orizzontali. Tale collaborazione dovrebbe consentire di cogliere i nessi intrinseci tra gli elementi costitutivi e gli effetti della fattispecie lesiva e la
prestato e presterà il proprio consenso, con il rischio di alimentare la volontà maltrattante del genitore e di prolungare l'azione lesiva a danno del
surrogazione materna, solo come una misura "eccezionale", in quanto lesiva della relazione familiare che il minore aveva instaurato e che, dunque, gli aveva
responsabilità aquiliana dell'imputato, ma si limita ad affermare la potenziale capacità lesiva del fatto dannoso e la probabile esistenza di un nesso di