famoso ottico G. B. Amici costrusse uno spettroscopio analogo a quelli che poscia cominciarono ad essere in uso per le ricerche chimiche, e se ne servì
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deviazione del prisma, l’Amici inventò un prisma che senza deviare la luce ne desse però lo spettro completo, come nei prismi angolari.
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maniacale. Privo com’era di amici e distrazioni, a scuola se la cavava bene. Persino nei giochi manifestava il suo impegno. Costruire meridiane, modelli
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Era qualcosa di meglio. Quattro giorni dopo Marcel Ravidat tornò sul posto con tre amici armati di picconi e torce elettriche. Davanti a loro si
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Pierre Simon de Laplace nacque nel 1749 in una famiglia di contadini della Normandia e studiò in un’abbazia benedettina per interessamento di amici
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con tutti, inclusi i parenti stretti e gli amici più fedeli.
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Tra i due testi precursori se ne deve inserire un terzo, pubblicato a Venezia nel 1537 ad opera di Giovanni Battista Amici con un titolo che promette
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a una ristretta cerchia di amici quanto esporrà in modo approfondito nel De revolutionibus una trentina di anni dopo, a riprova che la concezione
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pianeta Mercurio. Fu, insomma, un teorico, una personalità ibrida sospesa tra la scienza antica, di solito poco comunicata se non tra amici e indifferente
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Battista Amici che anticipò di sette anni il “De revolutionibus”.
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Abetti montò i cannocchiali attribuiti a Galileo in parallelo al rifrattore da 38 centimetri realizzato da Giovanni Battista Amici. Il 23 maggio 1923
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religiosa, Galileo trascurava le lezioni, si divertiva con gli amici, dava pochi esami e con punteggi bassi, tanto che perse la borsa di studio.
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una combriccola di amici che frequentava la Nuova Strada e il Ramo dell’Oca. Marina aveva ventuno anni, 14 meno di lui, e forme prosperose. Poteva
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