Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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che sarebbe grandemente desiderabile che questi lavori  fossero  ripresi da capo, che le cifre delle densità stellari
ripresi da capo, che le cifre delle densità stellari  fossero  di nuovo riassunte non riferendole all’equatore come ha
la tavola contenente questo alfabeto per quelli che non ne  fossero  pratici. — Le seguenti nozioni elementari del § III benchè
Tolomeo, sulla scorta di Aristotele, riteneva che le orbite  fossero  perfettamente circolari, i corpi celesti perfettamente
i moti assolutamente uniformi e che Luna, pianeti e stelle  fossero  incastonati in sfere di cristallo perfettamente
seguisse venerdì 15 ottobre; 2) che gli anni di fine secolo  fossero  bisestili solo se divisibili per 400.
i dettagli ben noti della superficie del pianeta, quasi  fossero  un velo; si sciolgono, scompaiono e i dettagli superficiali
dei movimenti stellari, di cui abbiam parlato dianzi, non  fossero  che dovuti alla traslazione del nostro Sole, ossia non
che dovuti alla traslazione del nostro Sole, ossia non  fossero  che moti apparenti, e come dicono gli astronomi
del Sole e della Luna da noi, si potrebbe, se non vi  fossero  metodi più rigorosi, calcolare il diametro reale della
apparenti degli oggetti che osservavano. Che cosa  fossero  quelle sorgenti era quindi un enigma.
in amplissima scala. Volendo infatti che ivi le stelle  fossero  poste alla stessa distanza tra di loro, come potrebbero
in altre regioni del cielo, bisognerebbe supporre che esse  fossero  masse cilindriche dirette col loro asse propriamente verso
Due erano le cose principali da investigare: 1.° quali  fossero  le sostanze costitutive delle loro atmosfere incandescenti;
Ora facciamo ruotare quei circoli come  fossero  due piastrelle infilate sopra un fuscellino, e facciamoli
lei una ricerca per stabilire fino a che punto le galassie  fossero  distribuite regolarmente. Venne fuori che, contrariamente a
altre una condensazione crescente verso il centro, come se  fossero  stelle incoate; alcune sono anulari e sembrano destinate a
discutere e rafforzò l’ipotesi che quelle formazioni non  fossero  naturali. Guardando la carta di Marte disegnata da
tra i colori dell’iride e tutto finì lì, non pensò che  fossero  interessanti.
se fra tanti milioni, anche molti e molti di questi sistemi  fossero  deserti? Non vediamo noi che sul nostro globo regioni, in
le Tavole Rudolfine, le più precise effemeridi che  fossero  mai state compilate, completate da un catalogo con le
non si registrano; onde è facile che esse già esistessero e  fossero  delle più minute di cui nessuno può garantire la non
manifestavansi in Sirio e Procione fecero credere che essi  fossero  da tal causa perturbati. Questa congettura è stata
ancora se le protuberanze appartenessero al Sole o  fossero  un fenomeno atmosferico: le foto che padre Secchi scattò in
studii stellari ammise l’idea di Huyghens che le stelle  fossero  egualmente distribuite nello spazio, e perciò misurava la
ai posteri una memoria se mai anche le stelle dette fisse  fossero  soggette a moti e a sparizioni. Un’altra non meno famosa fu
comete certamente, ma di alcune non può dubitarsi che non  fossero  vere stelle; però la incertezza delle posizioni impedisce
che invece erano convinti che migliaia di piccole nebulose  fossero  in realtà altrettante galassie come la Via Lattea, ma a
coltivava idee stravaganti: riteneva che la Luna e il Sole  fossero  abitati, e raccontava di aver visto sul nostro satellite
le stelle e tutti i moti siano apparenti. Ma se esse pure  fossero  in moto, la faccenda sarà complicata dalla velocità propria
le stelle  fossero  tutte di una stessa grandezza assoluta, la loro distanza
da Baade nel 1952. Propose l’idea che i collassi stellari  fossero  sorgenti di raggi cosmici. Come effetto collaterale di
il francese Descartes (Cartesio) aveva supposto che essi  fossero  trascinati da “vortici rotanti”. Anche il fisico olandese
notabili frammenti. Si è preteso un tempo che esse  fossero  di una enorme antichità, fondandosi sulle scoperte di
la tavola contenente questo alfabeto per quelli che non ne  fossero  pratici. — Le seguenti nozioni elementari del § III benchè
a sì sterminata distanza non si potrebbero vedere se non  fossero  tutti veri soli di enormi potenze luminose.
(centomila volte il Sole) perché hanno diametri enormi: se  fossero  al centro del Sistema Solare, la loro fotosfera arriverebbe
Noi creature viventi non esisteremmo se prima non si  fossero  avvicendate generazioni di stelle che hanno riversato nello
brutta febbre nel periodo di carnevale benché gli astri gli  fossero  favorevoli.
e l’eternità tipiche di Dio; e uno fisico, perché se ci  fossero  infinite stelle in ogni direzione il nostro sguardo
scritti di Nicola Cusano, riteneva che tali solidi regolari  fossero  i costituenti fondamentali dell’universo, un po’ come oggi
disciolte nell'Oceano. Se, per esempio, quelle acque  fossero  salate come quelle dei mari terrestri, la zona delle aree
di fissare delle unità metriche naturali invariabili e che  fossero  facilmente reperibili in ogni età e luogo, ma finora
decadimenti causavano ionizzazione. Di qui l’idea che ci  fossero  nell’aria radiazioni all’origine della scarica degli
pertanto che le tre zone principali delle stelle di 4° tipo  fossero  le a, b, c, dello spettro del carbonio: le ultime non si
Finchè dunque le osservazioni non erano tali che  fossero  sicure entro un piccolissimo numero di secondi, tali moti
se tra tanti milioni, anche molti e molti di questi sistemi  fossero  deserti? Non vediamo noi che sul nostro globo regioni in
come argomento il fatto che il cielo notturno è buio: se ci  fossero  infinite stelle in ogni direzione, il cielo notturno
disegnate con assoluta precisione geometrica, come se  fossero  lavori di riga o di compasso, ha indotto alcuni a ravvisare
ad oggi pubblicate) esse non sono mancate, ma non sembra  fossero  molto abbondanti. Un certo numero se ne trova pure nelle
e per la rapidità con cui varia la temperatura, se anche  fossero  in origine corpi solidi devono scoppiare, e per la
delle linee principali dell’idrogeno nelle stelle grandi  fossero  reali e non illusione, nè difetto di strumento, si provò da
dell’osservatore, si vedevano distintamente come  fossero  vicini; e di questo effetto, davvero mirabile, si

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