geniale, che gli viene presentato da padre Benedetto Castelli nel 1641 e gli succederà sulla cattedra di matematico del Granduca, sorpassando Viviani
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Qualcosa di più ci fu forse quando, finita questa storia, nel 1689 Newton conobbe il matematico svizzero Nicholas Fatio de Duillier, di 22 anni più
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Nel 1669 Newton aveva ereditato da Barrow la cattedra lucasiana di matematica. La sua grandezza di matematico è fuori discussione: a 22 anni aveva
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. In lui antico e moderno convivono senza mescolarsi, come acqua e olio. La sua scienza è ecletticamente epidermica: è matematico, geologo, biologo
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, matematico del Granduca di Toscana e poi professore a Bologna, nel 1575 aveva tracciato una linea meridiana per determinare con esattezza i giorni degli
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La Grotta di Lascaux è la Cappella Sistina della preistoria, databile tra 18 e 15 mila anni avanti Cristo. Nella “sala dei tori” il matematico e
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Nato a Aarhus (Jutland) il 25 settembre 1644, Ole Christensen Roemer studiò astronomia a Copenaghen con Erasmus Bartholin (1625-1698), matematico
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Astronomo e matematico di valore, chimico che contribuì al perfezionamento della fotografia e botanico che scoprì un centinaio di nuove specie
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ad Amiens: un grado di latitudine gli risultò di 56.747 tese, pari a 110 chilometri, valore più che soddisfacente. Nel 1533 il matematico e cartografo
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, matematica geniale e traduttrice dei Principia. Lo accompagnò in Lapponia il giovane e brillante matematico Alexis C. Clairaut (1713-1765), noto anche
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Figura poliedrica, Boskovic fu matematico, fisico, architetto, urbanista, filosofo, teologo, diplomatico, esploratore, poeta e gesuita, nonché
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, con il quale mantenne una regolare corrispondenza. Tra i suoi allievi ebbe il matematico Lagrange, il medico Cigna e il chimico Saluzzo, i tre
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Nei periodi più fecondi giunse a pubblicare un lavoro matematico al mese. Talvolta la musica lo aiutava. Un giorno, mentre sentiva messa nella chiesa
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’anni. Poi si trasferì a Berlino per 21 anni con l’incarico di matematico imperiale di Federico II di Prussia, in sostituzione di Eulero. Rimasto vedovo
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Beccaria. Ancora ragazzo scrisse l’unico suo saggio matematico in lingua italiana. Era un lavoro geniale. Peccato che Leibniz fosse arrivato alla
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. Impaziente e a corto di denaro, Le Verrier si ricordò allora di essere un buon matematico, ripiegò sul posto di assistente alla cattedra di
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scherzoso. Celoria racconta che l’astronomo studioso di Marte e il matematico Eugenio Beltrami si sfidarono a scrivere un sonetto in rime obbligate sul
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poi messa in pratica dal matematico e astrologo Gerolamo Cardano di manzoniana memoria. Il 24 gennaio 1544 il fisico olandese Gemma Rainer
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rifiutò. Mitiche le sue conversazioni con il grande logico matematico Kurt Goedel, autore del fondamentale teorema di incompletezza ma anche vittima
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. Dopo vari tentativi falliti, nel 1915 con l’aiuto del matematico italiano Gregorio Ricci Curbastro giunse alla soluzione: la precessione residua si
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A mediare con Einstein la riscoperta di quel lavoro, dopo Grossmann, sarà proprio Levi-Civita, in un carteggio che vede il matematico italiano prima
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calcoli sulla curvatura dello spazio-tempo non tornavano. Frustrato, chiese aiuto al matematico ungherese Marcel Grossmann, amico e collega al Politecnico
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La costante cosmologica era in sostanza un artificio matematico per risolvere un vecchio problema che aveva già infastidito Newton. Nel 1692, cinque
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Filosofo, matematico, astronomo, geografo e poeta, dopo un soggiorno di studio ad Atene, Eratostene per decenni diresse la Biblioteca fondata ad
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intitolata Matematiké Syntaxis, Trattato Matematico. Il testo era così ampio che se ne fece una riduzione chiamata Piccola astronomia in
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partendo dalla sua materia visibile. Il rompiscatole, pur non essendo un matematico raffinato, era arrivato a questa conclusione sconcertante
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tridimensionale (tre-sfera). Il primo a sostenere questa tesi fu il matematico tedesco Speiser nel 1925, seguito da Mark Peterson nel 1979. Horia Roman
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trasmetteva gli insegnamenti di Paolo dal Pozzo Toscanelli (1397-1482), matematico, cartografo e astronomo, puntuale osservatore di cinque comete. Dal Codice
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. Sappiamo da Keplero che autore di questa premessa fu Andreas Osiander (1498-1552), matematico, teologo e pastore della chiesa di San Lorenzo a Norimberga
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l’imbeccata da Baldassar Capra. Imbarazzato dal ritardo, si giustificherà scrivendo: “Niente digrada all’ufizio di matematico il non aver veduta la
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, matematico che aveva letto e assimilato il De revolutionibus di Copernico. Convertito al sistema eliocentrico, segue il corso di teologia. Era uno studente
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In Inghilterra Thomas Harriot (1560-1621), matematico, astronomo ed esploratore, aveva guardato la Luna con un cannocchiale qualche mese prima di
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avevano già pensato lo scienziato inglese Leonard Digges intorno al 1550, il gesuita italiano Niccolò Zucchi nel 1616, il matematico francese Marin
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espediente per trattare al rialzo. Ottenne ciò che voleva – il titolo di Matematico Primario a Pisa senza obbligo di insegnamento e mille fiorini l’anno
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telescopio a specchio (di solito attribuito a Newton) sia il telescopio a lenti. Matematico e topografo, è anche considerato l’inventore del teodolite. Suo
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di Alatri. Si fa raccomandare dal matematico gesuita Cristoforo Clavio (artefice della riforma del calendario), falsifica l’età aggiungendosi due anni
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Gli piacevano però le lezioni del matematico Ostilio Ricci, allievo di Tartaglia, e mostrava un singolare spirito di osservazione: nel 1583 scoprì l
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Propiziato dalla dedica del Sidereus nuncius, nel 1610 Galileo conclude il suo passaggio da Padova a Firenze con la nomina a Primario Matematico
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