’antichità). Fu un colpo di serendipity. Spazzando il cielo con un telescopio da 16 centimetri di apertura e 2,1 metri di lunghezza focale, si imbatté in
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Scrutando il cielo profondo Hershel si imbatté anche in un gran numero di oggetti nebulari. Di alcuni sospettò che potessero essere altre “vie lattee
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. Così, studiando i codici, Lalande si imbatté nella scienza del cielo, e Delisle, che allievi ne aveva pochi, ne ebbe uno in più (l’unico dicono i
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dica la teoria: 38,3 secondi d’arco in più. Senza rendersene conto, Le Verrier si imbatte in una scoperta filosoficamente molto più importante di quella
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