì in cui era in F, la Luna viene a trovarsi in G; l’osservatore O nell’istante del mezzodì ha allora il Sole e la Luna
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ogni sua congiunzione la Luna incontrasse la retta condotta dall'occhio dell'osservatore al centro del Sole, essa nasconderebbe all'osservatore
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superficie del mare in b, e di là si cessa di veder la nave quando è in h: noti il lettore che i luoghi b ed h sono molto più lontani dall'osservatore di
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una pallottola bianca. Quella vi raffiguri il Sole e questa la Luna; il vostro occhio sia l’osservatore.
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classe secondo la direzione in cui il Sole le illumina, o secondo la direzione in cui son vedute dall'osservatore, in dipendenza di cause per adesso
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intermittenti, or bianca or verde or rossa a guisa di riflessi di un vivo diamante, rapisce il più indifferente osservatore, e costituisce questo
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questi raggi elementari giungerà all’occhio dell’osservatore per esempio il rosso, non potrà parimenti giungervi il violetto, che essendo più refratto
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Il giorno siderale si conta dall’istante del passaggio del punto d’Ariete cost1 al meridiano dell’osservatore, fino al suo ritorno successivo, e un
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Sia dunque che i moti siano veri e proprii delle stelle, sia che essi dipendano meramente dal moto dell’osservatore secondo il principio delle
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Il moto dell’osservatore però deve produrre l’effetto di allungamento o di accorciamento nell’onda per il fatto che nel medesimo tempo esso riceve
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queste misure differiscono i varii osservatori tra loro sistematicamente; ma lo stesso osservatore in diversi tempi e posizioni dell’astro differisce da
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’orbita passa per l’occhio dell’osservatore. Allora si deve ricorrere ad altri espedienti e bisogna aspettare che la stella o rallenti il moto, o ritorni
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opposto al Sole in longitudine, presso al meridiano inferiore. È chiaro che l’osservatore in T vedrà il pianeta dalla Terra alla longitudine cost1
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, cioè il 1° in a e il 2° in b, mentre un osservatore nel centro C la riferirebbe in c. Questo è il solo che vede la Luna nel suo luogo vero, gli altri
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Sia C il centro della Terra, O l’osservatore, V il luogo Fig. 66 a cui corrisponde nello spazio il centro di Venere o un punto del suo lembo fig. 66
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dal lato destro V uscirà Fig. 68 Venere per l’osservatore O prima che per C fig. 69) e in queste stazioni combinate sarà accorciato. Fig. 69
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. 75 i suoi raggi SA normali al piano dell’orbita terrestre; l’osservatore in moto secondo la tangente dell’orbita AB, dovrà vedere la direzione del
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le stelle di nona, ancorchè più frequenti in proporzione, non si potevano colà registrare tutte dall’osservatore, mentre invece nelle regioni povere
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strumenti e la esattezza dell’osservatore. Esso fu nuovamente discusso da Bessel nel 1818 nell’opera Fundamenta Astronomiae e contiene 389 stelle
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dipende dall’abitudine che si è formata ciascun osservatore per giudicare gli oggetti, e dal grado di penetrazione che ciascuno attribuisce al suo
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Cassini aveva in mano una scoperta rivoluzionaria e se la lasciò sfuggire: era un bravo osservatore, non un buon teorico. Un suo collaboratore, il
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’ordine di un secondo d’arco: l’angolo sotteso da un oggetto di un metro posto a 206 chilometri dall’osservatore. Ipparco nel secondo secolo avanti Cristo
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buone: è così che i canali svaniscono sotto gli occhi di quell’acutissimo osservatore, dotato per di più del terzo maggior rifrattore del mondo.
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a forma di cometa. La posa durò 15 minuti e sul bordo scrisse PH-1-H. Cioè Palomar, telescopio “Hale”, negativo 1, osservatore Hubble.
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aveva solo 11 anni e a 12 calcolò le effemeridi di Sole, Luna e pianeti. Fu un ottimo osservatore. Con le sue misure inizia la revisione critica dell
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trasmetteva gli insegnamenti di Paolo dal Pozzo Toscanelli (1397-1482), matematico, cartografo e astronomo, puntuale osservatore di cinque comete. Dal Codice
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Qualcosa si sa anche di Leonardo osservatore. Quando era a Milano alla corte di Ludovico il Moro seguì l’eclisse di Sole del 16 marzo 1485, e dal
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tuttavia un osservatore mediocre e per niente interessato alla verifica delle sue idee, tanto che in tutta la sua vita non vide mai, a quanto pare, il
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Galileo si fa guidare dall’esperimento, Keplero dalla teoria e dal misticismo. Entrambi rispettano le osservazioni, ma Keplero, modesto osservatore
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