, è sempre illuminata, altra metà., dall'opposta banda, è sempre oscura; immaginate un nodo oppure un qualunque piccolo disegno nel legno che è sul
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Un notaio stese il minuzioso verbale dell’esumazione. Fu prima rimossa la bara di legno di Vincenzo Viviani, che aveva voluto essere sepolto accanto
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’asta di un lotto di provenienza ignota: una teca di legno ottocentesca e un busto di Galileo. La teca custodiva un’ampolla contenente il dente e le
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pezzo di legno, è andato in orbita anche un ritratto dello scienziato. L’albero e la mente responsabili della scoperta della legge di gravità sono
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esperimento sulla forza di gravità concepito da John Michell ma da lui perfezionato con scrupolo estremo: un’asta di legno lunga un paio di metri portava alle
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sé e incominciò a fondere gli specchi nella cantina della propria abitazione. I tubi, solitamente con forma ottagonale, erano di legno, la montatura
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suo tubo di legno passarono il re e l’arcivescovo di Canterbury, al quale Hershel lo presentò dicendo: “Venite, vi mostrerò il cammino verso il cielo
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La loro fatica si prolungò per una decina di anni perché, oltre agli ostacoli tecnici, scalare montagne ed erigere torri di legno alte decine di
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, inoltre non poté controllare alcun registro delle osservazioni perché Lescarbault prendeva appunti a matita su tavolette di legno che poi piallava per
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svolgeva, in inverno, dei test sulla resistenza della neve alla compressione e, con l’architetto Vaudremer, realizzava in legno l’edificio dell
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di 82 anni. È la fine anche della sua creatura. Nel 1909 si apre un crepaccio nel ghiacciaio sotto l’Osservatorio: la struttura in legno si inclina e
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parabola ma una distesa di semplici antenne a dipolo sorrette da pali di legno. Sembrava una vigna d’inverno, quando i tralci non hanno foglie, e “la
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metri. Era in legno di quercia, la graduazione era incisa su ottone, un filo a piombo stabiliva la direzione dello zenit. Lo strumento risultò così
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accostando sottili listelli di legno sagomati in modo da farli combaciare in cerchio, poi incollati con resina e avvolti in carta o pelle. Se il destinatario
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primo è un tubo di legno ricoperto di carta, l’obiettivo è una lente biconvessa (convergente) dall’apertura utile di 26 millimetri e con una distanza
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Il museo fiorentino conserva anche una lente obiettiva rotta in più pezzi, attualmente incastonata in una specie di ostensorio di legno, metallo e
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