Le 750 copie dei “Principia” uscirono dalla tipografia il 5 luglio nelle edizioni della Royal Society. Halley ne fu l’ostetrico. Non solo convinse
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intuizione, nel 1687, grazie all’insistenza (e al finanziamento) del giovane astronomo Edmond Halley, si decide a pubblicare la legge di gravitazione
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Nel 1684 Edmond Halley affrontò la questione direttamente con Newton e gli domandò che forma avrebbe dovuto avere l’orbita di un pianeta nel caso che
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L’architetto e astronomo Cristopher Wren (1632-1723), Edmond Halley e l’odiato Robert Hooke si avvicinarono più di tutti gli altri alla soluzione
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Toccò al solito Halley l’onere di dare la prima dimostrazione dell’universalità della legge di gravitazione prevedendo, in base ad essa, il ritorno
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Halley, l’uomo della cometa
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Tra i pochi scienziati con cui Newton non riuscì a litigare c’è Edmond Halley: troppo fedele, troppo devoto, tanto generoso da pagargli le spese di
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Nato nel 1656, Halley era figlio di un fabbricante di sapone carico di soldi. Ancora ragazzo, entrato in contatto con Flamsteed, pubblicò tre studi
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Impressionato dalle doti scientifiche del giovane, Flamsteed suggerì ad Halley che sarebbe stato utile stabilire in modo rigoroso la posizione di
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, partorì un vispo bambino. Maliziosamente, John Aubrey, scrittore pettegolo, fa notare la coincidenza. Halley parlò invece del lieto evento come di un
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custodiva. Dispiaceri di altro genere gli derivarono proprio dalla visita di Halley. Durante il soggiorno a Danzica, infatti, Edmond conobbe anche la
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disposizione i propri registri. La Royal Society chiese quindi ad Halley di incontrare l’astronomo polacco per un controllo amichevole e, in caso positivo
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”. Comandante era un certo Harrison, ma ad Halley, benché non appartenesse alla Marina, fu conferito un grado ancora superiore. Ben presto i due litigarono e
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Nel 1684 Halley dovette superare una dura prova della vita: il 5 marzo suo padre uscì di casa per fare una passeggiata e scomparve. Cinque giorni
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Ad alimentare i sussurri concorse un episodio avvenuto un anno dopo. Halley era ormai tornato a Londra quando si sparse la voce che Hevelius era
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determinare la parallasse solare con l’incertezza di una parte su 500. Nel 1716 Halley calcolò le circostanze dei più vicini transiti di Venere
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Sulla scia del francese Pierre Gassendi, Halley si era convertito all’atomismo e quindi all’idea che tra una particella e l’altra ci fosse il vuoto
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Ma la più importante scoperta di Halley troppo spesso viene trascurata. Mentre curava la pubblicazione del catalogo stellare di Flamsteed notò che
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Naturalmente Halley è a buon diritto famoso per aver riconosciuto, nelle sue regolari apparizioni, la cometa che ora porta il suo nome: cosa
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risultati del suo lavoro che Edmond Halley dovette pubblicarle di nascosto. Quando Flamsteed se ne accorse, bruciò 300 delle 400 copie uscite dalla
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: ne scoprì 15 e fu il primo ad avvistare la cometa di Halley nel 1759, secondo la previsione dell’astronomo inglese, tanto che il re di Francia Luigi XV
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Halley aveva rilevato il moto proprio di alcune stelle. Tobias Mayer nel 1760 aveva richiamato l’attenzione sul fatto che il Sole non doveva fare
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australe le ricerche paterne. Dopo Halley, una ricognizione dei cieli del Sud l’aveva compiuta il francese Lacaille tra il 1751 e il 1753
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Méchain, Messier, Hershel avevano classificato migliaia di nebulose e ammassi stellari, Flamsteed, Halley, Lacaille, Piazzi e altri avevano compilato
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Bessel iniziò il lavoro su 61 Cygni nel 1834 ma poi fu distratto dal passaggio della cometa di Halley. Nel frattempo Otto Struve rilevava la
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Da scienziato, Lalande calcola (con la Lepaute) le perturbazioni di Giove e Saturno che ritardarono di 200 giorni il ritorno della cometa di Halley
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imprevedibili e di breve durata: comete (abbiamo osservazioni della cometa di Halley), sciami meteorici, bolidi, comparsa di stelle “novae”, macchie solari
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della ionizzazione dell’aria durante il passaggio della cometa di Halley. L’esito fu negativo, cosa che oggi non ci stupisce, ma l’ipotesi dell
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