. Sotto il cielo incredibilmente buio del paleolitico, quel solletico ha generato l’astronomia e l’astronomia con le sue domande – dove siamo, com’è fatto
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pianeti in grado di influire gravitazionalmente l’uno sull’altro. È chiaro che il calcolo delle reciproche perturbazioni risulta incredibilmente arduo. L
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precise. Per giustificare le perturbazioni di Nettuno bisognava supporre che avesse una massa notevole, e quindi che fosse incredibilmente denso. No
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incredibilmente grande da rendere assai probabile, in qualche altro universo, l’esistenza di un libro uguale a questo con un lettore altrettanto sbigottito.
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