Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: mio

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posso provarvi insieme la giustezza del  mio  paragone, per mezzo di una figura in cui vi rappresenterò
e tutte le altre di tal natura, debbo dire, che al  mio  occhio, molto miope, le stelle appajono diffuse come dischi
i risultati delle osservazioni, ridotte con ogni cura dal  mio  collega ing. Celoria, tenendo conto del moto della Cometa
possa fare le sue osservazioni (...) Io navigavo sul  mio  campanile e il mio obiettivo poteva scattare una foto dopo
sue osservazioni (...) Io navigavo sul mio campanile e il  mio  obiettivo poteva scattare una foto dopo l’altra,
nel 1807. Nel testamento lasciò scritto: “Desidero che il  mio  corpo serva a una dissezione anatomica”. Non sappiamo se la
pure la grandezza della cometa. Però è da avvertire che al  mio  occhio miope β Ursae minoris sembra di circa mezza
7 di agosto, nel qual giorno e nei consecutivi fu vano ogni  mio  sforzo di ravvisarla. Fu sempre di una estrema tenuità, e
dal circolo massimo opposto al Sole, sono debitore al  mio  collega ing. Giovanni Celoria.
dove avevo saputo di un posto vacante nell’orchestra. Al  mio  arrivo ho conosciuto il filosofo David Hume. Qualche giorno
in una lettera: “Dopo aver migliorato a sufficienza il  mio  inglese, ho studiato l’italiano, che consideravo
la Luna cercai la coda col cannocchiale da teatro, e con  mio  stupore non potei seguitarla oltre a 2 gradi. La coda è
che ad ogni istante io gli poteva fornire. Così riuscii nel  mio  intento al di là di quello che io poteva aspettare; e di
presto trasformato in un apparato stabile appena giunse il  mio  spettroscopio al quale applicai una scala luminosa laterale
passavano due ore e più di tempo avanti che, senza il  mio  occhiale, potessero essere veduti: perché insomma l’effetto
nuvole e di pioggie in Marte veggasi quanto ho scritto nel  mio  articolo precedente (Natura ed Arte 1 e 15 febbraio 1893).

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