, Gassendi e Peiresc, nonché dalle mappe lunari disegnate da Claude Mellan. Le macchie solari vengono descritte come vulcani e montagne di fuoco, Giove ha i
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: le sue tacche sono 168, raggruppate in sequenze che corrisponderebbero a 5 mesi e mezzo di fasi lunari. Anche su altre ossa del paleolitico
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possibile riconoscere il succedersi delle fasi lunari per un paio di mesi.
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matematica. Alla Luna dedicò le sue prime osservazioni, applicando un metodo che aveva ideato per misurare l’altezza delle montagne lunari in qualunque
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sacerdoti assiri e babilonesi furono attenti studiosi del cielo soprattutto per ricavarne oroscopi. Il loro calendario si basava sulle fasi lunari e
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’Osservatorio di Parigi), e mostrava ai passanti gli anelli di Saturno, i satelliti di Giove, le fasi di Venere, i crateri lunari. Se i parigini tiravano di lungo
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emisfero, l’interpretazione delle librazioni lunari e la dimostrazione che il moto di tre corpi nello spazio non si può prevedere in modo rigoroso, ad
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, altrimenti avrebbe capovolto la sua gerarchia delle distanze, né capì che non ci sarebbero le eclissi lunari se la Luna emettesse luce.
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calendari lunari con l’andamento delle stagioni si aggiungeva un mese intercalare. Poiché Maometto fu contrario a questa pratica, l’anno islamico rimane più
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stelle intorno alla Terra è evidente agli occhi di chiunque, come pure lo stato di quiete della Terra stessa. Io ribatto che agli occhi dei lunari
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, suggestiva commistione di realismo e impressionismo, contribuiscono alla plasticità dell’immagine. Si riconoscono i bacini lunari, l’arco montuoso degli
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Fa riflettere il fatto che le mappe lunari di Harriot incomincino a essere un po’ più fedeli a partire dal disegno del 17 luglio 1610, abbozzato
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esperta non lasciano dubbi: solo chi ha visto la Luna al cannocchiale con i propri occhi può disegnare e acquarellare crateri e montagne lunari con
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soprattutto Ricciòli, nelle mappe lunari disegnate nel 1645 e nel 1651, assegneranno i toponimi giunti in buona parte fino a noi e tuttora in uso.
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