Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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misurare,  misurare 
 Misurare  l’universo
impossibile  misurare  direttamente una tale circonferenza, ma per fortuna non è
Non altrettanto ostinato fu nel perseguire il progetto di  misurare  la parallasse di Eltanin. Scoraggiatosi al primo
gli strumenti non erano ancora adeguati) per riuscire a  misurare  parallassi stellari. Ma con la sua rinuncia Hooke si giocò
tornare i suoi calcoli. Nella seconda metà del Seicento  misurare  bene la Terra era più urgente che misurare l’universo per
del Seicento misurare bene la Terra era più urgente che  misurare  l’universo per due buoni motivi: 1) serviva alla
noi, essendo essa la sola base da cui possiamo partire per  misurare  l’universo.
ci riesce quindi. ciò che non è difficile, a  misurare  sulla Terra l’ampiezza e la lunghezza di un suo arco anche
affiancati altri: quello dei transiti, che consiste nel  misurare  lievi diminuzioni di luminosità delle stelle prodotte dal
radiali ha raggiunto una sensibilità altissima: è normale  misurare  accelerazioni inferiori al metro al secondo estraendole da
ancora la distanza di una sola stella: il problema di  misurare  la distanza di qualche stella con il metodo diretto della
un diametro di 1200 chilometri. A questo punto fu possibile  misurare  con precisione la massa del pianeta di Tombaugh, che
millesimi di secondo d’arco. Non c’era speranza di poterla  misurare  tre secoli fa. Ma dato che Eltanin si avvicina a noi, tra
tentativi di mettere insieme matematica e osservazioni per  misurare  l’universo. Incominciò Aristarco di Samo (310-230 a.C).
è uno strumento in origine destinato a  misurare  il diametro del Sole (Eλιος) ed era composto di due
dopo la sua istituzione. Anche lui affrontò la sfida di  misurare  la Terra: per lo Stato Vaticano determinò la lunghezza di
di calibrare le cefeidi come “candele standard” per  misurare  gli abissi intergalattici fu del danese Ejnar Hertzsprung.
1.° nessuna legge è stata fissata antecedentemente per  misurare  l’intensità delle loro luci, e 2.° perchè nessun limite
di Giacobbe”, o “balestriglia”, strumento che permette di  misurare  la distanza angolare tra una stella e un pianeta
micrometro particolarmente sensibile usato soprattutto per  misurare  le variazioni del diametro apparente del Sole durante
sua grandezza non è mestieri di misurarlo tutto, ma basta  misurare  una porzione aliquota, cioè uno o più gradi. L’osservazione
Speranza l’abate Nicolas de La Caille con l’incarico di  misurare  la parallasse della Luna, di Venere e di Marte (ossia
la fase di primo o ultimo quarto della Luna né di  misurare  con precisione l’angolo Luna-Terra-Sole. Aristarco lo stimò
dell’astronomia: è stata lei a procurarci il metro per  misurare  gli immensi spazi tra le galassie. All’inizio del Novecento
osservazioni, applicando un metodo che aveva ideato per  misurare  l’altezza delle montagne lunari in qualunque posizione si
della luce poi scoperto da Bradley; cercò di  misurare  la parallasse delle stelle; perfezionò il micrometro,
L’orbita del più lontano dei nostri pianeti potrebbe appena  misurare  l’estensione di una Nebulosa planetaria. Che cosa diremo
sembra una di quelle tavole che gli optometristi usano per  misurare  la vista: NICOLAI CO in caratteri grandi, PERNICI
per eccesso. In ogni caso si trattava di stime induttive.  Misurare  davvero è un’altra cosa.
assunto da Tycho Brahe nel suo Osservatorio, incominciò a  misurare  con precisione il moto di Marte, impresa che continuò
alla distanza tra i due specchi: è così che si è riusciti a  misurare  direttamente il diametro angolare di alcune stelle, benché
dare al cannocchiale le necessarie inclinazioni per  misurare  le posizioni delle righe, e leggere il valore della
Palomar. Ne scoprì 120 e le usò come “candele standard” per  misurare  la distanza delle galassie in cui comparivano. Calcolò che
di uno dei circoli massimi della Terra, È impossibile  misurare  direttamente una tale circonferenza, ma per fortuna non è
stesso. Se ci riesce quindi. ciò che non è difficile, a  misurare  sulla Terra l’ampiezza e la lunghezza di un suo arco anche
i contributi italiani all’impresa di  misurare  il nostro pianeta si distinse quello di Giambattista
alcune vette delle montagne nel sud della Germania, provò a  misurare  la somma degli angoli di grandi triangoli geodesici, o
 misurare  l'angolo di posizione del tronco inferiore della coda
di notte colle stelle, e perciò l’angolo non si potrebbe  misurare  ordinariamente colla facilità e precisione che si fa con
il cannocchiale ed i fili micrometrici agli strumenti da  misurare  gli archi celesti, gli astronomi riconobbero che la
e l’altra ci fosse il vuoto. È suo il primo tentativo di  misurare  le dimensioni dell’atomo. Ricavò un filo d’argento e lo
Un quadrante realizzato vicino a Teheran nel 950 servì a  misurare  la latitudine e l’obliquità dell’eclittica. Nel 994 Abu
righe degli spettri invece sono marcatori che permettono di  misurare  spostamenti anche minimi rispetto ai colori di sfondo.
con più di un dubbio, una lastra di Eddington permise di  misurare  una deflessione di 1,61 secondi d’arco; una lastra di
di comete e di stelle, ma poiché si intestardiva a  misurare  le posizioni stellari ancora con vecchi strumenti non
determinare la distanza angolare del pianeta al Sole, ossia  misurare  l’angolo di elongazione PTS. Suppongasi ora che si abbia
L’Eliometro è uno strumento in origine destinato a  misurare  il diametro del Sole (Eλιος) ed era composto di due
pianeta è nella sua massima elongazione dal Sole, si potrà  misurare  direttamente dalla Terra l’angolo STV, ed essendo allora
è più splendida. Del resto è sempre zoppa, e non si può  misurare  l’angolo di posizione della coda. Ad occhio nudo uguaglia γ
dai catarifrangenti. Un orologio atomico permette di  misurare  con estrema precisione il tempo impiegato dalla luce nel

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