Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: oggetti

Numero di risultati: 45 in 1 pagine

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La connessione nel processo amministrativo - abstract in versione elettronica

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Menchini, Sergio 1 occorrenze
  • 2015
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ed i rispettivi oggetti e di ciascuna è posto in luce il valore rispetto agli istituti processuali che prendono in considerazione, direttamente o

Piani paesaggistici e concetti giuridici indeterminati: le "aree compromesse e degradate" e gli "ulteriori contesti" di paesaggio (oltre quelli vincolati) da tutelare - abstract in versione elettronica

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Amorosino, Sandro 1 occorrenze
  • 2015
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L'art. 143 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, che disciplina i piani paesaggistici, fa riferimento - tra gli oggetti del piano - alle

L'impignorabilità dell'attrezzatura da lavoro (non solo) unica - abstract in versione elettronica

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Castagno, Davide 1 occorrenze
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, ancorché relativo, degli strumenti, oggetti e libri indispensabili per l'esercizio della professione, dell'arte o del mestiere del debitore.

Diritti umani senza metafisica? - abstract in versione elettronica

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Alexy, Robert 1 occorrenze
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umani, infatti, prima di essere norme positive di una Costituzione, sono concetti ideali distinti sia dagli stati psichici sia dagli oggetti della

E' invalida la notifica a persona che appare (ma non è) "di famiglia" - abstract in versione elettronica

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Bruzzone, Mariagrazia 1 occorrenze
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impositivi, esattivi e impoesattivi ne impone la considerazione quali oggetti di un vero e proprio procedimento notificatorio, e non consente il ricorso a

Regole migliori producono risultati migliori? La sfida della nuova "agenda" europea sulla "better regulation" - abstract in versione elettronica

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Giglioni, Fabio 1 occorrenze
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oggetti di intervento e affida a un nuovo organismo il compito di sovrintendere il sistema di qualità. Le novità introdotte, tuttavia, non sembrano

Storia sentimentale dell'astronomia

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Piero Bianucci 39 occorrenze

laterale, benché meno nitida, è più sensibile perché i bastoncelli, capaci di percepire anche oggetti di minima luminosità, coprono la parte periferica

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dal cervello per dirci se gli oggetti sono concavi o convessi e qual è la loro posizione relativa. Ci sembra di vedere bene l’ambiente intorno a noi ma

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Telescopio e microscopio per Kircher sono oggetti d’intrattenimento che servono a trastullarsi con quei giochi di luce che tanto lo appassionano e

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importante per comprendere la natura di questi oggetti celesti e per confermare la legge di gravitazione universale. Ne previde il ritorno nell’autunno 1758

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commise un piccolo errore, che tenne segreto, e ne ebbe rimorso per il resto della vita). Il secondo è celebre per il catalogo di oggetti celesti che

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quello ricco di tremila oggetti compilato da John Flamsteed (1646-1719), fondatore dell’Osservatorio di Greenwich e primo “astronomo reale” inglese

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Per la verità, molti oggetti del Catalogo di Messier furono identificati prima da Méchain. Tanto per citare qualche caso: nel 1780 Méchain avvistò le

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lo soprannominò “il furetto delle comete”. Messier catalogò gli oggetti nebulari solo per non perdere tempo confondendoli con la sua unica preda

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scale. Un assistente provvedeva a dirigerlo verso gli oggetti celesti con un complicato sistema di carrucole. L’osservatore stava su una specie di

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catalogare i 2500 nuovi oggetti scoperti dal fratello. Una fatica ufficialmente riconosciuta: fu la prima donna a ricavare uno stipendio dall’astronomia

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Scrutando il cielo profondo Hershel si imbatté anche in un gran numero di oggetti nebulari. Di alcuni sospettò che potessero essere altre “vie lattee

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solo 439 erano già stati osservati. Sondò poi le Nubi di Magellano, catalogando 1163 oggetti di ogni tipo, indizio che si trattava di altre galassie

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luminosità. Inoltre tutti gli oggetti, vicini e lontani, risultano a fuoco. Può darsi che già l’uomo primitivo abbia notato il fenomeno perché

