distinzione aristotelica tra sostanza e accidente è un cardine del pensiero.
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la supposizione che la diversa brillantezza delle stelle dipendesse in sostanza solo dalla loro distanza.
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Lo strumento di Dollond era in sostanza un micrometro particolarmente sensibile usato soprattutto per misurare le variazioni del diametro apparente
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anomalie. In sostanza, si trattava di scrutare il cielo non con il telescopio ma con gli occhi della matematica, calcolando in una sola volta gli elementi
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Foucault mise a punto un esperimento che aveva progettato già nel 1850. Si trattava, in sostanza, di un perfezionamento del sistema di Fizeau. Da un
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. Esperimenti con questa sostanza furono ripresi nella seconda metà del Settecento da Sheele e Senebier, finché nel 1802 Thomas Wedgewood e Humphry
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maiuscole e minuscole, classificazione che, in sostanza, si usa ancora oggi. Ma non si domandò che significato avessero quelle righe.
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Bunsen fu tuttavia il primo a capire, grazie alla luce del becco a gas e ai vapori di sostanze che vi si potevano bruciare, che ogni sostanza ha le
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scienze. Dai colleghi raccolse un consenso ben giustificato: nella sostanza questa suddivisione è ancora valida, anche se ora se ne adotta una più
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minoritarie. Ma nella sostanza rimane quella originaria. È la famosa “Classificazione di Harvard”.
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aggiungeva al problema di spiegare come la luce si propagasse nell’etere, la sostanza invisibile, incomprimibile ed estremamente densa che si pensava
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dell’eclisse. Se falsificazione vi fu, la sostanza, la curvatura dello spazio, era vera.
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La costante cosmologica era in sostanza un artificio matematico per risolvere un vecchio problema che aveva già infastidito Newton. Nel 1692, cinque
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materia luminosa, cioè di stelle. Il resto sarebbe, come diremo tra poco, energia oscura. Quanto alla composizione della sostanza invisibile, si parla di
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lettera di Castelli quando l’11 dicembre spedì il suo anagramma a Keplero. In sostanza, secondo Drake, non fu l’imbeccata dell’allievo a indurlo ad
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