che era di enorme portata per la fisica. Si accontentò di inserire nelle effemeridi correzioni empiriche per compensare le differenze dovute alla
astronomia
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Tra i due testi precursori se ne deve inserire un terzo, pubblicato a Venezia nel 1537 ad opera di Giovanni Battista Amici con un titolo che promette
astronomia
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scientifico ben più ambizioso, dove ancora una volta l’astronomo cerca di inserire i moti celesti nella cornice di un progetto divino universale, in una
astronomia
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