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Catalogue” pubblicato nel 1888 dall’astronomo irlandese Dreyer conteneva 7 840 oggetti; nel 1899 Keeler stimava in 120 mila gli oggetti fotografabili con il

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rendevano accessibili oggetti celesti fiochi e sempre più lontani come era avvenuto da Galileo in poi. Ciò che si fece fu guardare “dentro” la luce alla

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globulari e di altri oggetti che, nonostante gli sforzi di Lord Rosse e telescopi sempre più potenti, rimanevano di natura incerta: semplici nubi di gas

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dovrebbe imbattersi in infiniti oggetti brillanti, e quindi il cielo di notte non sarebbe buio ma abbagliante come la superficie del Sole (paradosso di

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questi oggetti celesti sono esterni alla Via Lattea. Il 23 novembre 1924 ne aveva dato notizia addirittura il New York Times. Il titolo era: “Scoperta

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1997. Non più terzo uomo e unico americano ad aver scovato un nuovo pianeta, ma scopritore del primo di una famiglia di migliaia di modesti oggetti trans

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trascurabili, è soltanto uno tra innumerevoli oggetti che certo non hanno dignità di pianeta, e non è neppure il più grande di essi. Tutto sommato

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migliaia di oggetti simili. Uno di questi, Eris, identificato nel 2005 da Michael Brown all’Ossevatorio di Palomar, è probabilmente un po’ più grande

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3) Tutti gli altri oggetti che orbitano intorno al Sole, ad eccezione dei satelliti, saranno denominati collettivamente “corpi minori del Sistema

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pulsar. Oltre le 3-4 masse solari si forma un buco nero, il più inquietante tra gli oggetti del cielo: da essi non può sfuggire neppure la luce, la loro

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Le supernove erano oggetti meravigliosi e incredibili. Zwicky si mise a dar loro la caccia fotografando migliaia di galassie con il telescopio

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Quasar, gli oggetti impossibili

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dimensioni apparenti degli oggetti che osservavano. Che cosa fossero quelle sorgenti era quindi un enigma.

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In mancanza di idee migliori, i nuovi oggetti furono chiamati quasar, acronimo di “quasi stellar radio source”, sorgenti radio quasi stellari. Si

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Mettendo insieme i tasselli, Ryle, Hazard e Schmidt avevano scoperto una nuova categoria di oggetti celesti remotissimi e brillantissimi (qualcosa

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Ricerche successive hanno chiarito che Quasar, Qso e altri oggetti simili si trovano al centro di galassie molto deboli a causa della loro lontananza

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Zwicky. Jocelyn Bell, con l’aiuto di Hewish, aveva scoperto il primo esemplare degli oggetti superdensi in cui collassano le supernove.

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” che avrebbe potuto concentrare la luce di oggetti lontani, idea audace ripresa da Zwicky. Einstein tuttavia era scettico sulla possibilità di

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ha osservato ventimila galassie, 130 mila stelle e 90 mila altri oggetti cosmici e ammassi di stelle. A Iras siamo debitori della prima scoperta di un

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sempre più luce perché ciò consente di scorgere oggetti più deboli e quindi, di solito, anche più lontani nello spazio e nel tempo. I telescopi della

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saputo di certi strumenti che combinando lenti diverse avvicinavano gli oggetti. A Parigi avevano un discreto successo come giocattoli, curiosità da

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alle nostre orecchie la voce che un certo Fiammingo aveva fabbricato un occhiale, mediante il quale gli oggetti visibili, per quanto molto lontani

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disposte ad angoli convenienti, non soltanto a scorgere oggetti molto lontani, leggere lettere, contare, distinguendone il conio e le iscrizioni, monete

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Il napoletano Giambattista Della Porta nel libro Magia naturalis del 1589 parla di lenti concave (negative), che mostrano nitidamente gli oggetti

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della macchina fotografica, ma mentre la lente è rigida, e per mettere a fuoco oggetti vicini e lontani bisogna spostarla, il cristallino è una lente

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cattive che si ritrovava tutti gli oggetti celesti gli apparivano ovali. Poco dopo, nel 1611, Keplero sostituirà la lente negativa dell’oculare con

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