Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: lente

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analogo e sincrono a quello dell'astro stesso, sicchè e  lente  ed astro movendosi di conserva, l’immagine dell'astro
rifrangente, e per ogni lente; anche nell'attraversare una  lente  di vetro la luce si decompone nei colori diversi onde essa
ogni colore corrisponde una speciale distanza focale, una  lente  dà di un corpo luminoso immagini diverse, diversamente
lacune; quindi vedemmo da Fraunhofer introdotto l’uso della  lente  cilindrica ritenuta da tutti in appresso. Questa lente
lente cilindrica ritenuta da tutti in appresso. Questa  lente  dilata in un senso l’imagine focale del cannocchiale
di una stella raccolto dall’obbiettivo è ricevuto da una  lente  cilindrica poco prima del piano di convergenza dei raggi,
del piano di convergenza dei raggi, si formano dietro la  lente  due fochi lineari separati, che sono posti a distanze
differenti dall’obbiettivo. Uno è un foco accorciato dalla  lente  cilindrica secondo la sua curvatura, e la linea è parallela
astronomi hanno asserito che potea farsi a meno della  lente  cilindrica, giacchè il prisma genera da sè una nappa
ma invece abbiam sempre veduto migliore l’imagine colla  lente  e perciò l’abbiamo preferita.
Sole nella direzione voluta dalla posizione fissa della  lente  stessa.
ovali. Poco dopo, nel 1611, Keplero sostituirà la  lente  negativa dell’oculare con una lente positiva. L’immagine
Keplero sostituirà la lente negativa dell’oculare con una  lente  positiva. L’immagine risultava capovolta ma il campo
ottico destinato ad ampliare l’immagine dalla data  lente  obbiettiva, nel secondo caso costrurre la lente obbiettiva
dalla data lente obbiettiva, nel secondo caso costrurre la  lente  obbiettiva stessa in modo che sia chimicamente acromatica.
grandi immagini non vi sono che due mezzi: impiegare una  lente  di breve distanza focale, ed ampliare immagine
arrivare alla lastra fotografica sensibile; impiegare una  lente  di lunga distanza focale, capace di dare senz'altro
ai fotoeliografi fu con successo sostituita più tardi una  lente  di lunga distanza focale, e, ad evitarne il difficile
ed immutabile; di collocare in secondo luogo di fronte alla  lente  uno specchio piano che, mosso da un opportuno congegno,
museo fiorentino conserva anche una  lente  obiettiva rotta in più pezzi, attualmente incastonata in
e avorio realizzato da Vittorio Croster nel 1677. Questa  lente  si ruppe accidentalmente quando Galileo era ancora in vita
descritto importante trovato fotografico e di una ordinaria  lente  obbiettiva di cannocchiale, a fotografare le due stelle
all’obiettivo della macchina fotografica, ma mentre la  lente  è rigida, e per mettere a fuoco oggetti vicini e lontani
vicini e lontani bisogna spostarla, il cristallino è una  lente  deformabile, che si adatta istantaneamente alla distanza.
