essenzialmente dal suo profilo costituzionale, la "ratio" della inammissibilità di qualsivoglia operazione di intercettazione delle conversazioni presidenziali
casualmente captato le parole del Capo dello Stato. Assunta come premessa la necessaria segretezza delle conversazioni presidenziali, la Corte giunge alla
dell'inviolabilità delle comunicazioni presidenziali e della possibilità di intercettare (anche casualmente) il Capo dello Stato, approfondendo al contempo
comunicazioni presidenziali ma ha anche rappresentato un tassello fondamentale nella definizione del ruolo e della responsabilità del Quirinale
, di complessa applicazione e potenzialmente contraddittoria rispetto allo stesso obiettivo di proteggere le prerogative presidenziali da atti
l'evoluzione dei poteri presidenziali nel corso della stagione weimariana - che presuppongono, appunto, la autoassunzione di funzioni "salvifiche" e la
presidenziali, dal quale derivano ricadute di non poco conto sul piano del processo penale e dei relativi poteri dell'Autorità giudiziaria.