distanze tutti i pianeti dal Sole.
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perché questa essendo ovale e non circolare, ha nei diversi punti suoi distanze diverse dai punti più vicini dell'orbita terrestre. I numeri dati nel
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nella loro vicinanza massima alla Terra restano da questa a distanze rispettivamente di 37 e di 54 milioni di chilometri, Eros alla Terra si avvicina fino
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, uno nel 1899, l'ultimo nel 1906. Ordinati secondo le loro distanze crescenti dal pianeta, prendono in astronomia, i nomi seguenti:1. Mimas 6. Titano.2
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trovano a maggiori distanze dal centro di Saturno Il mirabile insieme degli anelli di Saturno vedesi soltanto con forti cannocchiali.In esso più volte
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credere che essi girassero perpetuamente intorno al relativamente piccolo globo terrestre, a differenti grandissime distanze e nello stesso intervallo
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195. L'osservazione attenta del modo con cui le macchie si presentano alla vista nelle diverse loro distanze dall'orlo dal Sole, ha fatto concludere
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straordinarie distanze.
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distanze relative delle stelle fra loro, nè la forma o la grandezza costellazioni, perchè essi non avrebbero luogo se noi, invece che sulla Terra mobile
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mutamento nelle loro distanze e posizioni reciproche, a noi pare che tutta la vòlta celeste di mese in mese si sposti lentamente da oriente verso
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Marte ne allagano le regioni polari boreali allo sciogliersi delle nevi: aggiungeremo ora, che queste inondazioni diramate a grandi distanze per una rete
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distanze di queste zone, seguendo la stessa proporzione di distanze nelle stelle e nel gas, almeno per certi composti, riesce difficile negare la
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misurate le medesime distanze delle linee metalliche sulle righe della stella, e si trovò una coincidenza perfetta in tutte le linee principali del
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selva o in una campagna qualunque tutti gli alberi ed altri oggetti posti a differenti distanze, benchè fissi gli sembrano in movimento. Potrebbe
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legge: per ora dobbiamo considerarli come accidentali. Questo è quello che ha fatto Struve e supponendo gli ordini diversi delle stelle alle distanze
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una ellisse e per la maggioranza de’ casi è perfettamente ellittica. Ma lo stabilire con precisione questa curva non è cosa facile. Le distanze
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doppie, le cui distanze sono minori di 4", risulta che non si è trovata nessuna stella doppia otticamente. Per gli ordini superiori che da 4" vanno a 16
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attraggono in ragione diretta della massa e inversa del quadrato delle distanze, ne nasce una risultante che varia in ragione diretta della distanza
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natura della loro orbita mediante la misura di parecchie di queste distanze, dalle quali rilevò essere una ellisse in uno dei cui fuochi sta il Sole
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distanze zenitali che vedute dal centro sarebbero LCZ + ZCL, vedute alla superficie della Terra saranno L'AZ + ZAL' e perciò maggiori del vero della somma
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Le osservazioni fatte a questo modo sono molto più sicure che non le altre fondate sulle distanze zenitali dirette. Il metodo si riduce a confrontare
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si fa con Marte. Si può bensì riferire al Sole, ma sempre a grandi distanze e perciò in condizioni meno favorevoli, e siccome la parallasse agisce
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distanze all’orlo mp, mn, fig. 64), ma ciò implicherebbe l’uso dei micrometri che appunto cercasi di evitare. Fig. 64
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I moderni sperando molto sulla fotografia hanno cercato nel 1874 di fissare queste distanze con questo mezzo istantaneo, che permette di moltiplicare
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più sicura e grandiosa che non avrebbero dato le parallassi; ma essa non poteva definire le distanze stellari.
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perciò che si usa piuttosto esporla pel tempo che la luce impiega a percorrere queste immense distanze. La velocità della luce essendo 300 mila
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, dovendo queste diminuire in ragione del quadrato delle distanze. Ma la uniformità di grandezza reale non è presumibile affatto, e perciò è irragionevole
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apparirebbe come stella dell’ordine immediatamente seguente. Fondati pertanto su questa regola di probabilità si è formata una scala di distanze relative che
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Un altro elemento per giudicare delle distanze relative delle stelle, si ha dai moti proprii. Anche qui è evidente che se tutte le stelle avessero
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A proposito di queste distanze si è domandato se le stelle più vicine non potessero disturbare l’azione solare sui pianeti e le comete più lontane
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), egli trova secondo le varie zone di distanze al piano galattico quanto segue:
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della sfera che può contenere tutte le stelle delle rispettive grandezze poste a distanze uniformi; la 6.a colonna contiene il risultato dello stesso
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10.° Valutando con mezzi indiretti le distanze stellari, ed esprimendole solo in moduli relativi, rileviamo che collocando le stelle più vicine alla
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assurdo (Cauchy). . Ma sebbene non assolutamente infinito, il mondo per noi è come se lo fosse. Per esprimere in brevi cifre le distanze si adopera per
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magnetici. Questo mezzo è quello che tutto lega l’Universo e a tutto dà l’unità malgrado le immense distanze.
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. Le linee essendo curve col prisma angolare, le misure delle distanze sono impossibili, mentre col prisma diretto esse sono dritte e le misure
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indicate. Non è poi impossibile, che per distanze maggiori dal nucleo, e coll’allargarsi della coda P vada decrescendo; allora i lati della coda
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“gli sforzi di allontanamento dal Sole” dei pianeti sulle loro orbite erano inversamente proporzionali ai quadrati delle loro distanze dal Sole. Il
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del quadrato delle distanze in un articolo scientifico di 9 pagine. Nel 1686 l’intero lavoro verrà sistemato nei tre volumi deiPhilosophiae naturalis
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latinizzato in Titius) nel 1772 aveva trovato una curiosa relazione matematica tra le distanze dei pianeti dal Sole. All’incirca, ogni pianeta dista dal
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delle distanze tra i pianeti, e quindi tra la Terra e Giove, sicché Roemer aveva sottostimato la velocità della luce di circa un terzo.
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, altrimenti avrebbe capovolto la sua gerarchia delle distanze, né capì che non ci sarebbero le eclissi lunari se la Luna emettesse luce.
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Muybridge pensa allora di ottenere immagini in sequenza collocando 24 camere fotografiche a distanze regolari. Ad azionarle erano dei fili di lana
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contraddistinte dal periodo più lungo”. In questa frase, volutamente cauta, si racchiude il metro dell’universo per le grandi distanze: Henrietta suggeriva la
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tra le distanze della Luna e del Sole rispetto alla Terra.
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nebulose fossero in realtà altrettante galassie come la Via Lattea, ma a distanze enormi. I due partiti avevano, naturalmente, i loro leader. Harlow
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, misure, distanze, teorie. L’incontro è passato alla storia dell’astronomia come il “Grande Dibattito”. Lì per lì non si capì bene chi avesse vinto. Le loro
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che dovevano splendere 100 milioni di volte più del Sole, stima che dovrà ancora essere moltiplicata per 100 dopo la correzione al rialzo delle distanze
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uno dei più promettenti astronomi d’Europa: nel 1597 aveva pubblicato il Mysterium Cosmographicum, dove rendeva conto delle distanze dei pianeti
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pianeti nell’ordine esatto rispetto al Sole e di rappresentarne abbastanza bene le distanze. L’idea più innovativa è che il Sole sia la causa del moto
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