è un tubo di legno ricoperto di carta, l’obiettivo è una  lente  biconvessa (convergente) dall’apertura utile di 26
e con una distanza focale di 133 centimetri, l’oculare una  lente  piano-concava (divergente). Ingrandisce 14 volte. L’altro
essa sarebbe. stato impossibile ottenere, per mezzo di una  lente  rifrangente, l'immagine scolorata, precisa dei contorni un
su cui far cadere i raggi delle stelle, egli usò una  lente  cilindrica la quale formando una linea focale serviva al
i loro difetti di cromatismo. In pratica, si abbinò una  lente  convergente di vetro leggero chiamato crown con una lente
lente convergente di vetro leggero chiamato crown con una  lente  divergente di uguale diametro ma di vetro pesante chiamato
stella è necessariamente nei nostri apparati sformata dalla  lente  cilindrica, e perciò essa è fuori di uno de’ due fuochi che
ottiche rimangono parecchi dubbi. Solo l’attribuzione della  lente  rotta è documentata, ed è provato che l’oculare del
l’oculare del telescopio più corto non è originale. Della  lente  rotta un cartellino della seconda metà del Seicento
allargarli senza fare uso di fessure, ebbe ricorso ad una  lente  cilindrica, mediante la quale negli spettri così dilatati
con questo direttamente gli astri coll’aiuto della  lente  cilindrica, avea l’immagine abbastanza dilatata per
apparecchio risulta che il semplice prisma anche senza  lente  cilindrica dà già allo spettro una dilatazione sufficiente
secoli fa con un cannocchiale che aveva come obiettivo una  lente  rudimentale dal diametro utile di due centimetri. Nei
la piccola immagine che si forma al fuoco di una  lente  ordinaria, ridurre in seguito a dimensioni maggiori questa
a visione diretta P, Q, P', Q', P" dietro il quale è una  lente  cilindrica C coll’asse perpendicolare al piano di
al piano di dispersione Fig. 15 del prisma. La  lente  può stare vicinissima al prisma, purchè resti 2 in 3
attentamente le pagine dedicate al telescopio con oculare a  lente  convessa proposto da Keplero, schema ottico che soppianterà
ad occhio nudo attraverso il prisma, o solo con una debole  lente  oculare e anche talor senza lente cilindrica. Però se così
o solo con una debole lente oculare e anche talor senza  lente  cilindrica. Però se così cresceva alla luce, e meglio si
la visione dei particolari di Marte esaminato con una  lente  obbiettiva di 20 centimetri in quelle occasioni, in cui si
Firenze circa l’anno 1860. Possedendosi al Museo una grande  lente  ustoria non acromatica di 41 centimetri di apertura, che
diversamente da quelli di Galileo, usassero per oculare una  lente  biconvessa, come quelli che costruirà poi Keplero, e quindi
lo spettro e la stella diretta uno sopra l’altra. Con una  lente  concava si corresse la differenza di focalità nei raggi
di questa tecnica. Fu Leonardo a suggerire di usare una  lente  collocata nel foro stenopeico, idea poi messa in pratica
era un tubo lungo una settantina di centimetri con una  lente  convergente per obiettivo e una lente divergente come
di centimetri con una lente convergente per obiettivo e una  lente  divergente come oculare, schema ottico che permette di
amplificazioni inferiori a 200 e 300, né telescopi di  lente  obbiettiva inferiore in diametro a 20 centimetri: questo
a fuoco si otteneva spostando il barilotto contenente la  lente  oculare. Il margine di guadagno – oggi si direbbe il
Per le stelle si mette avanti alla fessura una  lente  cilindrica la quale raccoglie i raggi di tutto il cono
allargamento però può ottenersi anche con una piccola  lente  cilindrica posta tra l’objettivo e l’oculare del
di Colle Urania presso Teramo (Abbruzzi); il diametro della  lente  obbiettiva è di 40 centimetri. ma otto o dieci altri di
forte assai, lo spettro sarebbe dilatato anche senza la  lente  cilindrica, ma i prismi ordinarii sarebbero troppo piccoli
come i precedenti, ma un telescopio riflettore nel quale la  lente  obbiettiva sarà surrogata da un grande specchio. Senza
questa anche col prisma a visione diretta è mestieri che la  lente  cilindrica resti discosta dall’oculare, onde la linea
16 e l’oculare di 22 millimetri, pure diaframmato a 16. La  lente  singola misura 58 millimetri, ha un diametro utile di 38 e
il fisico russo Orest Khvolson lanciò l’idea dell’”effetto  lente  gravitazionale” che avrebbe potuto concentrare la luce di
Specola di Milano deve questo suo principale ornamento. La  lente  obbiettiva, lavorata in Monaco da Merz successore di
1670. Nel giugno 1923 Abetti e Ronchi misero alla prova la  lente  rotta montandola in un tubo insieme con l’oculare del primo
un nuovo tipo di telescopio, più potente grazie a una  lente  convessa usata come oculare, senza menarne vanto o farne
nel cannocchiale a certa distanza dall’oculare una  lente  concava ed eccentrica all’asse dello strumento dotata di
un istrumento di dimensioni affatto comuni, munito di una  lente  obbiettiva di 20 centimetri di diametro, una macchia

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