Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: immagini

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ottico, tali non sono dal punto di vista chimico; che nelle  immagini  lunari fotografiche la luce e l’ombra non corrispondono in
non corrispondono in ogni caso alla luce e all'ombra delle  immagini  ottiche; che la fotografia rende di frequente visibili
celeste rappresentata tre volte, e a formare colle sue  immagini  un piccolo triangolo di cinque minuti secondi di lato;
tutti i dettagli più minuti della fotografia, nonchè le  immagini  delle stelle risultano nel modo più sicuro, senz'ombra di
poichè ancora le pose brevi dànno ben nette e precise le  immagini  delle stelle brillanti mentre le pose lunghe dànno bensì un
le pose lunghe dànno bensì un maggior numero di stelle ma  immagini  non ben definite delle stelle brillanti, il congresso
all'astronomia occorre di fare misure direttamente sulle  immagini  fotografiche, bisogna che queste sieno di dette misure
queste sieno di dette misure suscettibili; bisogna che le  immagini  fotografiche non subiscano col tempo trasformazioni dovute
Nel caso di una stella singola, si ottengono così due  immagini  focali. Spostando lievemente le due metà dell’obiettivo, le
focali. Spostando lievemente le due metà dell’obiettivo, le  immagini  delle due stelle di una doppia molto stretta venivano a
colla fotografia una carta di tutta la volta celeste, colle  immagini  di tutte le stelle oggidì visibili coi cannocchiali più
vuole ad un tempo, che queste misure sieno eseguite su  immagini  sufficientemente grandi, necessità vuole che nella
dimostrato che ad ottenere le  immagini  fotografiche delle stelle debolmente splendenti bastava o
parecchie ore mostra, quando sviluppata, un numero di  immagini  di stelle molto maggiore di quello che mostra se esposta
di un microscopio munito di micrometro, si possono, sulle  immagini  fotografiche delle stelle, far misure micrometriche assai
piccole macchie e accidenti della lastra sensibile con  immagini  di stelle si fanno tre pose successive di un'ora cadauna,
nostro cielo, si trovarono incise sulle lastre sensibili le  immagini  di ben dodici nuove nebulose.
lastra sensibile dovesse finire per essere coperta di  immagini  stellari, indicando con ciò che noi siamo circondati per
della nostra corteccia cerebrale lavora per interpretare le  immagini  raccolte dalla retina, tanto che nel processo della visione
o meglio con gli “occhi della mente”. Nell’interpretare le  immagini  intervengono meccanismi cerebrali e culturali, in parte
essenziali dell’attività visiva ci sfuggono. Vediamo  immagini  ferme, ma gli occhi si spostano tre volte al secondo per
non dà punto sulle medesime un più grande numero di  immagini  stellari.
fu necessario studiare il modo di riunire e di scolorare le  immagini  formantisi al loro fuoco, fu necessaria la scoperta
si rifrange, cioè si scompone nei suoi colori, orlando le  immagini  con un arcobaleno sottile ma fastidioso.
speciale distanza focale, una lente dà di un corpo luminoso  immagini  diverse, diversamente colorate e situate in piani diversi.
le lastre sensibili si riscontrano il medesimo numero di  immagini  e i medesimi dettagli, forza è conchiudere che la più lunga
disponendole opportunamente, ottenendo sovr'esse le  immagini  dei piccoli pianeti e delle stelle attigue, individuando
des Capucines, illusione dovuta alla persistenza delle  immagini  sulla retina. Pochi invece ricordano che per osservare in
Janssen inventò un “revolver fotografico” che scattava 48  immagini  in 72 secondi. Il materiale sensibile alla luce era
del pianeta al bordo del Sole. Proiettate di seguito, le  immagini  riprese con il “revolver fotografico” costituivano un
i difetti propri della fotografia, nè le misure prese su  immagini  successivamente ampliate coi procedimenti proprii del
lastre a collodio umide esigevano, per dare le  immagini  delle stelle fino alla nona grandezza, grandi strumenti,
era quella giusta: adesso lo sappiamo grazie a migliaia di  immagini  ravvicinate riprese da decina di sonde spaziali.
cumuli stellari, e, quel che è più fotografie precise, con  immagini  nette, geometriche, suscettibili delle misure più rigorose;
dirigersi separatamente a due stelle vicine, e averne le  immagini  nel medesimo campo, sempre lavorando sul medesimo
un fenomeno di psicologia della percezione visiva: cioè  immagini  illusorie formate da particolari così fini da essere al di
di astigmatismo, e oggi sappiamo che il cervello elabora le  immagini  privilegiando le linee di contorno.
Per ottenere grandi  immagini  non vi sono che due mezzi: impiegare una lente di breve
si Sole, e padre Angelo Secchi, che nel 1851 ottenne buone  immagini  della Luna e dell’eclisse di Sole del 28 luglio.
questa impressione, esaminiamolo più da vicino. Si  immagini  di togliere da un certo volume di spazio tutte le
Certi ammassi di galassie del cielo profondo nelle  immagini  riprese dal telescopio spaziale “Hubble” sono così distorti
nudo. L’ho osservata al rifrattore, ma l’agitazione delle  immagini  non lascia vedere nulla di preciso che col minimo
pensa allora di ottenere  immagini  in sequenza collocando 24 camere fotografiche a distanze
come quelli che costruirà poi Keplero, e quindi dessero  immagini  rovesciate.
dire vedere o rappresentare, ma è sinonimo di misurare. Le  immagini  date dalla fotografia, in quanto mirano a tornar utili
attacchi aerei da parte del Giappone) riuscì a riprendere  immagini  perfette della galassia di Andromeda e a scoprire le stelle
come oculare, schema ottico che permette di ottenere  immagini  virtuali raddrizzate. Ingrandiva nove volte. Quanto un
l’aristotelico Cesare Cremonini, secondo il quale le  immagini  telescopiche erano un inganno ottico. Peccato che nel nuovo
a dare risultati scientificamente interessanti. Dopo alcune  immagini  riprese nel 1842 dall’ottico francese Lerebours giudicate
accoppiamento di carica, che ora si usano per riprendere le  immagini  astronomiche dal suolo e dallo spazio (ma presenti anche
Alvan Clark. Nel 1882 a Città del Capo David Gill riprende  immagini  spettacolari della grande cometa comparsa in quell’anno
la fotosensibilità dei sali di argento, ottennero  immagini  in negativo, ma senza poterle fissare. Ci riuscì nel 1839
terminata, e circondata da raggi e quasi composta di molte  immagini  sovrapposte e rapidamente saltellanti. Non presentasi
meccanismo conveniente; così egli ha potuto ottenere delle  immagini  giranti con certa regolarità e misurare molte particolarità
poteva scattare una foto dopo l’altra, all’infinito,  immagini  su lastre che inviavo direttamente dalla mia navicella al
Un’altra spedizione guidata da Andrew Crommelin scattò  immagini  dell’eclisse a Sobral, in Brasile. Entrambe le missioni
prime  immagini  in alta definizione dei fenomeni solari e dei pianeti sono

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