allineati sugli scaffali. Lì sentì sbocciare l’interesse per l’alchimia. Nella soffitta della farmacia, dove riposava, lasciò graffito il proprio nome
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’alchimia.
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zero. Eppure l’alchimia lo impegnò a tal punto che per i vapori di mercurio inalati durante gli esperimenti prima i capelli gli si scolorarono e poi gli
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, una delle prime imprese che lo fecero conoscere. Ricavò lo specchio fondendolo in una lega derivata dalla sue pratiche di alchimia, lo lucidò
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procuratigli dal secondo matrimonio di sua madre. Nella sua biblioteca rimasero 170 libri di alchimia su 538 di scienza.
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aver fatto diventare sistematica l’osservazione del cielo: l’astrologia è la madre dell’astronomia come l’alchimia lo è della chimica. La separazione
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nuclei di elio. L’alchimia stellare continua con la fusione di un atomo di carbonio con un altro atomo di elio: e otteniamo l’ossigeno. Il gioco del Lego
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un uomo ricco e colto, Erik Lange, lui pure cultore dell’alchimia ma scialacquone, che sposò nel 1502 dopo dodici anni di fidanzamento e cercò invano
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, una fabbrica di strumenti e un gabinetto per esperimenti di alchimia. Detto e fatto. Installò un sestante molto sofisticato e fece arrivare provette e
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e una invernale, non erano da meno. Al piano terreno c’era la biblioteca, nel seminterrato il laboratorio di alchimia. Tra gli strumenti spiccava un
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devoti assistenti. La sorella Sofia, oltre ad affiancarlo nelle osservazioni astronomiche e negli esperimenti di alchimia, curava il giardino di
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