sensibile alla luce era disposto lungo il bordo di un | disco | messo in rotazione da un meccanismo a orologeria con |
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l’ingresso e l’uscita di Venere nel suo transito davanti al | disco | solare. La cosa era all’epoca di notevole interesse per due |
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ottica della “goccia nera” che sembrava congiungere il | disco | del pianeta al bordo del Sole. Proiettate di seguito, le |
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la Luna piena, quale essa è quando ci presenta intero suo | disco | rotondo illuminato. Ebbene la Luna è sempre mezza quando |
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nebulosa che è grande meno della metà del | disco | lunare veduta con discreto ingrandimento all’Equatoriale di |
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notare la lieve fase che intacca la rotondità del suo | disco | quando l’emisfero illuminato visto dalla Terra non si |
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scompare ultimo filo di luce solare, tutto attorno al | disco | intensamente oscuro della Luna appare una strana aureola |
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solo appaiono più facilmente distinte verso il contorno del | disco | solare. Non così le macchie; queste non si vedono mai nelle |
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e del suo diametro apparente, vedendosi allora il suo | disco | tutto illuminato, ed essendo inoltre la sua distanza dalla |
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1/30 del diametro apparente del Sole), che attraversa il | disco | solare, da levante verso ponente, nello spazio di alcune |
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ogni satellite eclissato riappare poi alla sinistra del | disco | di Giove, come se fosse stato in occultazione. |
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poi Eustachio Divini e altri. Galileo concepisce quindi un | disco | di cartone mobile da piazzare accanto al tubo del |
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mobile da piazzare accanto al tubo del cannocchiale. Sul | disco | era tracciato un fine reticolato. Con un occhio Galileo |
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stava nel fotografare la fioca luce delle stelle intorno al | disco | abbagliante del Sole per confrontare la posizione delle |
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illuminata del pianeta diventa visibile dalla Terra, ed | disco | suo in conseguenza può non apparire pieno del tutto. Si |
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10 ore, (9h 55m), e lo dimostrarono alcune macchie del suo | disco | attentamente e per qualche tempo osservate. I punti |
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a quella della corona appaiono attorno all'immagine del | disco | solare, ma che esse siano una rappresentazione reale della |
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primi speculatori dissero la Via Lattea un anello, altri un | disco | spaccato in due; ma nessuna di queste forme può spiegare |
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già osservato quel pianeta ma senza notarne il piccolo | disco | verde-azzurrognolo, e tra questi anche Flamsteed nel 1690. |
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regione più vicina. L’aureola è diffusa, la stella ammette | disco | nettissimo. La parte esterna è sfumata assai. Essa ricorda |
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che sopra una superficie apparente minore di un decimo del | disco | lunare, mostra in un cannocchiale di qualche forza più |
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mostrato Venere cinta da una aureola luminosa fuori del | disco | solare, la quale è sensibile non solo nelle sue vicinanze, |
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è rovesciata, quale nel campo telescopico appariva. Il | disco | di Marte allora non era più rotondo, ma alquanto deficiente |
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L’Eufrate dava sospetto di esser duplicato. In alto del | disco | il Mare Eritreo e il Mare Australe appaiono divisi da una |
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mostra alcune macchie solari e l’oscuramento al bordo del | disco | solare. Il 28 luglio 1851 alla Specola di Koenisberg |
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due interni, quando cioè il pianeta immergendosi tutto nel | disco | solare si chiude attorno ad esso la luce solare in un |
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eclisse totale di Sole mentre ad Alessandria un quinto del | disco | solare era rimasto scoperto. Per l’epoca il risultato fu |
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un canale è collocato in modo da attraversare il | disco | di Marte nel suo centro, appare come una linea retta |
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la cittadina di Nebra, due tombaroli hanno scoperto un | disco | di bronzo largo 32 centimetri databile intorno al 2000 |
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di Marte, pure avvertì esso che per la piccolezza del suo | disco | le misure si potrebbero fare con molto maggior precisione, |
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corpi, segnalò inoltre che la rotazione differenziale di un | disco | di materia intorno alla stella avrebbe impedito |
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telescopio, ebbero occasione di notare sul contorno del suo | disco | due macchie bianco-splendenti di forma rotondeggiante e di |
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è allora nella sua opposizione col Sole, ci presenta il suo | disco | interamente illuminato, non è lontano in media da noi che |
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loro occhio, o anche dalla diversa luce che può avere il | disco | solare nei varii punti su cui Venere riesce proiettata. |
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doveva avere la forma di una “macina da mulino”, un grande | disco | appiattito, conclusione abbastanza vicina alla realtà. |
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che qualche volta, sebbene raramente, si scorgono sul suo | disco | Una macchia osservata su Saturno nel 1876 diede un periodo |
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per una più piena notizia di questi fenomeni. Fig. 20. | Disco | solare colle protuberanze osservato il 23 luglio 1871. È |
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il tempo che impiega il pianeta ad attraversare il | disco | solare, quando stando esso nella congiunzione inferiore |
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meridiano definito, (peres. quello di Parigi) in cui il | disco | di Venere dovrà toccare quello del Sole veduto dal centro |
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appena si separa, ed occupa uno spazio pari alla metà del | disco | lunare! Saremmo infiniti se volessimo anche solamente |
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cioè le correnti elettriche che si sviluppano in un | disco | di rame in rotazione in un campo magnetico. Diventato |
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più lontano di Saturno: Hershel ne vide chiaramente il | disco | (4 secondi d’arco) con un telescopio che forniva 270 |
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poi scoperto da Bradley. Per evitare la precessione, il | disco | del giroscopio deve essere rigorosamente simmetrico e gli |
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di Venere, cioè 16' 42,": onde non esca fuori del | disco | solare S. Ora a ragione dei tempi periodici relativi di |
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riconobbe diverse macchie, ma dal loro rapido spostarsi sul | disco | fu condotto a scoprire la rotazione del pianeta intorno ad |
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approfittando dei rari passaggi di Venere davanti al suo | disco | osservati da diverse località della Terra in modo da |
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vivissime dirette del gas idrogeno e dell’Helium fuori del | disco | e talora anche per qualche tratto dentro di esso. Inoltre |
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